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Christmas Tinner: la cena di Natale in barattolo

di Daniela Traverso • Pubblicato 16 Dicembre 2019 Aggiornato 19 Novembre 2020 12:53

Christmas Tinner è un’invenzione di GAME, una catena di videogiochi inglese: la cena di Natale sta tutta in una scatola, dolce compreso.

Cos’è la modernità? Alle volte qualcosa di difficile comprensione. Forse non tutti sanno che dal 2013 è in commercio un intero pranzo di Natale in scatola. Una invenzione difficile da digerire sicuramente per noi italiani, un intero pranzo di natale in scatola, dolce compreso da nord a sud abituati a pantagruelici e infiniti pasti natalizi che durano dai 2 ai 3 giorni; mamme, nonne, zie, ma anche papà, nonni, zii e parenti di ogni genere, indaffarati in lunghissime preparazioni tradizionali già nelle settimane precedenti l’avvento. Il pranzo di Natale è una questione culturale. Sarebbe già difficile comprendere una portata per scatoletta, ma la cosa più incredibile della Christmas Tinner è il fatto di mettere tutte le portate del pranzo natalizio in un’unica grande scatola di latta: dall’antipasto al dolce.

L’idea è nata da GAME, una azienda inglese molto popolare, una catena di negozi di videogiochi. L’idea è stata partorita per fare in modo che i giocatori potessero continuare a giocare il più a lungo possibile anche durante le festività natalizie, senza doversi fermare a cucinare. La scatola di GAME torna anche in questo Natale al prezzo di 1,99 sterline per 400 grammi, in vendita solo in Inghilterra. Le versioni sono diventate 3, oltre a quella classica per onnivori con la carne, da quest’anno GAME ha introdotto anche altre 2 versioni, per andare incontro a tutte le esigenze: quella vegetariana e quella vegana, entrambe a 12 livelli. Cosa contengono queste mega lattine di Natale?

Vegana

La versione vegana inizia dal dolce, con una torta vegana al cioccolato e una crema vegana. Immediatamente dopo si giunge alla portata principale a base di di cavolo rosso, pastinaca e carote, zucca Butternut, cavoletti di Bruxelles e broccoli, involtini di maiale vegano pepato, manzo alla Wellington vegano, formaggio vegano, olive, uva, tofu e finto bacon.

Vegetariana

La versione vegetariana inizia con un arrosto alle noci, funghi, germogli e Toblerone (sì, avete letto bene: Toblerone), pastinaca e carote arrostite, halloumi, formaggio di cavolfiore, tronchetto natalizio, salsa di verdure, frittelle di pan di zenzero, salsa di mirtilli rossi e patate.

Classica

La versione a base di carne è composta da 9 strati. Lo strato superiore consiste nella colazione, a base di uova strapazzate e pancetta, seguita da due torte di carne. Immediatamente dopo tacchino e patate, gravy, salsa di pane, salsa di mirtilli rossi e cavoletti di Bruxelles o broccoli ripieni, oltre a carote e pastinaca arrosto. L’ultimo strato, quello più in basso, è composto dal dessert di Christmas pudding.

Chi scrive è genovese: a una prima occhiata le torri di portate natalizie inventate da Game riportano alla mente il famoso cappon magro, che immaginiamo però non abbia nulla a che vedere con il prodotto anglosassone. Voi che ne pensate? Se vendessero in Italia la Christmas Tinner la provereste per il vostro Natale?