Torta putana, dolce vicentino
La torta putana è un dolce povero della tradizione vicentina preparato con pane raffermo, latte e uova: una torta sana e nutriente dalle origini incerte.
La torta putana è un antico dolce vicentino dalle origini incerte e dalle numerose varianti. Il nome equivoco e bizzarro è al centro di quanto mai diverse interpretazioni che vanno da chi ritiene che deriverebbe da putea che in lingua veneta significa bambina, perché era un dolce adatto alla merenda dei bambini, a chi invece crede che sarebbe stata chiamata così a causa di un importante ristoratore Vicentino, il quale, mentre portava questa torta ai suoi commensali, trovatosi improvvisamente al buio, perché una raffica di vento aveva spento tutti i lumi della taverna, inciampato su un gradino, avrebbe esclamato appunto questa parola. Un’interpretazione più alta attribuisce i natali di questo dolce addirittura a Napoleone Bonaparte che durante una sua campagna in Italia donò ad una donna di facili costumi gli avanzi della sua tavola. La donna si ripresentò all’Imperatore il giorno seguente per ringraziarlo con il dolce che aveva preparato unendo tali scarti. Probabilmente però, la versione più attendibile è quella secondo cui il nome sarebbe semplicemente dovuto al fatto che i suoi ingredienti possano essere cambiati e adattati a quello che si ha a disposizione in cucina quando la si vuole preparare. Certo è che si tratta di un dolce povero fatto con ingredienti semplici e arricchito in base ai propri gusti. Protagonisti della torta sono il pane raffermo ammorbidito nel latte e le uova e poi uvetta, liquore scorza di agrumi e per i più esigenti mele, pinoli o cioccolato. Una torta buona e profumata dalla consistenza umida e compatta, perfetta come dopo cena, magari accompagnata da un vino dolce, o come merenda sana e nutriente.
Variante Torta putana
La torta putana può essere arricchita da cedrini, pinoli o una mela tagliata a pezzetti.