Una tradizione che si estingue: le vespe di Gifu in Giappone
In Giappone, nella provincia di Gifu, due villaggi portano avanti la tradizione culinaria legata alle vespe, servite in vari modi durante una sagra.
Leggera, cremosa, appetitosa: tre aggettivi che mai assoceremmo alla larva di una vespa (almeno l’ultimo). Eppure c’è un villaggio in Giappone, nella provincia di Gifu, dove è considerata una prelibatezza, con tanto di cacciatori e prezzi da gastronomia. I favi di vespe sono disponibili solo una volta all’anno, a novembre e sono venduti per circa 9.000 yen al chilo (circa 77 euro).
Una sagra dedicata
C’è anche una sagra, la Kushihara Hebo Matsuri. Hebo è la parola locale per indicare due specie di vespe nere, considerate non aggressive e quindi facili da cacciare. le vespe fungono anche da ripieno per i mochi L’evento, con tanto di magliette dedicate alle Hebo Girls, si tiene nella prima domenica di novembre, quando persone da tutta la regione portano con sé nidi di vespe, che partecipano a una competizione. I nidi più pesanti vincono, nonostante si becchino anche qualche punturina. Rischi del mestiere. Durante il festival le vespe sono servite in molti modi: su uno spiedo e ricoperte con del cioccolato o all’interno di mochi. L’Hebo gohei mochi è fatto di palline di farina di riso grigliate, messe su un bastoncino e ricoperte di salsa densa e dolce di miso, arachidi e vespe. Ci vogliono ore per prepararlo. Le Hebo Girls vendono l’Hebo goan, un piatto di riso condito con vespe.
La raccolta
Tutto inizia in estate, quando si dà la caccia ai nidi di vespe. I cacciatori si portano nel profondo della foresta e attaccano un pezzo di carta a una fetta di pesce fresco e attendono. In brevissimo tempo gli insetti si precipitano sull’esca e portano con sé carne e marker. A questo punto si segue questa traccia, esplorando cespugli, corsi d’acqua, valli. Quando individuano l’ingresso al nido nel terreno, scavano e lo trasferiscono in una cassetta di legno, dove inizia l’allevamento delle larve. Infatti, i cacciatori alimentano il nido con zucchero, acqua e carne cruda. Lo scopo è avere un favo brulicante di adulti e larve in tempo per il Festival.
Una tradizione che svanisce
Nonostante le vespe siano diffuse nel menu giapponese, questa tradizione si sta lentamente estinguendo, rimanendo viva nel distretto di Gifu, dove si trovano Kushihara e Nakatsugawa. Secondo Kenichi Nonaka, professore di Interdisciplinary Cultural Studies alla Rikkyo University di Tokyo, l'origine di questa tradizione culinaria rimane avvolta nel mistero l’origine di questa tradizione culinaria è misteriosa. La consuetudine vuole che siano serviti come contorno, alla stregua dei piccoli frutti del bosco. Ma a Kushihara allevare vespe ha anche un valore sociale e offrire le larve durante una celebrazione locale è un modo per sottolineare l’importanza di un evento. “Finché almeno un amante degli hebo sarà ancora vivo, saremo abbastanza motivati a portare avanti questa tradizione“. Se il festival raccoglie molti volontari entusiasti, i cacciatori di vespe sono sempre meno. Si tratta di un’attività pericolosa, che in pochi ritengono sostenibile. Con lo svuotarsi dei piccoli villaggi, questo antico sapere rischia di andare definitivamente perduto.
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