11 ricette one pot per lavare meno piatti possibile
Le ricette one pot prevedono di utilizzare una sola pentola o padella per tutta la preparazione: ve ne suggeriamo 11 dal primo al dolce.
Camera, soggiorno, cucina: in questo periodo l’orizzonte si è riassestato sui panorami domestici. In molti – quelli che sono riusciti ad aggiudicarsi gli ambiti lievito, zucchero e farina – hanno dedicato i primi giorni alle sperimentazioni ai fornelli. le ricette one pot, popolari nei paesi anglosassoni, prevedono una sola pentola Ma presto si è presentata la prima difficoltà da superare: la montagna di stoviglie da lavare. I metodi per risolvere il problema possono diversi, dalla lavastoviglie ai turni di lavaggio – ma il più efficace è senza dubbio quello che prevede di utilizzare il minor numero di pentole possibile, preferibilmente una sola. Le ricette one pot sono infatti quelle che prevedono l’utilizzo di una sola pentola o padella per tutta la preparazione. Sono ricette popolari nei paesi anglosassoni, e per questo riguardano spesso la preparazione di piatti unici – un altro ottimo modo per risparmiare stoviglie. Con qualche accorgimento possono diventare adatte anche a palati più mediterranei. Un esperimento da tentare armati solo dell’indispensabile: un tegame, un tagliere, coltello e forchetta.
- Il piatto one pot più noto, grazie a una moda statunitense di qualche anno fa, è proprio la one pot pasta. La ricetta più popolare prevede la preparazione di una pasta con i broccoli: nel tegame vanno messi a freddo pasta, acqua, sale, cime di broccoli tagliate a pezzetti. Importante è pesare l’acqua, assicurandosi che corrisponda a circa tre volte il peso della pasta. Dato che la cottura inizia in acqua fredda, non fidatevi dei tempi di cottura indicati sulla confezione della pasta, ma controllate di frequente. Il risultato, dato che l’amido della pasta non finirà nello scarico del lavandino ma ma rimarrà nel piatto, dovrebbe assomigliare a una pasta molto risottata.
- Ci sono anche ricette italiane e tradizionali che si adattano naturalmente alla preparazione one pot. È il caso della pasta alla carbonara. Si comincia facendo rosolare la pancetta (o il guanciale, a seconda del vostro credo); quindi lo si toglie e si passa a pasta e acqua salata. Quando la pasta è cotta si spegne il fuoco, si elimina l’acqua in eccesso, si aggiungono i tuorli d’uovo, si mescola e si completa con guanciale (o pancetta), pepe e pecorino.
- A metà strada fra Italia e Stati Uniti si colloca la one pot cacio e pepe. La pasta va cotta in poca acqua (ma comunque sufficiente a ricoprirla) insieme ad olio, sale e pepe. Raggiunto il punto di cottura, senza scolare, si aggiunge tanto, tanto pecorino grattugiato. Si mescola a dovere e si gode di un risultato che è a metà strada fra la cacio e pepe tradizionale e la mac & cheese tanto amata negli USA.
- In realtà, in versione one pot si possono preparare facilmente tutte le ricette di pasta il cui condimento non richiede particolare cottura. Dopo aver cotto la pasta come di consueto, si elimina l’acqua di cottura solo parzialmente, lasciandone una parte nella pentola insieme alla pasta: a quel punto nel tegame si possono aggiungere ricotta o gorgonzola, zucchine grattugiate, pesto di noci o di basilico, insieme a un filo d’olio. Il segreto per una buona riuscita è spesso in un accurato e prolungato rimescolamento.
- Gli gnocchi di patate, preparati in casa o acquistati, sono perfetti per le preparazioni one pot. Usate un tegame abbastanza grande e profondo per preparare il sugo d’accompagnamento, assicurandovi che sia abbastanza liquido (se necessario, allungate con acqua). Una volta pronto il condimento, aggiungete gli gnocchi, mescolate e lasciateli cuocere per i pochi minuti necessari. Il risultato sarà morbido e filante anche senza l’aggiunta di formaggi, grazie all’amido rilasciato dalle patate.
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Le zuppe sono una preparazione one pot per natura: anzi, più ingredienti ci sono in pentola, più la zuppa risulta saporita. In questo caso l’importante è fare attenzione ai tempi di cottura: bisogna evitare che le zucchine siano già sfatte quando il farro è ancora a mezzo crudo.
- Anche i piatti unici a base di carne si possono adattare alle preparazioni one pot. Il più tradizionale è lo spezzatino di manzo con patate: dopo aver preparato una base di sedano, carote e cipolle si possono aggiungere la patate a tocchetti piccoli e il manzo a pezzi più grandi. Se lo avete, aggiungete del brodo già pronto; in alternativa, ricorrete a semplice acqua calda salata.
- Simile è la cottura dei bocconcini di pollo con le verdure. Considerate le dimensioni ridotte dei bocconcini di pollo, è meglio procedere prima alla cottura delle verdure (per esempio la verza, il cavolo nero o i dadini di patate) insieme ad acqua e spezie, e aggiungere solo in seguito i pezzetti di pollo. Per insaporire il piatto, le spezie da usare sin da inizio cottura possono essere la curcuma, il curry o la paprika dolce.
- Il pollo one pot si può preparare anche insieme al riso basmati. In questo caso meglio utilizzare i fusi di pollo, che hanno un tempo di cottura più lungo. Si comincia facendo soffriggere cipolla, porro, aglio e aromi; nello stesso tegame si fanno quindi rosolare i fusi di pollo, sfumati con vino bianco. Si aggiungono poi spezie e acqua a temperatura ambiente, sufficiente a coprire il fondo del tegame per un paio di centimetri. Quando l’acqua arriva a bollore, è il momento di inserire il riso basmati. In circa un quarto d’ora l’acqua sarà assorbita, il riso sarà cotto e il piatto pronto.
- Alternativa alla carne sono le uova; e le omelette sono una delle ricette che più facilmente si presta alla preparazione one pot e che permette una gran quantità di variazioni. Le omelette si possono preparare con o senza latte aggiunto, con un fondo d’olio o di burro, con formaggi freschi o stagionati (grattugiati), con funghi tagliati sottili o verdure a dadini: l’importante è che gli ingredienti non richiedano cottura, o che questa sia tanto breve quanto quella delle uova.
- Manca solo il dessert: e pochi dolci sono tanto semplici e tanto graditi quanto le crêpes. In questo caso, più che un tegame, meglio usare una padella, il più larga e piatta possibile. Ogni crêpe, preparata con un impasto di uova, latte e farina, richiede appena un minuto di cottura e qualche cucchiaiata di marmellata o crema al cioccolato.
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