Piccola guida all’insalata di riso: trucchi, ingredienti, errori da evitare
L’insalata di riso è un classico delle tavole estive da preparare in tantissime varianti: ecco i consigli per prepararla perfetta.
È il piatto dell’estate, si comincia a preparare con l’arrivo della bella stagione e allieta pranzi e cene in spiaggia, in casa o durante un picnic. L’insalata di riso è forse una delle ricetteUn piatto estivo dal sapore retrò che non passa mai di moda che più di altre è arrivata fino ai giorni d’oggi conservando quel sapore nostalgico fatto di pranzi in famiglia all’aperto, in veranda o sotto un porticato. A conferire quel gusto un po’ retrò c’erano i sottaceti (come la giardiniera), i tocchetti di wurstel e l’immancabile maionese. Oggi non è che le cose siano molto cambiate, se non il fatto che spesso viene considerata una comoda ricetta svuota frigo in cui aggiungere un po’ di tutto. Ed è qui che viene messa in pericolo la buona riuscita dell’insalata di riso: sebbene, infatti, rappresenti un piatto semplice e alla portata di tutti, può capitare di scegliere una tipologia di riso non adatta, esagerare nel condimento o sbagliare i tempi di cottura. Vediamo allora in questa piccola guida tutti i trucchi da seguire per ottenere un’insalata di riso perfetta.
La scelta del riso
Il primo segreto per un’insalata di riso perfetta riguarda la scelta del suo ingrediente principale. Le caratteristiche imprescindibili che deve avere il risoLe varietà più indicate sono quelle a chicco lungo e perlato per la buona riuscita della ricetta sono sostanzialmente due: una buona tenuta durante la cottura e il mantenere i chicchi ben separati. Per soddisfare queste esigenze la tipologia più indicata è il Carnaroli o l’Arborio, ma possono andare bene anche varietà dal chicco più sottile, quali il Ribe, il Venere o il Roma. Quest’ultimo, nonostante si distingua per la forma leggermente più grande e tonda può rappresentare un’alternativa comunque valida. All’appello delle tipologie di riso più utilizzate non rientra però quello basmati che – anche se dal chicco sottile e compatto – possiede delle note aromatiche e profumate troppo insistenti per un’insalata di riso.
Le giuste quantità
Il rischio di non orientarsi con le giuste dosi finendo per servire piatti colmi di riso difficili da finire è molto frequente. Questo accade non solo perché il riso in cottura raddoppia di volume, ma anche perché molto spesso ci si dimentica l’aggiunta del ricco condimento che concorre a saziare. Per ogni persona calcolate all’incirca 75 g di riso che farete bollire in abbondante acqua salata: per la dose di quest’ultima considerate un quantitativo pari a 4-5 volte la quantità di riso da bollire. In pratica, per un grado di sapidità il più equilibrato possibile, dovrete calcolare circa 8 g di sale per ogni litro di acqua.
La cottura
Prima regola per evitare che il riso diventi colloso e preda di consistenza è quella di non prolungare mai la cottura oltre i 15 minuti. Il riso andrà scolato ancora leggermente al dente e sciacquato subito sotto l’acqua fredda in modo da fermare la cottura. In alternativa, se volete che il giusto grado di sapidità rimanga anche dopo la cottura e avete del tempo a disposizione, potete scolare il riso e lasciarlo raffreddare su un panno pulito sgranandolo con i rebbi di una forchetta: in questo modo manterrà intatti sia gli aromi che il sapore.
Il condimento
Si sa, la parte più stravagante e creativa dell’insalata di riso sta proprio nel condimento. Attenti, però, a non farvi prendere troppo la mano e ad esagerare con gli ingredienti. Se è vero che la giusta doseSempre meglio non esagerare con gli ingredienti e scegliere la giusta consistenza si trova sempre nel mezzo, nel caso dell’insalata di riso meglio scegliere al massimo tre alimenti per condirla. Altra accortezza, è optare per proteine dal sapore simile (per capirci, evitate di unire il tonno con il pollo o i wurstel). Scegliete, inoltre, ingredienti dalla consistenza abbastanza compatta che si possano facilmente tagliare in piccole parti: meglio quindi il tonno in filetti piuttosto che quello in scatola. Occhio poi ai cibi che possono rilasciare del liquido: nel caso delle verdure, per esempio, strizzatele e lasciatele scolare a lungo fino a che non perdano tutta l’acqua in eccesso. Altro aspetto non da poco, è capire quando condire il riso: per ottenere una resa perfetta, aspettate che si raffreddi e solo allora aggiungete tutti gli ingredienti. Mescolateli con un cucchiaio di legno dal basso verso l’alto in modo che si amalgamino in modo omogeneo senza lasciare il fondo del riso privo di condimento.
Gli errori da non fare
La tentazione che regna sovrana quando si tratta di preparare l’insalata di riso è quella di aggiungere generose dosi di maionese prima di condirla. Mai errore potrebbe essere più fatale: nonostante crediateLa maionese va per ultima e non si serve mai fredda di frigo che aggiungerla fin da subito possa conferire morbidezza e umidità al vostro riso, in realtà il risultato che otterrete sarà l’opposto. La maionese infatti contribuirà a rendere il riso così colloso e compatto che difficilmente si riuscirà a legare con gli altri ingredienti. Il trucco – se proprio non sapete rinunciare alla maionese, che sarebbe meglio sostituirla con emulsioni preparate in casa – è quello di aggiungerla direttamente al momento dell’impiattamento. Così, inoltre, potrete conservare la vostra insalata di riso per un periodo molto più lungo. Altro errore assolutamente da evitare è quello di servire il riso freddo di frigorifero: in questo modo ne risentirà non solo la consistenza ma anche il sapore. Meglio, quindi, tirarla fuori almeno una mezz’ora prima di portarla in tavola.