PATATE AL FORNO: come farle perfette nel forno di casa
Le patate al forno sono il contorno perfetto per ogni occasione e quello d’eccellenza della domenica. Per realizzarle in modo perfetto bisogna sapere quali scegliere e come cuocerle.
È molto più di un contorno, il piacere di ottime patate al forno va ben oltre la ricetta stessa, smuovendo le note più goderecce dei nostri appetiti. Si tratta di una ricetta base, alla portata di ogni capacità culinaria, ma dal risultato non sempre perfetto. Quante volte vi sarete ritrovati con patate al forno poco cotte, troppo gommose, o al contrario, secche ed asciutte, senza capirne il motivo. Le ragioni possono essere molteplici e varie: dalla scelta di un tipo di patata non adatto all’eccessiva quantità di amido in esse contenuto. Ecco allora una guida creata apposta per darvi pochi consigli, ma efficaci, per preparare delle patate al forno vincenti.
Quali patate scegliere
Per capire il tipo di patata più adatta da cucinare al forno bisogna partire da una domanda: quali sono quelle che contengono meno amido? Del resto, sappiamo che questa è una componente essenziale delle patate, risultando particolarmente utile in certi tipi di preparazione, come nel caso degli gnocchi o del purè. Quando si parla di patate al forno, però, il trucco per ottenere una consistenza perfettamente morbida all’interno e croccante in superficie è prediligere le varietà contenenti poco amido. Orientate la vostra scelta, quindi, sulle patate a pasta gialla – per capirci, le novelle – o, in alternativa, su quelle con la buccia rossa. Il moderato contenuto di amido ridurrà di molto la tendenza a sfaldarsi durante la cottura mantenendole belle sode e compatte.
Come eliminare l’amido dalle patate
L’aver scelto le patate più adatte non vi esimerà dal tralasciare la questione amido. La varietà a pasta gialla ne contiene pur sempre una certa quantità e più si tenderà a ridurla più il risultato finale sarà ottimale. Per evitare il rischio di ottenere delle patate al forno dalla consistenza gommosa, o al contrario, troppo asciutta, procedete in questo modo: sbucciate le patate e tagliatele in spicchi di dimensioni più o meno uguali (così che la cottura sarà uniforme). Sciacquatele sotto acqua fredda per almeno 5 minuti strofinandole con le mani in modo da eliminare l’amido in eccesso: questo passaggio, inoltre, consentirà all’olio di aderire meglio alla superficie delle patate penetrando all’interno con maggiore facilità.
Bollire le patate: il segreto è il bicarbonato
Tutti sappiamo che le patate vanno leggermente sbollentate prima di essere infornate, pochi però conoscono il trucchetto di sciogliere un cucchiaino di bicarbonato nell’acqua bollente. Questo escamotage, creando un ambiente basico, contribuirà a sfaldare leggermente la superficie delle patate rendendola molto più porosa e alveolata: in questo modo le patate saranno pronte a catturare alla perfezione il condimento senza perdere la loro croccantezza. Sbollentatele, quindi, per una decina di minuti, scolatele con cura e portatele a temperatura ambiente.
Cottura in forno
Preriscaldate il forno a 180° C e infornate per circa 10 minuti la teglia unta con un filo d’olio così da scaldarlo prima di aggiungere le patate. Intanto, preparate il condimento facendo soffriggere in una padella a parte gli spicchi d’aglio con olio e rosmarino. A questo punto, versate il condimento direttamente sulle patate, mescolate con cura in modo da distribuirlo in modo omogeneo. Completate aggiustando di sale e di pepe. Alzate la temperatura del forno portandola a 220° C e infornate le patate in modalità statica per circa 35-40 minuti. Il segreto per ottenere una doratura perfetta è quello di girare le patate solo quando inizieranno a diventare croccanti. In questo modo eviterete di sfaldarne la consistenza senza comprometterne la compattezza.
Quante volte si possono mangiare le patate al forno?
Vorremmo rispondervi “quanto vi pare” ma non sarebbe corretto. Dando uno sguardo ai valori nutrizionali, per una patata da 175 g abbiamo 160 Kcal, 37g di carboidrati, 4,3 g di proteine, 0,2 grammi di grassi. Niente di grave, anzi. Però con la cottura al forno vanno considerate anche le calorie dell’olio che serve per cuocere e con il quale le patate entrano in contatto per molto tempo, assorbendolo e aumentando il loro potenziale calorico di un bel po’. Non è comunque il solo motivo per non eccedere. Cuocere le patate ad alte temperature può infatti indurre la produzione di acrilammide sostanza tipica dei cibi ricchi di amido, che può avere un effetto leggermente tossico sull’organismo. Meglio preferire, se volete mangiarle molto spesso, cotture in acqua bollente o al vapore.