Giro del mondo in 28 piatti a base di patatine fritte
È uno dei piatti più amati al mondo, interpretati in specialità diverse a seconda dei sapori locali. Scoprite i tanti modi di mangiare le patatine fritte.
Le patatine fritte sono uno dei contorni e degli snack più amati al mondo. Spesso sono rilegate a un piatto da fast food, ma gran parte dei ristoranti le contemplano in menu. nelle patatine si nascondono tradizioni e sapori di ogni angolo del globo Non solo: intorno a questi sfiziosi bastoncini dorati si nascondono tradizioni e sapori diversi. Chi è stato a Expo Milano 2015 forse ne ha già avuto un assaggio provando le patatine fritte di padiglioni diversi, come Belgio e Olanda. Ma chi le ha inventate? Secondo diversi storici, tutto è nato in Belgio. Si parla della frittura delle patate già a fine ‘600 quando in inverno, nei villaggi vicino al fiume Mosa, gli abitanti iniziarono a tagliare e a friggere questi tuberi come già facevano per il pesce. Secondo altri studiosi, a inventare la specialità sono stati invece i francesi e le patatine erano vendute dai venditori ambulanti sul Pont Neuf di Parigi attorno al 1780. Sicuro è che ogni Paese ha la sua ricetta. Cambia il modo di tagliare le patate, di impiattarle e di servirle, con tante spezie e salse a seconda dei prodotti e delle abitudini locali. Come si mangiano le patatine fritte nel mondo?
- Poutine: in Canada è considerato uno dei piatti nazionali ed è sicuramente uno dei più famosi street food del Nord America. Le poutine, originarie della regione del Québec, sono patatine fritte coperte di formaggio e salsa gravy ovvero un saporito brodo di carne addensato con farine e burro. C’è poi chi aggiunge ketchup e salsa Worcestershire, chi il bacon, chi la salsiccia, chi usa come formaggio la mozzarella, insomma, le varianti possono essere tante.
- Frites: sono l’orgoglio del Belgio e c’è chi dice siano le migliori al mondo. Pensate che a Bruges esiste anche un museo dedicato, il Frietmuseum. Qual è il loro segreto? Sono fritte due volte in modo da essere croccanti fuori e morbide dentro. Potete accompagnarla con i classici condimenti, ketchup e maionese, oppure possono proporvi tante altre varianti come la salsa aioli, agli arachidi, tartara, al pepe o ai sottaceti, maionese al curry, e chi più ne ha più ne metta.
- Moules frites: in Belgio le patatine possono essere mangiate da sole oppure possono entrare a far parte a pieno titolo del piatto nazionale, le moules frites. Cozze e patatine, appunto. Un piatto povero e semplicissimo, come i grandi classici. Le cozze vengono cotte in padella con aglio, erbe aromatiche e vino bianco. Non appena sono pronte si friggono i bastoncini di patata e si servono in due ciotole distinte con, a parte, un cucchiaio di maionese. E se non amate le cozze, un’altra popolare ricetta belga è la steak-frites, bistecca e patate fritte.
- Patatje oorlog: se in Belgio le patatine si mangiano con le cozze, nella vicina Olanda la tradizione propone un ricco condimento. Tra i più amati street food olandesi, questa croccante specialità prende in prestito dal Belgio la doppia frittura ma è poi caratterizzata da un mix di ingredienti unici: maionese, cipolla cruda tritata e salsa satay agli arachidi. A volte, aggiungono anche il ketchup. Il risultato è comunque un piatto ricco di sapore da gustare con un bicchiere di birra locale.
- Chips: non chiamatele french fries. Nel Regno Unito, in Australia e in Sud Africa le patatine fritte si chiamano chips e hanno caratteristiche ben precise. Prima di tutto devono essere spesse 1 cm. Come quelle belghe, devono essere fritte due volte o cotte ben 3 volte secondo il metodo dello chef inglese Heston Blumenthal. Per fare tutto questo ci vogliono le patate giuste e le più consigliate sono le varietà locali King Edwards e Maris Piper. Devono poi accompagnare filetti di merluzzo impanati e fritti dando vita al piatto nazionale britannico, fish and chips. È tipico di questo Paese anche condire le patatine con sale e aceto di malto o salsa HP, il condimento più famoso del Regno Unito, dal sapore agrodolce e speziato, nato nel 1899. Curiosità: HP sta per Houses of Parliament, il palazzo di Westminster, sede del parlamento britannico.
- Curry chips: patatine e salsa al curry. Questa combinazione farebbe pensare a uno street food esotico e invece è una specialità irlandese. Secondo alcuni tutto è nato negli anni ’70 quando molti ristoranti di fish and chips nel Regno Unito e in Irlanda erano gestiti da famiglie asiatiche. Oggi la salsa irlandese è un orgoglio nazionale, ritenuta più saporita di quella britannica. La più popolare è quella di McDonnells oppure si può preparare in casa mescolando curry, curcuma, cumino, semi di coriandolo, cannella, aglio, zenzero e tocchetti di cipolle e mele caramellate.
- Slap Chips: un particolare esempio di chips sono quelle del Sudafrica. Slap in afrikaans significa “flosce, morbide“. Sì, avete letto bene. Uno fa di tutto per preparare patatine fritte croccanti e in Sudafrica non piacciono. Si friggono allora una sola volta e si affogano nell’aceto di vino. Potete trovarle condite anche con l’aggiunta di un pizzico di peperoncino o di masala, un mix di spezie di origine indiana. Accompagnano piatti di pesce, carne di manzo o di pollo e sono la farcitura del famoso panino di Cape Town, il Gatsby.
- Finger Chips: rispetto alle patatine britanniche, questa variante indiana prevede bastoncini più sottili. Sono poi fritti una sola volta, non due. C’è poi un’altra particolarità che ci riporta ai profumi e ai sapori di questa terra del sud-est asiatico. Non vi stupite, infatti, di trovare le Finger Chips servite con un pizzico di peperoncino, di cumino, di foglie di menta essiccate o di masala, per aggiungere quel giusto tocco di esotismo ed abbinare questa specialità ai piatti speziati della cucina indiana.
- Masala chips: ci troviamo ancora nel Commonwealth, nei territori dell’ex impero britannico, dove, tra le altre cose, sono state lasciate in eredità le chips. In Kenya la ricetta è stata personalizzata con un intenso mix di aromi ovvero aglio, peperoncino, cumino, zenzero. Le spezie sono saltate in padella nel burro. Poi si aggiunge il pomodoro, si lascia insaporire e rapprendere e infine si versa sui nostri bastoncini dorati. Tocco finale: una manciata di coriandolo fresco.
- Chipsi Mayai: tra i più amati street food della Tanzania. Il nome significa chips e uova ed è semplicemente una frittata con le patatine fritte. Il piatto viene servito per le strade dai venditori ambulanti, ma anche nei ristoranti, accompagnato da salsa kachumbari a base di pomodoro, cipolla e peperoncini.
- Pommes frites: secondo alcuni, la ricetta francese non è diversa da quella di tante altre patatine fritte. Cambierebbe solo il nome. In realtà hanno qualcosa di speciale ed è la varietà di tagli e di appellativi. Si chiamano, infatti, Pommes Pont Neuf se le patate sono tozze, spesse (1 cm) e non tanto lunghe (6-7 cm). Ci sono poi le Allumettes di 2 mm di spessore o le sottilissime Pailles (1 mm) oppure le Pommes gaufrettes che ricordano dei piccoli waffel tondi.
- Honey Butter Fries: sono una novità in questo gustoso mondo. Sono, infatti, state introdotte sul mercato dall’azienda Haitai nel 2014 dopo un sondaggio: i coreani erano alla ricerca di patatine fritte dolci. E il risultato è stato un successo, tant’è che sono andate esaurite subito. Sono fritte una sola volta e poi condite con una crema a base di burro, miele e alcuni aggiungono un pizzico di pepe di Cayenna o di polvere di peperoncino chipotle, dai sentori affumicati.
- Patatas bravas: sono una delle tapas più famose della Spagna. Le patate non vengono tagliate a bastoncini, come per altre specialità di tutto il mondo, ma a bocconcini abbastanza grossi, dalla forma irregolare. Altra differenza: sono fritte in olio d’oliva, non in olio di semi. E poi, una volta cotte, sono servite con una salsa unica a base di pomodoro, aceto e quello che gli spagnoli definiscono pimentón. È la paprika, che in questa ricetta è presente sia nella variante dolce che piccante. Per concludere si aggiunge prezzemolo fresco o maionese.
- Furaido Potato: il segreto delle patatine giapponesi, chiamate anche Furikake Fries, è il condimento. Si chiama, appunto, furikake ed è un mix di alghe, sesamo e altri ingredienti saporiti che danno vita a tante gustose varianti. C’è, per esempio, il wasabi furikake con wasabi disidratato, lo shiso furikake con foglie di perilla, una pianta aromatica chiamata anche basilico giapponese, la versione con il katsuobushi o quella con le foglie di daikon. Curiosità: questo condimento è usato di solito per aromatizzare il riso bianco, ma anche pop corn, pasta, uova e onigiri.
- Kartofel’fri: le patate sono un alimento importantissimo in Russia e, tra i tanti modi di cucinarle, troviamo questa specialità. In realtà, le kartofel’fri non sono proprio patatine fritte, ma saltate in padella con olio o burro. A volte possono cuocerle insieme ai funghi o alla cipolla per un contorno più ricco e saporito. Si gustano poi così, condite con sale, pepe e cipollotto verde tritato oppure con un cucchiaio di salsa all’aglio.
- Bratkartoffeln: simile è la ricetta tedesca, in cui però le patate sono obbligatoriamente saltate con cipolla e bacon o speck. Un piatto decisamente saporito per accompagnare würstel, salmone al forno o un uovo all’occhio di bue. Il segreto per avere patate croccanti è disporle in padella in modo che non si sovrappongono, tagliate a rondelle. Non usate poi il coperchio ma assicuratevi che ci sia sufficiente burro oppure olio. E in una ventina di minuti il vostro piatto è pronto.
- Kapsalon: è una delle più famose specialità di street food dei Paesi Bassi. Sembra che la ricetta sia nata a Rotterdam nel 2003 quando un barbiere è entrato in un fast food e ha chiesto un piatto d’asporto di patatine fritte e shawarma (carne grigliata). Kapsalon significa proprio “salone da barbiere“. Oggi le patatine non solo sono coperte da carne, ma anche formaggio locale (Gouda), insalata, pomodori, cetrioli e salse. Le più amate sono quella all’aglio e la piccante Sambal. Esiste una variante vegana del kapsalon a base di patate, falafel e verdure.
- Animal-style fries: negli Stati Uniti, regno dei fast food e delle patatine, esistono alcune specialità uniche. Le Animal-style fries, per esempio, nascono in California nella catena di ristoranti In-N-Out. I bastoncini dorati vengono ricoperti di formaggio fuso, cipolle caramellate e una salsa segreta. C’è chi la riproduce mescolando ketchup, maionese, senape e sottaceti o chi versa la Thousand Island dressing, un condimento a base di maionese, succo di limone, paprica, Worcestershire, senape e tabasco. Come per le Slap Chips sudafricane, in questo modo si perde la croccantezza della patatina ma si guadagna in gusto.
- Carne Asada Fries: sempre in California è da provare questa ricetta. Più precisamente è originaria di San Diego, dove sembra sia stata creata alla fine degli anni ’90. Le patatine vengono cotte e poi coperte con bocconcini di carne asada (carne di manzo marinata e cotta alla griglia), formaggio, guacamole, sour cream, dadini di pomodoro, coriandolo e cipolla. È a pieno titolo un piatto della cucina Tex-Mex.
- Chili cheese fries: se vi piace la cucina Tex-Mex non potete non provare queste patatine arricchite con piccante e aromatico chili di manzo, formaggio cheddar (o la salsa al formaggio per i nachos), sour cream e cipollotto verde. In entrambi i casi si usano spesso le patatine fritte surgelate, cotte poi in forno,
- Salchipapas: tutto è nato in Perù ma ormai questo street food è popolare in tutta l’America Latina. Di che cosa si tratta? Semplice: salsicce (salchicha) e patate (papas). Il nome dice tutto. La carne e le patate vengono fritte separatamente e poi versate in un piatto e condite con quattro salse ovvero ketchup, maionese, senape e la salsa peruviana aji chili. base di peperoncini dolci.
- Lomo saltado: uno dei più famosi piatti peruviani. Nel lomo saltado, la carne di manzo è marinata con olio d’oliva, aceto, salsa di soia e spezie. Viene poi saltata in padella e insaporita con cipolla, aglio, pomodoro e il peperoncino più amato in Perù, l’ají amarillo, dal sapore fruttato e non troppo piccante. Si aggiungono infine i bastoncini di patatine fritte e si lascia insaporire il tutto per un minuto. Ecco che la nostra specialità è pronta e si può servire così, semplicemente accompagnata da riso bianco e coriandolo fresco, oppure come farcitura di un sandwich.
- Kartofi sus sirene: in Bulgaria e Ucraina le patatine si mangiano con il formaggio. La parola sirene non evoca quindi le tentatrici del mare, ma è un formaggio tipico dei Balcani che ricorda la feta greca, ma ha una consistenza più morbida e un sapore più erbaceo. Una volta fritte le patate, si aggiunge un pizzico di sale e di pepe e infine si grattugia il formaggio in abbondanza. Potete trovare anche una variante più ricca con l’aggiunta di fettine di lukanka, una salsiccia essiccata particolarmente aromatica.
- Khoai tay chien: è la parola vietnamita per patatine fritte. Rispetto a quelle di altri Paesi sono sottili, a fiammifero. Possono essere servite semplicemente con le salse oppure entrare a far parte di piatti completi. È il caso del Thit Bo Va Khoai Tay Chien, patatine coperte da bocconcini di filetto di manzo insaporito con Nuoc Mam, una salsa a base di pesce, succo di lime, aglio, peperoncino e zucchero.
- Patso: anche in Turchia, e soprattutto a Istanbul, si preparano i panini con una farcitura di patatine fritte. La ricetta è deliziosamente semplice: si spalma il burro sulle fette di pane. Si aggiunge formaggio e infine le patatine fritte (tantissime patatine) e le salse. Le più comuni sono la maionese e il ketchup. Ci sono varianti senza formaggio, altre con l’aggiunta di hot dog. E il tutto si accompagna con l’ayran, una bevanda tipica della Turchia preparata con yogurt, acqua e sale.
- Makkaraperunat: si traducono come “patate alla salsiccia” e in Finlandia sono uno dei più amati street food, soprattutto quando si tratta di uno spuntino di mezzanotte. La carne è grigliata o fritta, mentre le patate vengono rese croccanti al forno con abbondante olio di semi. Il tutto viene servito con insalata, cetrioli, cipolla, maionese e ketchup. Alcuni amano aggiungere una salsa piccante con peperoncino e Worcestershire.
- Chorrillana: è un tipico antipasto cileno, amato anche come piatto da condividere al pub di fronte a un bicchiere di birra. Alla base di tutto ci sono, ovviamente, le patatine fritte, che vengono coperte da uova fritte o strapazzate, cipolle caramellate e striscioline di carne di manzo. Non si usa, di solito, aggiungere salse ma arricchire il tutto con erbe aromatiche come origano, aglio oppure con il pebre cileno, un intingolo di pomodoro, cipolla, peperoncino, aceto, olio, succo di limone e prezzemolo. Potete trovare varianti con l’aggiunta di salsicce di vario tipo, come il chorizo.
- Patates: concludiamo il nostro viaggio culinario in Guinea, sulla costa occidentale dell’Africa. Qui si usano le patate dolci che sono tagliate a spicchi, non a bastoncini, aromatizzate con il sale e poi fritte. Di solito sono servite con una salsa preparata con pomodori, cipolla e salsa di pesce.