Cosa è il pomelo? Ecco come sbucciare e mangiare l’agrume che viene dall’Oriente
Il pomelo è un agrume di origine asiatica molto apprezzato in Cina, ma negli ultimi anni reperibile in Italia: ottimo sia mangiato da solo che per aromatizzare zuppe, carni di maiale e pesci. Ecco come sbucciarlo e utilizzarlo.
Il pomelo, detto anche pummelo o pampaleone, è un agrume apparso relativamente da pochi anni sui banconi dei nostri fruttivendoli. A dispetto del nome – che sembra evocare uno strano incrocio – il pomelo è un agrume puro e, secondo molti, uno dei più antichi agrumi che l’uomo sia riuscito a coltivare.
Il pomelo Citrus Maxima è considerato una delle tre specie da cui derivano tutti gli agrumi oggi conosciuti, insieme al cedro Citrus Medica e al mandarino Citrus Reticulata.
Origini del Pomelo
Il pomelo deve le sue origini al Sud dell’Asia e alla Malesia, luoghi dove è conosciuto e consumato da più di 4000 anni. Intorno al 100 d.C. è stato introdotto in Cina, dove si è diffuso con grande facilità. Qui il pomelo continua a prosperare ancora oggi in maniera spontanea, spesso in riva ai fiumi, ed è coltivato nelle regioni meridionali (Jiangsu, Jiangxi, Fujian).
Anche la Thailandia è tra i più grandi produttori di pomelo. Questo agrume è comunque molto diffuso in tutta l’Asia: esistono infatti piantagioni a Taiwan e in Giappone, nel sud dell’India, Malesia, Indonesia, e anche in Oceania con Nuova Guinea e Tahiti.
Il pomelo in Italia
Il pomelo è stato esportato in tutto il mondo e oggi è coltivato anche in altre zone, sempre in climi caldi o temperati. Si coltiva molto in Israele, California e in Giamaica, dove fu introdotto nel XVIII secolo da un capitano inglese di nome Shaddock, che diede il proprio nome al frutto in quelle zone. Il pomelo è coltivato anche in Italia, soprattutto in Sicilia e Liguria: qui il pomelo è chiamato anche sciadocco, dal cognome del capitano Shaddock, appunto.
Quali sono i benefici del pomelo?
Il pomelo è un frutto piacevole e delicato con un sapore dolce, ricco di proprietà nutritive e un basso apporto calorico, di proteine e lipidi. Come tutti gli agrumi ha un alto contenuto di vitamina C, un buon contenuto di vitamina A e tracce di B1, B2, B3 e B6. Tra i sali minerali spicca il potassio e non manca di acido folico e betacarotene.
Come scegliere il pomelo?
Per gustare al meglio tutte le caratteristiche del pomelo e assimilarne appieno tutti gli ottimi valori nutrizionali dovrete saperlo scegliere al top della maturazione: la buccia dovrà essere di colore verde-giallo o giallo rosa, totalmente uniforme e liscia, priva di segni e ammaccature, che potrebbero essere causati da muffe e far degradare molto velocemente il frutto.
Come sbucciare il pomelo
Consumare il pomelo non è particolarmente difficile, ma la sua scorza dura e spessa richiede un po’ di impegno per sbucciarlo. Per evitare noie alle mani, è bene rimuovere la buccia incidendola con un coltello e sbucciandolo come si farebbe con una banana o con un’arancia. Una volta pelato il pomelo, dovrete eliminare la parte bianca, l’albedo, poiché è caratterizzata da uno spiccato sapore amaro: asportatela aiutandovi con il coltello.
Utilizzare il pomelo in cucina
Il pomelo è ottimo consumato in purezza, ma è utilizzabile anche in molti modi in cucina. Come la maggior parte dei frutti, è perfetto per ravvivare le macedonie, decorare torte o pasticcini con un agrume meno aspro e amaro del pompelmo. Come per tutti gli agrumi la sua spremuta è molto piacevole, la quale risulta aromatica e rinfrescante.
Anche la buccia si può utilizzare per confezionare canditi. Possiamo utilizzare il pomelo per preparare delle fresche e ricche insalate. Uno degli usi più interessanti è quello in granite e sorbetti, ma anche le marmellate di pomelo sono ottime per esempio su una classica crostata di pasta frolla.
Data la sua ampia diffusione in Cina, il pomelo è molto utilizzato nella cucina cinese: la buccia è spesso usata per aromatizzare zuppe oppure dessert. Nella tradizione culinaria orientale è abbinato a carni di maiale oppure con pesce e crostacei. In Thailandia e nelle Filippine un modo di gustare questi frutti è consumarli freschi e conditi con una miscela di peperoncino, sale, zucchero e pepe nero.
Che differenza c’è tra pomelo e pompelmo?
Il pomelo e il pompelmo sono spesso fonte di confusione a causa delle somiglianze nei loro nomi e nell’aspetto, ma sono due frutti distinti. Il pomelo (Citrus maxima o Citrus grandis) e il pompelmo (Citrus paradisi) provengono da specie diverse all’interno del genere Citrus. Il pomelo è spesso considerato un antenato del pompelmo. Come abbiamo già detto il pomelo è originario dell’Asia, mentre il pompelmo è il risultato di un incrocio tra il pomelo e l’arancia dolce ed è stato sviluppato in Giamaica nel XVIII secolo. Il colore della polpa può variare, ma in generale, il pomelo tende ad avere una polpa rosa o rossa, il pompelmo, invece, può avere polpa chiara, rosa o rossa, a seconda della varietà. Il sapore del pomelo è generalmente meno dolce e più amaro rispetto al pompelmo. Alcune varietà di pompelmo possono essere più dolci.