Il 2020 almeno per il vino sarà una grande annata
Il 2020 a quanto pare non sarà un’annata negativa per i viticoltori: abbiamo ascoltato grandi produttori in giro per l’Italia, ecco la loro opinione.
Il 2020 è un anno funesto non c’è dubbio. Vediamo se almeno dal punto di vista enologico ci riserverà qualche soddisfazione. Se fino a metà agosto sembrava l’annata perfetta, le grandinate e gli acquazzoni di fine estate ci hanno fatto temere il peggio. Troppa acqua infatti costringe i viticoltori a rimandare la raccolta, perché si rischia di portare in cantina uve annacquate. Per non creare inutili e ulteriori allarmismi abbiamo così deciso di compiere un giro d’Italia telefonico per raccogliere le testimonianze di chi lavora sul campo, anzi in vigneto.
- Valentina Grasso, Ca’del Baio, Treiso (Cn). “Nelle Langhe abbiamo raccolto tutto il Dolcetto, il Barbera, le uve bianche e una vigna per il Langhe Nebbiolo. Per quanto riguarda le nostre MGA (Menzioni Geografiche Aggiuntive = i cru più prestigiosi) di Barbaresco stiamo valutando quando iniziare. Stiamo facendo dei campionamenti e ad occhio direi che potremmo ancora lasciarli in pianta per qualche giorno ma non aspetteremo troppo perché nel fine settimana segna pioggia”.
- Paride Iaretti, dell’omonima cantina a Gattinara (Vc). “Abbiamo dovuto correre come matti per portare in cantina il più presto possibile le uve colpite dalla grandine il 25 settembre. Abbiamo selezionato i grappoli cercando di trarre il meglio da questa situazione strana. Mai come quest’anno la velocità è stata fondamentale per preservare inalterate le potenzialità delle uve. Abbiamo perso in media il 30% ma la qualità delle uve rimaste è alta. Mai mollare!”
- Sebastiano Pagani, Azienda Agricola Valentina Cubi, Fumane (Vr). “Vendemmia finita venerdì scorso. Abbiamo messo a riposo solo il 30% di uva per Amarone, rispetto al nostro potenziale. Non è un’annata ottimale in Valpolicella. Tra la troppa pioggia, le grandinate e l’uva che non voleva maturare, direi che le prospettive non sono eccezionali”.
- Paola e Filippo Filippi, Castelcerino, Soave (Vr). “Qui va benino, abbiamo avuto un po’ di problemi perché a fine agosto una tromba d’aria ha buttato giù un po’ di alberi e il tetto della nostra casa. Ora ci stiamo rialzando. La vendemmia è iniziata e stiamo procedendo bene. Ora siamo alle prese con le macerazioni della Garganega”.
- Matteo Lunelli, Ferrari F.lli Lunelli, Trento. “Vendemmia ormai finita. Abbiamo terminato prima che qui in Trentino arrivasse il freddo. È stata una delle vendemmie più lunghe della storia perché abbiamo dovuto attendere molto più del solito per raccogliere l’uva nei vigneti più alti dove abbiamo sfruttato i tanti giorni di sole di Settembre per avere una maturazione perfetta. Possiamo dire che la natura quest’anno ci aveva già fatto abbastanza dispetti, con la vendemmia ci ha trattati bene. Forse solo il Pinot Nero ha riscontrato un po’ di problemi per l’eccesso d’acqua quindi abbiamo dovuto raccoglierlo un po’ prima però nel complesso siamo contenti. Anche la grandine è stata molto poca quindi in generale siamo soddisfatti e possiamo sperare in grandi vini“.
- Stephan Filippi, Presidente Assoenologi Altoadige. “In questa parte d’Italia si prospetta un’annata da 9. Quest’anno la vendemmia continuerà ancora per due settimane. L’85% delle uve è già nelle cantine. Mancano all’appello i Cabernet, le ultime schiave, le valli più alte (dove nascono alcuni Pinot Neri e Pinot Bianchi) e quelle più a Nord. In Valle Isarco manca ancora un po’ tutto mentre in Val Venosta stanno raccogliendo ora il Riesling. La quantità è nella media le qualità in certi casi molto alte. Penso ai Gewürztraminer e agli Chardonnay ma soprattutto ai Lagrein che daranno vita a vini pregiati e longevi“.
- Cristian Specogna, Specogna Vini, Corno di Rosazzo (Ud). “Sui Colli Orientali del Friuli sta andando tutto per il meglio, il tempo è stato clemente. Quando sono iniziate le piogge degli ultimi giorni avevamo già raccolto le uve bianche (Ribolla, Sauvignon, Chardonnay, Malvasia, Friulano) che erano magnifiche. Martedì il tempo ci ha dato un po’ di tregua o in questi giorni stiamo raccogliendo i vitigni rossi (Refosco, Piìgnolo, Schippetino)! Le premesse sono davvero interessanti, perché il bel clima di settembre ha portato i grappoli a maturazione ottimale!”
- Gianni Storchi, Montecchio Emilia (Re), zona del Reggiano Rosso. “Per il momento siamo davvero fortunati, un po’ di acqua venerdì ma poca roba, solo 15 mm, poi un vento asciugatore. Contiamo di finire il prossimo fine settimana la raccolta. Per il momento credo di poter azzardare che il 2020 sarà davvero un’annata speciale!“
- Gabriele Da Prato, Podere Còncori, Gallicano (Lu), Appennino Toscano. “In Garfagnana abbiamo finito la vendemmia domenica scorsa. Che dire, l’uva non era proprio così eccezionale … ma sicuramente sarà un bel vino”.
- Giacomo Satta, Cantina Michele Satta, Castegneto Carducci (Gr) Bolgheri. “Qui abbiamo finito ieri (30/09 ndr) col Cabernet Sauvignon. Avevamo iniziato il 17 Agosto con il Sangiovese per il Metodo Ancestrale Rosè, poi dal 19 siamo partiti con il Sauvignon e il 25 col Viognier. È stata una vendemmia a tre fasi, perché se inizialmente la siccità sembrava anticipasse le maturazioni, le piogge del 1 settembre hanno rallentato e regolarizzato la vendemmia. Subito dopo abbiamo raccolto Sangiovese, Merlot, Syrah e Vermentino. Infine nuove piogge hanno ulteriormente prolungato l’evoluzione del Cabernet ma ora che abbiamo terminato possiamo dirci molto soddisfatti della qualità delle uve. Equilibrio e complessità caratterizzeranno i vini di quest’annata“.
- Stefano Antonucci, Cantina Santa Barbara, Barbara (An). “Noi abbiamo raccolto quasi tutti, ci manca solo il 10% dei rossi e le uve verdicchio che stiamo facendo surmaturare in pianta per il Tardivo Ma Non Tardo. Le uve portate in cantina fino ad ora sono sanissime. Nessun fenomeno atmosferico ne ha intaccato la qualità. Siamo stati molto fortunati perché la grandine e la tromba d’aria di fine agosto non ci hanno raggiunti. Con sicurezza mi sento di affermare che la 2020 sia una delle migliori annate degli ultimi 20 anni”.
- Pietro Topi, Tortoreto (Te), Tenuta Terraviva Colline Teramane. “Qui in Abruzzo tutto alla grande. Lunedì è stato il primo giorno che non siamo riusciti a raccogliere causa pioggia ma ancora 3 giorni e poi abbiamo finito. Siamo più che soddisfatti”.
- Leonardo Bussoletti Vignaiolo a Narni (Tr). “Qui tutto bene, anche se le piogge della settimana passata sono state abbondanti il 90% dell’uva era già stata raccolta. Da 1 a 10 direi che questa è un’annata da 9”.
- Giulia Fusco, Merumalia Wine Resort, Frascati (Rm). “Le ultime piogge hanno interrotto la vendemmia proprio sul finale ma il sole che è tornato a splendere da lunedì pomeriggio ci ha permesso di concludere ieri la raccolta. L’annata è bella”.
- Mario Mazzitelli, Lunarossa vini, Giffoni Valle Piana (Sa). “Ora siamo fermi con la vendemmia. Per quanto mi riguarda ho raccolto circa 80-90%, quello che è rimasto è poca cosa e aspettiamo che faccia bel tempo almeno 2 giorni di seguito per fare asciugare le uve. Avbbiamo approfittato delle piogge per svinare i primi mosti fermentati di Aglianico e per controllare le macerazioni in anfora del Fiano. Qui lavoriamo a tempo di musica e siamo molto felici per la qualità dell’annata“.
- Gerardo Giuratrabocchetti, Cantine del Notaio, Rionero in Vulture (Pz). “La vendemmia dei Bianchi procede bene mentre per l’Aglianico c’è da aspettare! È tutto in ritardo di 15-20 giorni, alla faccia del riscaldamento globale! Chiaramente le uve bianche maturano prima così come Merlot e Cabernet. L’Aglianico è il più tardivo e, temo, che quest’anno lo sarà ancora di più!! Le uve sono sanissime e il raccolto dà circa il 20-30% in meno. La qualità è ottima e la minor quantità quest’anno è ben accetta per ridurre la produzione in conseguenza dei cali di vendite per il Covid“.
- Gianfranco Fino, Cantina Gianfranco Fino – Sava (Ta). “Vendemmia finita da diversi giorni, le uve erano sanissime. Ora siamo molto presi dai lavori della nuova cantina“.
- Damiano Caló, Rosa del Golfo, Alezio (Le). “Noi stiamo ancora ultimando la vendemmia del Negroamaro per i vini rossi. Rispetto agli ultimi anni siamo in ritardo di circa 10 giorni. La qualità è ottima, ma la quantità poca per il caldo e le scarse piogge. Siamo comunque contenti per la bellezza delle uve“.
- Gianluca Ippolito, Ippolito 1845 – A wine, a story. Ciró Marina (Kr). “Siamo al rush finale, mancano ancora 3-4 giorni per finire, il Gaglioppo sta ultimando la maturazione. Le uve sono sane ma poca quantità purtroppo. Il mal tempo c’è stato ma ci ha solo fatto ritardare di qualche giorno, nulla di preoccupante, la nostra è un’isola felice”.
- Alice Bonaccorsi, Azienda Agricola Alice Bonaccorsi, Randazzo (Etna). “Noi dobbiamo ancora iniziare la vendemmia. Probabilmente cominceremo la prossima settimana. Qui è un mondo a parte“.
In base a queste testimonianze, seppur raccolte a macchia di leopardo, parrebbe che la 2020 si prospetti un’annata di cui fare scorta. Con la speranza che stappandone una bottiglia fra qualche anno il piacere di bere un buon bicchiere di vino ci faccia dimenticare l’amarezza della pandemia.