Ripartire: i migliori ristoranti dove mangiare all’aperto a Roma
A Roma riparte la ristorazione e i clienti tornano nei locali: vi consigliamo i migliori ristoranti per mangiare all’aperto in città.
Con l’arrivo della bella stagione, quest’anno la voglia di mangiare all’aperto appare quanto mai irrefrenabile. Oltre a questioni di maggiore serenità, molti di noi si sentono quasi in credito d’aria, dopo le settimane trascorse forzatamente a casa. E mentre a Roma montano le polemiche sul pasticciaccio delle concessioni di suolo pubblico da parte del comune, alcuni locali che non devono combattere con la burocrazia, sono già pronti ad accogliere i clienti nei loro spazi esterni. Ecco una variegata selezione di 21 indirizzi capitolini (in ordine alfabetico) che conciliano una proposta gastronomica di qualità con dehors suggestivi o particolarmente accoglienti.
- All’Oro (via Giuseppe Pisanelli, 23/25). Il ristorante All’oro (1 stella Michelin) è situato a breve distanza da Piazza del Popolo, all’interno del The H’All Tailor Suite, hotel 5 stelle. Attualmente e per tutta la stagione estiva sarà possibile degustare le creazioni dello chef Riccardo Di Giacinto ed essere accolti da Ramona Anello nel giardino: pochi posti per un’esperienza ancor più esclusiva.
- Amami (viale Gorizia, 21). Nel quartiere Trieste, Amami è una delle nuove aperture più interessanti dello scorso inverno. Cucina mediterranea con influenze asiatiche e cocktail bar in un contesto elegante ma non formale, dotato di un giardino molto spazioso e gradevole.
- L’Archeologia (via Appia Antica, 139). Ristorante storico dell’Appia Antica, di recente si è rifatto il look e ha ridefinito l’offerta grazie alla consulenza di Davide Del Duca. Il rapporto qualità prezzo è sorprendente. Oltre agli interni, particolarmente curati e accoglienti, L’Archeologia dispone di un bel giardino dove vi sono un rudere di una tomba romana e un glicine di oltre 300 anni.
- Barnaba (viale della Piramide Cestia, 45). A due anni dall’apertura, Barnaba continua a mescere vini pregiati all’ombra della Piramide Cestia. Location perfetta tanto per un aperitivo gustoso (con cartocci di fritti o taglieri), quanto per una cena un po’ più sostanziosa.
- Bistrot Bio (via del Casaletto, 400). Un casale immerso in una riserva naturale, cucina creativa firmata dallo chef Marco Moroni e ottime materie prime biologiche: tutto questo è il Bistrot Bio. Sembra di stare in aperta campagna, ma il centro della Capitale è davvero vicino. Nel bellissimo giardino attrezzato è disponibile un buon numero di coperti.
- Casina Valadier (piazza Bucarest). Tra Trinità dei Monti e il Pincio, la Casina Valadier è una palazzina neoclassica, con ampi giardini, che sorge all’interno di Villa Borghese. I suoi spazi ospitano il ristorante Vista, dal nome quanto mai evocativo, che per la stagione estiva si trasferisce sulla terrazza panoramica. Nel weekend sarà aperto anche il Caffè del Pincio (dalla colazione alla sera) con una proposta completa e la possibilità di asporto con la formula pic-nic.
- Cesare al Casaletto (via del Casaletto, 45). Avamposto di buona cucina romana, Cesare è un punto di riferimento non soltanto per gli abitanti del quartiere. Le porzioni sono generose e i prezzi accessibili, mangiare sotto quel pergolato poi, fa tanto trattoria di una volta.
- Epiro (piazza Epiro, 26). Il piccolo cortile riparato, è da sempre uno dei punti di forza di Epiro. Gli altri sono senza dubbio l’offerta di piatti sfiziosi, da abbinare a una carta di vini naturali tra le più interessanti in città, oltre a un eccellente rapporto qualità prezzo.
- Giulia Restaurant (lungotevere dei Tebaldi, 4/a). Lo chef Pierluigi Gallo, per questa stagione accoglie i suoi ospiti anche nelle due terrazze situate al piano superiore di Giulia Restaurant. Un giardino, che funge pure da wine & cocktail bar, sospeso tra via Giulia e Lungotevere dei Tebaldi, con piazza Trilussa sullo sfondo al di là del fiume. In menu i cavalli di battaglia della casa e alcune portate estive.
- Hi-Res (via della Fontanella, 15). Uno dei pochi dehors fruibili tutto l’anno, grazie al pavimento riscaldato e una struttura mobile che copre la terrazza, tuttavia è nei mesi estivi che l’Hi-Res dell’hotel Valadier, sprigiona il suo fascino, grazie alla vista sulle cupole del centro e su villa Borghese. Il menu dello chef Gabriele Cordaro è quasi interamente composto da piatti a base di pesce. Ampia carta di vini e signature cocktail.
- Jackie O’ (via Boncompagni, 11). Simbolo degli anni ‘70 e ‘80, il Jackie O’ ha di recente subito un restyling, mentre in cucina lo chef Federico Sparaco ripropone i classici di quegli anni e qualche piatto frutto della sua creatività. È possibile godersi un aperitivo o cenare anche nell’accogliente spazio esterno.
- Latta (via Antonio Pacinotti, 83). Via libera alla fermentazione in tutte le sue forme, nei piatti e nel bicchiere. Per godere delle proposte innovative di Latta, c’è anche un dehors accogliente, l’ideale per un aperitivo, un brunch o una cena rilassata.
- Mamma mia (via Giovanni Pacini, 31). I carnivori più esigenti conoscono bene il ristorante Mamma Mia: il patron Daniele Agosti è infatti un esperto selezionatore. Al di là delle ottime carni, lo chef Andrea Dolciotti mette il suo zampino nella proposta gastronomica e non mancano etichette prestigiose in cantina. Gioiello di design è la veranda in legno chiaro, mentre i tavoli posizionati all’esterno sono piacevolmente circondati da piante.
- Marco Martini Restaurant Cocktail Bar (viale Aventino, 121). Una stella (Michelin) brilla all’Aventino, è quella di Marco Martini che per la bella stagione è pronto a deliziare i clienti anche nella terrazza del suo ristorante (sei i tavoli) e in quella del cocktail bar, dove è disponibile un menu ovviamente più semplice.
- MedÏterraneo (via Guido Reni, 4/a). Nel nuovo ristorante nel giardino del MAXXI (Museo nazionale delle arti del XXI secolo) design e cibo si incontrano. I tavoli sono collocati all’interno delle “Homy”, strutture di bambù a forma di igloo. Menu à la carte in bilico tra sapori nostrani e influenze orientali, proposte di street food, sushi bar firmato Palmerie Parioli, i gelati di Verde Pistacchio e i dolci della pastry chef Irene Tolomei.
- Molto (viale Parioli, 122). Un ristorante elegante nel cuore dei Parioli che dispone di un ampio terrazzo. L’offerta di Molto comprende piatti che rivisitano in chiave moderna i sapori della tradizione regionale italiana. Pasta e pani sono fatti in casa, mentre parte delle materie prime proviene dall’orto biologico di proprietà, situato a Cerveteri.
- Il Palazzetto (vicolo del Bottino, 8). Senza troppi giri di parole: una delle terrazze più belle di Roma, posta sulla scalinata di Trinità dei Monti con vista spettacolare su Piazza di Spagna. Cocktail e Wine bar, perfetto per un aperitivo (magari al tramonto), per l’estate 2020 l’offerta gastronomica è stata ampliata, con i classici della tradizione romana, specialità più estive e pizze.
- Queen Makeda (via di San Saba, 11). Oltre a un’ampia selezione di birre artigianali e una proposta gastronomica internazionale, che spazia dai burger a specialità asiatiche, questo locale multiforme può contare anche sul Bamboo Garden, un angolo tropicale insolito nel signorile quartiere di San Saba.
- Qvinto (via Fornaci di Tor di Quinto, 10). Nel parco di Tor di Quinto a Roma, a pochi passi dal laghetto, sorge questa sorta di hub enogastronomico aperto dalla colazione al dopocena. Nel suggestivo giardino, con gli ulivi illuminati di Qvinto, sono servite principalmente le pizze di Ivano Veccia e qualche piatto della cucina, oltre alle tapas per l’aperitivo.
- Santeria di mare (via del Pigneto, 209). Col suo grazioso giardino interno, la Santeria di Mare è un porto sicuro al Pigneto per assaporare piatti (caldi e freddi) a base di pesce, volgendo lo sguardo sia al Mediterraneo che a tradizioni culinarie più esotiche.
- Spiazzo (via Antonio Pacinotti, 83). I ragazzi di Spiazzo continuano a giocare con impasti e condimenti ricercati, dando forma alla propria idea di pizza contemporanea. L’ampio piazzale antistante il locale, accoglie chi vuol gustare prelibatezze (da non perdere anche i fritti), nella zona più Industrial di Roma.
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