La Madernassa, Guarene
La Madernassa a Guarene, provincia di Cuneo, è il ristorante due stelle Michelin dello chef Michelangelo Mammoliti.
Un viaggio tra il Piemonte e il mondo, un continuo scambio e dono tra geografie diverse che nei piatti dello chef Michelangelo Mammoliti si ritrovano e si uniscono quasi fosse sempre stato quello il loro destino. La tecnica dello chef in ogni piatto è rigorosa, elegante, ma rimane come un sottofondo, perché a vincere sempre è l’armonia della composizione. Ed è così per alcuni dei piatti che sono la firma dello chef Mammoliti, come lo spaghetto Apollo, cotto in estrazione di pollo al forno, un viaggio nei ricordi dell’infanzia, di quando la mamma o la nonna preparavano il pollo per il pranzo della domenica, con il profumo delle patate che cuocevano insieme al pollo e creavano quel sughetto che cadenzava il fine settimana. tecnica, ricordi, ricerca e passione sono i punti fondamentali di questo due stelle michelin In molti piatti dello chef si può scoprire la passione per l’orto, per le erbe, le spezie e le piante che arrivano a La Madernassa da ogni parte del mondo: la Thailandia come il Piemonte o il Sud America. Quella dello chef Mammoliti è una vera e propria ricerca, e prova ne sono gli orti e la serra appena fuori dal ristorante, che danno sul paesaggio del Roero: numerose varietà di piante scoperte personalmente dallo chef durante i suoi viaggi di esplorazione e scoperta, per un totale di 15.000 mq di giardino, orti, serre, filari di uva, frutteti e piante aromatiche, che convergono in maniera inaspettata ma assolutamente illuminante nei piatti. Due stelle Michelin i cui ingredienti sono la passione per la cucina, la tecnica eseguita e conosciuta perfettamente, la ricerca minuziosa delle materie prime e lo studio psicologico della memoria del gusto, della neurogastronomia, che lo chef Mammoliti fa insieme alla psicoterapeuta e docente dell’Università di Torino, Francesca Collevasone. Ma ancora, il servizio: accogliente, gentile, riguardoso, il personale di sala è molto giovane ma non per questo meno preparato. L’abbinamento con il vino non ha sbavature, con etichette che spaziano dal territorio alla Francia, dal Moscato piemontese metodo classico al Friuli dei vini anfora alla Francia degli champagne.