Cosa mangiano i pescetariani? La risposta è meno banale di quanto sembri
La dieta pescetariana è quasi vegetariana, ricca di frutta, verdure, cereali e soprattutto di pesce fresco: bisogna però seguire alcune indicazioni.
Pescetarianismo o dieta pescetariana è un regime alimentare semi-vegetariano, che include il consumo di pesce di acqua dolce o salata (pesci, crostacei o molluschi) ma che non include altri tipi di carni animali. Il pescetarianismo, chiamato anche pescatarianismo o pescovegetarianismo, indica una pluralità di regimi alimentari che prevedono la totale astensione dal consumo di alimenti carnei a eccezione di quelli derivati da qualunque animale classificato tra gli invertebrati acquatici o tra i pesci, proveniente dal pescato d’acqua dolce o salata.
Cosa mangia un pescetariano, oltre al pesce
I pescetariani consumano anche frutta fresca, grani e cereali, semi e frutta secca, legumi e altro ancora, esclusa la carne di mammiferi e animali di terra. Tipicamente si consumano pasti che includono frutta, verdura, cereali integrali, legumi e frutti di mare e pesce. Si presenta quindi come una scelta alimentare completa, che abbina le vitamine, i minerali e le sostanze fitochimiche degli alimenti di origine vegetale agli acidi grassi e alle proteine dei prodotti del mare.
Attenzione all’ambiente e alla filiera
I pescetariani sono spesso attenti anche all’ambiente e non a caso uno dei principi della loro cucina è l’utilizzo del pescato il più possibile fresco e locale. Piatti crudi o cotti, ciò che conta è il rispetto della filiera corta e del lavoro dei pescatori e produttori locali, per questo tende a essere una dieta a km 0. Quindi filiera corta e pescatori locali, ossia la scelta deve ricadere su pesci, molluschi e crostacei a km 0 e il meno inquinanti possibile, provenienti dalla piccola pesca artigianale e non da pesca a strascico né da allevamenti.
Mangiare pesce fa bene
Dal punto di vista della salute, è noto che mangiare pesce fa bene, l’ INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) consiglia di consumare pesce almeno 2/3 volte alla settimana. va sempre preferito il pescato fresco rispetto al pesce di allevamento Sarebbe auspicabile consumare il pescato rispetto al pesce di allevamento perché presenta una carne più soda, più ricca di omega 3 e più povera di grassi saturi. L’apporto proteico a volte non soddisfacente è spesso il prezzo da pagare per l’eliminazione della carne dalla dieta. Bisogna però sottolineare che con la dieta pescetariana, rispetto alla vegetariana, risulta invece più semplice avere un’alimentazione completa associando ai benefici della classica dieta vegetariana quelli legati al consumo del pesce. Infatti il pesce è povero di grassi saturi e ricco di altri nutrienti, quindi sostituendo il pesce alla carne significa tagliare calorie e grassi saturi dalla dieta. Non bisogna dimenticare poi che alcuni tipi di pesce contengono acidi grassi omega-3, i così detti grassi buoni, ottimi per la salute del cuore.
Svantaggi
Di contro un piano alimentare di questo tipo può risultare costoso se si pensa di acquistare sempre frutta, un piano alimentare a base di pesce fresco può risultare costoso verdura e pesce fresco. Infine meglio non eccedere con i pesci di taglia grande, tipicamente in grado di accumulare livelli più elevati di mercurio. In particolare dai pescetariani è preferita la scelta di pesce azzurro come alici, acciughe e sardine considerati meno inquinati da sostanze tossiche come il mercurio. In generale uno dei problemi che si riscontra nelle diete principalmente a base di vegetali è che l’esclusione dalla dieta di alimenti di origine animale comporta il venir meno della vitamina B 12, importante per la salute del sistema nervoso e il metabolismo delle proteine. Nella dieta pescetariana sono comunque presenti cibi contenenti B12, e ciò non ne rende necessaria l’integrazione.