Milano: dove mangiare con 10 euro
Milano non è la città più economica per mangiare ma in questi posti consigliati da noi, ve la caverete con meno di 10 euro.
Chi si trasferisce in città se ne accorge in fretta, già cercando un appartamento o al primo aperitivo: Milano non è una città economica. Milano non è la città più economica per mangiare ma in questi posti consigliati da noi, ve la caverete con meno di 10 euroI costi alti riguardano quasi tutti i servizi, dai trasporti pubblici ai supermercati, e toccano anche bar, ristoranti e locali. Difficile fare una pausa pranzo rientrando nel valore di un buono pasto e pagare una cena senza dover risparmiare per una settimana. Certo, ci sono anche lati positivi: una volta ambientati in città, qualsiasi gita all’esterno della circonvallazione sembra regalare pranzi, cene e colazioni a prezzi irrisori, permettendo di ordinare frutti di mare, tartufi e altre costose prelibatezze in piena disinvoltura. Ma finché si rimane fra i grattacieli, può essere utile farsi un’idea di almeno alcuni fra i luoghi di Milano in cui mangiare bene spendendo meno di 10€. Ecco 12 tipologie per sperimentare in questa fascia di prezzo.
- La pizza al trancio. La pizza è uno dei primi alimenti che vengono in mente quando si pensa a qualcosa di buono ed economico. A Milano è molto amata la pizza al trancio, alta, unta e servita al tavolo: così avviene Da Giuliano (in via Paolo Sarpi 65), Da Martino (via Carlo Farini 8) e ovviamente da Spontini (via Spontini 4 e in diverse sedi cittadine). In tutti e tre i locali la pizza viene preparata con una base di pomodoro e mozzarella, a cui si possono aggiungere ingredienti come i funghi, le acciughe o il prosciutto; i prezzi, per un trancio classico o abbondante, si aggirano intorno ai 5 o 6€.
- Pizzette tonde. Una formula simile è quella di Anche Forno (via Carmagnola 5) e Anche Pizzeria (via Oxilia 7): in questo caso però la pizzetta è tonda, con un diametro di circa 20 cm. Da Anche Forno (dove non ci sono posti a sedere) si ordina al bancone scegliendo fra la pizza rossa o con pomodoro, mozzarella e origano; mentre da Anche Pizzeria ci si accomoda al tavolo per comporre la propria creazione: alla pizzetta margherita, che costa 3€, per un euro in più si possono aggiungere ingredienti come la mozzarella di bufala, la stracciatella, il salame o le acciughe…
- Pizza in teglia alla romana. Pizzottella, in via Lodovico Muratori 8, si serve invece la pizza in teglia alla romana, proposta in porzioni quadrate. Le varianti, disponibili a rotazione, sono quattordici: oltre alla classica margherita si servono specialità romane come la pizza con le patate, con la mortazza o all’amatriciana.
- Rosticcerie. Classico milanese è invece il chiosco di Giannasi, in piazza Bruno Buozzi 2. Il chiosco è noto principalmente per il pollo allo spiedo, ma fra le specialità al bancone si trovano anche gli stick di polenta fritta, le alette piccanti di pollo, i rösti di patate e le frittelle di verdure… tutto venduto a peso, come in una classica rosticceria. Non ci sono tavoli, ma la piazza abbonda di panchine.
- Carne. Anche le proposte della Macelleria Popolare, all’interno del mercato coperto di piazza XXIV maggio, ricordano quelle di una rosticceria – ma in questo caso il focus è sulla carne e sulle ricette tradizionali. Al bancone si ordinano quindi panini con la milza o il lampredotto, arrosticini e polpette, lingua con salsa verde e kebab. Altre proposte a base di carne si trovano dai Fratelli Torcinelli (corso di Porta Vigentina 38), che servono specialità pugliesi come le bombette, la zampina (una salsiccia di carne bovina e suina) e i torcinelli (involtini di frattaglie d’agnello con fegato o animella).
- Panzerotto. Il panzerotto è un classico che accomuna più regioni. A Milano, la tradizione vuole che i migliori panzerotti pugliesi, fritti o al forno, si mangino da Luini (in via Santa Radegonda 16); ma quelli del Chiosco di Mimì (piazzale Baiamonti 3) sono in grado di reggere bene il confronto, soprattutto se accompagnati da una porzione di pesce fritto.
- Pizza fritta. Da Zia Esterina, in via Agnello 19, si serve invece la pizza fritta di Sorbillo:un pasto economico, gustoso e certamente completo, visto che ogni involtino fumante può contenere allo stesso tempo pomodoro, mozzarella, ricotta, prosciutto o salame.
- Tramezzini. Veneziani sono invece i tramezzini di Tramè (in piazza San Simpliciano, in viale Montegrappa 22 e in via Vittor Pisani 14): triangoli di pane bianco farcitissimi e bombati, in una trentina di varianti che comprendono classici come il crudo e la mozzarella o versioni più insolite con mortadella e provolone o porchetta, cipolla caramellata e peperoni grigliati. Per pranzo l’ideale è sceglierne una coppia, per un prezzo totale che si aggira intorno ai 6-7€.
- Asiatico. A Milano l’esotismo è di casa. Negli ultimi anni l’attenzione si è rivolta in particolare allo street food cinese: ravioli, panini cotti al vapore, noodles o crêpes preparate sul momento con uova, carne e verdure. Tutto sembra essere cominciato dalla Ravioleria Sarpi (via Paolo Sarpi 27), che ai ravioli negli ultimi anni ha aggiunto i mo (panini cotti alla piastra ripieni di manzo stufato e speziato) e gli involtini freddi di gamberi. Ma oggi è possibile trovare ravioli di buona qualità anche da Olo-Olo (via Pietro Borsieri 41), con il valore aggiunto dei posti a sedere e di piatti come la zuppa di wanton e gli involtini primavera. Da Bao House, in via Plinio 37, con meno di 10€ si può invece pranzare o cenare a base di specialità taiwanesi. Come suggerito dal nome, in menu si trovano i baozi, panini al vapore ripieni di anatra, pancetta o funghi, ma anche i ravioi, i noodles in brodo, il riso saltato con le uova e le verdure. Altre specialità asiatiche saporite ed economiche si trovano sparse per tutta Milano. Da Mini Maoji Navigli (alzaia del Naviglio Pavese 6) si mangiano i bao, gli yakitori (spiedini di pollo alla piastra) e i don (ciotole di riso con manzo, maiale e altri condimenti); da Maido (via Savona 15 e via Jacopo dal Verme 16) si ordinano gli okonomiyaki (frittate di verza con gamberi o pancetta) e gli onigiri (polpette triangolari di riso e pesce); da Takochu (via Casale 3) ci si concentra sulle tante varianti di takoyaki, polpette di polpo in pastella. Per chi il pesce lo preferisce crudo, una buona alternativa ai costosi ristoranti di sushi è Fusho (via Paolo Sarpi 50, via Plinio 5, corso di Porta Vittoria 46), punto d’incontro fra il sushi e il burrito. Per una cifra che va fra i 7 e i 9€ è infatti possibile ordinare un involtino di riso e alga ripieno di salmone e avocado, di branzino e carote viola o di salmone norvegese e radicchio.
- Messicano o Tex-Mex. Per un burrito vero e proprio si può invece andare da Santo Taco (via Sabatelli 1): il locale, decorato dalle maioliche e affacciato su piazza Gramsci, propone specialità messicane a base di tortillas. Ci sono quindi i burritos, ma anche i tacos di carne e di pesce e le tostadas fritte con tinga di pollo, carne asada o nopales – cioè cactus conditi con pomodoro, cipolla, lime e coriandolo.
- Venezuelano. Le arepas sono invece una specialità venezuelana: pagnotte di mais bianco fritte o scaldate sulla piastra. A Milano si trovano da Arepa’z, in viale Cassala 9, farcite secondo la tradizione venezuelana o secondo quella italiana: con insalata di pollo e fette di avocado, con carne mechada e cumino o con cime di rapa o melanzane alla parmigiana.
- Creativo. Se invece cercate un locale dalle proposte italiane ma creative, forse la Tipografia Alimentare di via Dolomiti 1 è il posto che fa per voi. Al confine fra Nolo e il naviglio Martesana si scoprono infatti menu del giorno che spesso pescano fra ingredienti ingiustamente dimenticati della dieta mediterranea. Ci si può quindi imbattere in un’insalata con abete e margherite, nelle salsicce con il tarassaco, nella cicoria con la rosa canina o nei crostoni con pesto e frattaglie – spendendo in ogni caso meno di 10€.