Home Cibo 12 radici, rizomi e tuberi che dovresti mangiare più spesso

12 radici, rizomi e tuberi che dovresti mangiare più spesso

di Francesca Panozzo • Pubblicato 20 Luglio 2020 Aggiornato 10 Aprile 2024 14:44

Oltre alle carote e le patate, la terra ci offre tante varietà di radici, tuberi e rizomi commestibili e ricchi di proprietà: scopriamoli.

Quando si parla di radici, tuberi o rizomi commestibili vengono subito in mente asparagi, barbabietole, carote, patate o sedano rapa, ma vi possiamo assicurare che non sono gli unici. Senza andare a disturbare le castagne d’acqua o i crosne non facilmente acquistabili al mercato locale, ci sono tante varietà di radici da conoscere e gustare e, per giunta, buone e salutari.

  1. Curcuma. È considerato uno smart food, cioè uno di quei cibi che non dovrebbero mai mancare sulle nostre tavole. All’esterno è simile allo zenzero, ma all’interno è decisamente più aranciato. La curcuma possiede proprietà antiossidanti e favorisce l’attività depurativa del corpo.
  2. Daikon. Il daikon è una radice bianca, simile nella forma a una carota. In realtà è una varietà di ravanello e appartiene alla famiglia delle brassicacee o crucifere, la stessa dei cavoli. Tra le sue proprietà spicca quella di essere un efficace disintossicante e antigonfiore.
  3. radice di ginseng wonder foodGinseng. Quella del ginseng è una radice carnosa e allungata di colore giallo-dorato. La tradizione cinese la considera un rimedio per quasi tutti i mali: dall’invecchiamento alla mancanza di desiderio. Tra le proprietà riconosciute al ginseng vi è il rafforzamento del sistema immunitario e la riattivazione del metabolismo.
  4. Loto. Bianco-rosato, ricco di sali minerali, vitamine e fibre: questo è il rizoma del loto, una pianta acquatica molto diffusa in oriente che comincia a trovarsi con una certa facilità anche in Italia. Una volta affettata e cotta è perfetta per arricchire, anche da un punto di vista estetico, i vostri piatti di matrice asiatica.
  5. Manioca. La manioca è un tubero di origine centro-sud-americano. All’occhio si presenta come una radice ingrossata e ricoperta da una buccia legnosa; all’interno è bianca. Dalla sua polpa soda si ricava il sottoprodotto più diffuso, la tapioca, una farina alla base dell’alimentazione di molti popoli.
  6. Pastinaca. Pastinaca e carote sono strettamente intrecciate, ma non hanno avuto la stessa fortuna, poiché la pastinaca, un tempo presente sulle nostre tavole, è stata a lungo dimenticata. Oggi timidamente la ritroviamo, anche grazie alle sue proprietà benefiche: in particolare per l’apporto di fibre che aiutano a raggiungere facilmente il senso di sazietà e a stimola la digestione.
  7. Rafano. Questa grossa radice bianca è conosciuta soprattutto per il suo sapore piccante. È ottima grattugiata direttamente sulla carne bollita come usa in Friuli Venezia Giulia o come base per salse di accompagnamento. Ha proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antibiotiche.
  8. Ravanello. Esiste più di una tipologia di ravanello, ciò che li differenzia è la forma e il colore della radice edibile: ce ne sono di piccoli, arrotondati e rossi, bianchi o viola; neri di Spagna o grigi scuro; ma anche allungati e rosati. Li accomuna il basso contenuto di calorie e le proprietà diuretiche e depurative.
  9. Scorzonera. La scorzonera, o asparago d’inverno, è la radice di una pianta della famiglia delle asteracee, la stessa di carciofi, topinambur o radicchio. Ricca di vitamine e sali minerali, è un’ottima fonte energetica pur contenendo poche calorie.
  10. Topinambur. Oggi il topinambur, noto anche come carciofo di Gerusalemme, comincia a essere piuttosto utilizzato in cucina, anche grazie alle sue numerose proprietà benefiche. Questo tubero, infatti, è un buon alleato per combattere stitichezza e anemia, è utile contro la stanchezza e lo stress, aiuta ad aumentare le difese immunitarie e ad accelerare il metabolismo.
  11. Wasabi. Il diffondersi di ristoranti giapponesi ha contribuito alla notorietà di questa radice, nota per il suo sapore spiccato e piccante. Si tratta di una variante del ravanello, dalla cui lavorazione si produce una pasta, di un bel verde brillante, che accompagna la maggior parte dei piatti giapponesi e non solo. È noto per le sue proprietà antibatteriche e per essere un buon digestivo.
  12. zenzeroZenzero. La versatilità dello zenzero, adatto a essere un ingrediente di zuppe, cocktail o carni, ne ha decretato la diffusione. Si tratta di un rizoma carnoso e ramificato, ricoperto da una sottile pellicina color nocciola che nasconde una polpa fibrosa e giallognola. Quello che forse non si sa è che ha proprietà antinausea, antibiotiche e di supporto alla digestione.