Il cibo nei cartoni animati del grande Miyazaki
10 ricette per accompagnare la maratona dei film d’animazione del regista Miyazaki, dal 1° febbraio disponibili su Netflix. Scoprile tutte
A partire dal 1° febbraio Netflix distribuirà il catalogo di film d’animazione dello studio giapponese Ghibli, fondato dai registi Hayao Miyazaki e Isao Takahata. Una notizia che ha fatto sussultare i tantissimi fan che ci immaginiamo già pronti sul divano per (ri)vedere tutti i titoli. Si partirà da Porco Rosso, Il castello nel cielo, I racconti di Terramare, Il mio vicino Totoro, Pioggia di ricordi, Kiki – consegne a domicilio e Si sente il mare. Il primo di marzo e di aprile verranno rilasciati altri lavori diretti dal maestro Miyazaki per un totale di 21 titoli. Qui ci vuole una bella maratona e come in ogni proiezione intensiva che si rispetti, è necessario una buona dose di supporto culinario. E cosa c’è di meglio che una bella scorpacciata di ricette a tema? Andiamo allora alla scoperta dei cibi nei cartoni animati di Miyazaki.
- Colazione de Il castello errante di Howl: se la vostra maratona inizia alla mattina bisogna partire con il piede giusto, o meglio, con il cibo giusto. La colazione del famoso film di Miyazaki, nominato all’Oscar, è molto semplice e facilmente ripetibile. Di che cosa si tratta? Semplicemente di uova fritte in padella insieme a spesse strisce di bacon. In questo modo le uova si insaporiscono alla perfezione. Infine vengono servite con una fetta di pane e del formaggio, giusto per non farsi mancare niente.
- Bento de Il mio vicino Totoro e La collina dei papaveri: nei lavori di Miyazaki il cibo è importante ma lo è anche tutta il complesso di tradizioni e principi che stanno dietro a questo aspetto della cultura giapponese (washoku). La cucina non è quindi intesa e rappresentata solo come una serie di ingredienti e di tecniche, ma come un vero e proprio rito. Lo si vede, per esempio, ne Il mio vicino Totoro e ne La collina dei papaveri con la composizione attenta, sia dal punto di vista degustativo che estetico, del bento, il cibo della pausa pranzo. Il più famoso è quello de Il mio vicino Totoro a base di riso bollito, pesce (Spirinchus lanceolatus o shishamo fritto o alla griglia), edamame, sakura denbu (un condimento a base di pesce colorato di rosa) e, infine, una umeboshi (prugna fermentata), posizionata al centro del riso come a ricordare la forma della bandiera nipponica. Un altro esempio ben noto è il bento de La collina dei papaveri. Il riso e l’umeboshi non possono mancare ma, a questi, vengono aggiunte salsicce, katsuobushi, verdure cotte e tamagoyaki (omelette giapponese arrotolata).
- Spaghetti con le polpette de Lupin III – Il castello di Cagliostro: non è tra i titoli che entreranno a far parte del catalogo Netflix (almeno per ora) ma non possiamo dimenticare che il nome del regista Miyazaki è legato indissolubilmente a quello del ladro gentiluomo Arsenio Lupin. Nel 1979 uscì, infatti, il film Il castello di Cagliostro e qui il protagonista Lupin III divora un piatto enorme di spaghetti (quasi degno di Alberto Sordi in Un americano a Roma) con le polpette e un bicchiere di vino rosso, seduto a una trattoria italiana insieme all’amico e socio Jigen.
- Onigiri de La città incantata: torniamo a parlare di cucina e tradizioni giapponesi. Le famose polpette di riso dalla forma triangolare e l’alga nori sono un noto street food in Giappone, ma facili da realizzare anche a casa con la nostra ricetta. Possono essere a base di solo riso, con un cuore di salmone o tonno, arricchiti con l’umeboshi, ecc. Non sappiamo esattamente come siano quelli della scena de La città incantata ma vengono offerti alla protagonista Chihiro, confezionati in una foglia di bambù essiccata chiamata takēnokawa, come forma di consolazione per la trasformazione dei genitori in maiali.
- Ramen di Ponyo sulla scogliera: è un altro grande classico della cucina giapponese, un ottimo comfort food che spesso compare nei film d’animazione del Sol Levante, come in quest’opera di Miyazaki. Si tratta di un brodo caldo e avvolgente, preparato, in questo film, con noodles, fette di prosciutto cotto, uova sode e pezzetti di cipollotto verde. Un piatto bello e allegro, anche dal punto di vista cromatico. Forse fa strano pensare a un ramen al prosciutto, ma questo ingrediente rappresenta il desiderio di Ponyo di diventare umano e ha quindi un forte valore simbolico. A vostra scelta potete prepararlo anche con il manzo, il pollo, il maiale, il pesce, le verdure,… caldo oppure freddo in estate.
- Okayu di Principessa Mononoke: bastano pochi semplici ingredienti per realizzare un’altra delle ricette di Miyazaki in grado di coccolare i nostri palati. L’okayu è un porridge di riso che in Giappone viene, di solito, proposto alle persone malate o in convalescenza. La nostra minestrina, per intenderci. Questo perché è facile da digerire. Gli ingredienti base sono infatti riso e acqua. Si può poi aggiungere cipollotto fresco tagliato a listarelle, come si vede nel piatto che mangia il protagonista Ashitaka in Principessa Mononoke, ma anche umeboshi, semi di sesamo, uova, salsa di soia, pollo, pesce, ecc. È una ricetta molto versatile che potete adattare ai vostri gusti o a ciò che avete in casa. Anche in Kiki – Consegne a domicilio compare l’okayu, ma semplicemente a base di riso e acqua.
- Nimono de Il Castello del cielo: è una ricetta non molto conosciuta fuori dal Giappone ma in inverno, magari davanti a uno dei film dello studio Ghibli, merita davvero un assaggio. Stiamo parlando di uno stufato, solitamente di verdure, cotte lentamente in un brodo insaporito con salsa di soia, sake, mirin ed eventualmente altri aromi, che cambiano a seconda del gusto personale o delle tipicità regionali. Di solito le verdure usate sono quelle invernali: patate (tagliate a tocchetti, come si vede proprio nella scena de La città incantata), carote, funghi, cipolle e bambù.
- Pesce in salsa di Porco Rosso: un piatto più elaborato ed elegante che non c’entra molto con l’ambientazione in Italia ma che conquisterà presto i vostri palati. Nel film Porco Rosso, il protagonista gusta un trancio di pesce (probabilmente salmone cotto al vapore) con una salsa color panna che alcuni identificano come besciamella, altri come salsa olandese. Il tutto accompagnato da carotine glassate e un calice di vino bianco, magari un pinot grigio.
- Anpan de La città incantata: e dopo diversi assaggi e diverse ore di visione è arrivato il momento del dessert. In La città incantata troviamo gli anpan, morbidi panini al vapore, simili ai baozi cinesi, ripieni di dolce pasta di fagioli rossi (anko). Si tratta di una ricetta giapponese diffusa, con alcune varianti, in tutto l’Oriente. La protagonista Chihiro e la ragazza delle terme Rin affondano con soddisfazione i denti in queste pagnotte rotonde, che possono prevedere anche ingredienti salati, come la carne, per uno snack davvero saporito.
- Torta al cioccolato di Kiki – Consegne a domicilio: se il sapore dell’anko non vi convince, potete sempre proseguire la vostra maratona con una fetta di torta al cioccolato. È la ricetta che compare verso la fine di Kiki – Consegne a domicilio ed è facilmente riconoscibile dalle decorazioni di zucchero sulla superficie: la sagoma della streghetta protagonista e del suo gatto, il nome “Kiki” e un alberello. Usate la vostra ricetta di torta al cioccolato preferita (meglio se è un po’ alta per essere più simile a quella di Kiki). Farcitela o meno, ma non dimenticate di glassare la superficie con il cioccolato fondente prima di aggiungere le decorazioni.