Tutti i modi per sfruttare una buona bottiglia di vodka
Se pensate che la vodka sia buona soltanto nei cocktail, questi 9 modi alternativi vi faranno ricredere, a partire dalla pasta.
Vodka nelle lingue slave vuol dire letteralmente piccola acqua, acquetta. In che altro modo si potrebbe chiamare un distillato che, pur raggiungendo percentuali di alcol vicine al 60%, appare tanto limpido, cristallino e trasparente? la vodka non deve per forza finire in un cocktail Le materie prime alla base della vodka possono essere le patate, il grano o la segale; ma tutti gli ingredienti, grazie a un lungo processo di fermentazione e distillazione, finiscono per trasformarsi in una bevanda alcolica apparentemente identica all’acqua, attraente per gli occhi quanto bruciante e inebriante per il palato. Per queste sue caratteristiche, la vodka è da almeno 600 anni fra i distillati più amati dell’est e nord Europa; per le stesse ragioni, è uno degli ingredienti da sempre preferiti nella preparazione di cocktail e long drink. Ma la vodka, come l’acqua, può essere utilizzata in tantissimi modi diversi: può finire nel bicchiere, in padella o anche in una coppetta. Se in dispensa avete una bottiglia di vodka, per utilizzarla non dovrete che affrontare l’imbarazzo della scelta.
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Bere la vodka da sola è ovviamente la prima opzione. Che sia aromatizzata o meglio ancora liscia, è importante berla fredda ma non ghiacciata, e possibilmente farlo usando l’apposito bicchierino svasato, simile a un calice ma privo di stelo, che permette di berne piccoli sorsi alternandoli a qualche snack – tradizionalmente, i cetriolini sotto aceto tanto diffusi nei paesi dell’est.
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Cocktail e long drink sono una possibilità altrettanto valida: la vodka è una delle protagoniste principali del bere miscelato. Fra i drink a base di vodka più conosciuti ci sono il Bloody Mary (con succo di pomodoro e tabasco), lo Screwdriver (con succo di arancia), il Vodka Martini (vermouth, vodka, una spruzzata di lime), il Moscow Mule (lime e ginger beer), il Black e il White Russian (con liquore al caffè e panna).
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Anche il tè freddo si accompagna molto bene con la vodka. Il long drink è facilissimo da preparare: basta preparare un tè verde, lasciarlo raffreddare, aggiungere zucchero, lime, ghiaccio e vodka secondo il proprio gradimento.
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La vodka calda si beve invece nel glögg, una bevanda simile al vin brulè diffusa in Svezia e nei paesi scandinavi. Al vino rosso caldo e speziato si aggiungono uva passa, mandorle e ovviamente un goccio di vodka, liscia o aromatizzata alle spezie.
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La vodka si utilizza anche in cucina – per esempio per sfumare un antipasto di gamberi, scampi o mazzancolle. Dopo averli puliti, i crostacei si cuociono in padella a fuoco vivo, per pochi minuti, e a quel punto si possono aggiungere la vodka e un pizzico di peperoncino o paprika. Attenzione alla sfiammata: il consiglio è di utilizzare un wok o una padella a bordo alto per limitare il rischio, ma dopo aver aggiunto la vodka è sempre bene ritirare in fretta la mano.
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Le penne alla vodka sono un classico degli anni ’70 e ’80, che conserva il fascino del vintage. Le varianti sono molte, ma essenzialmente le versioni della salsa sono due: rossa con panna, pomodoro e pancetta, bianca con panna e salmone. In entrambi i casi la vodka si aggiunge in padella, mentre si fa rosolare la salsa, così che l’alcol abbia il tempo di evaporare.
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Il salmone alla vodka può essere proposto anche come secondo. In questo caso si utilizzano tranci di salmone: durante la cottura in padella si procede a sfumare con il distillato, facendo sempre attenzione alla possibile fiammata.
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Un classico russo è invece il manzo alla Stroganoff. La ricetta originale risale al XIX secolo e non comprendeva la vodka, ma solo il filetto di manzo e la panna acida. Il distillato è stato aggiunto al piatto in seguito, insieme ai funghi e alle cipolle: lo si usa per sfumare i bocconcini di manzo durante la lenta cottura sul fuoco.
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Per chiudere il pasto, non deve mancare un dolce: per esempio il sorbetto al limone e vodka. Si prepara partendo dalle basi, dal succo di limone, dall’acqua e dallo zucchero, da miscelare e far raffreddare; oppure si può acquistare un sorbetto al limone già pronto. Prima di servire il sorbetto, mescolatelo con una miscela già fredda di vodka e prosecco, fino a ottenere un composto schiumoso da mettere nelle coppe e guarnire con sottili fettine di limone.