Le 23 piazze più belle (e spesso meno conosciute) d’Italia dove mangiare
Le piazze sono simbolo della convivialità e dell’accoglienza italiana. Quali meritano una visita? E che cosa mangiare? Scopritelo con noi.
Con la bella stagione è piacevole stare all’aria aperta, sorseggiare qualcosa e guardarsi attorno. E poi è bello gironzolare per il nostro stupendo Paese e scoprire angoli incantati, magari proprio dietro casa. In particolare le piazze, simbolo della convivialità e della vita cittadina italiana. Luoghi, in certi casi, ancora poco popolari che permettono di godersi qualcosa di buono in tranquillità, lontani dalla confusione e dai temuti assembramenti. Siete allora alla ricerca di qualche località nuova? Di qualche cantuccio tipico dove assaggiare le specialità locali? Scoprite con noi le 22 piazze più belle e meno conosciute d’Italia dove andare a mangiare e bere.
Piazza Carlo Emanuele I, Vicoforte (Cn)
Uno spazio verde nel cuore delle Langhe dominato all’elegante santuario di Vicoforte. Un capolavoro barocco di fine ‘500 davanti cui si affaccia un bel portico e le botteghe del paese.
Tra queste la pasticceria bar Portici, famosa per i suoi santuariesi, ovvero cioccolatini farciti con crema al rum o alle nocciole. Poco distante, si trova pure la pasticceria Drai, che tra le specialità propone le paste di meliga secondo un’antica ricetta di frati cistercensi. Se invece avete voglia di qualcosa di più sostanzioso, all’estremità della piazza ci sono i tavolini di Parlapà, famosa braceria che predilige carne a km 0 attentamente selezionata.
Piazza Santarosa, Savigliano (Cn)
È il cuore della cittadina in provincia di Cuneo. La sua origine risale al XIII secolo ed è considerata una delle piazze più belle del Piemonte, sicuramente molto vivibile essendo totalmente pedonale.
Qui si trova la storica pasticceria bar Scaraffia di inizio ‘900. Particolarmente consigliati sono due tipi di cioccolatini: i saviglianesi, con uno strato di meringa e una golosa farcitura, e gli arimondini con ripieno al rum o al maraschino. E poi c’è l’aperitivo Paulin, una ricetta segreta molto apprezzata dai locali e dai turisti. Per una pausa salata merita, invece, una visita Il Capriccio (in foto), una pizza al taglio che valorizza le ricette e i prodotti locali, come il vitello tonnato e le nocciole.
Piazza Sant’Alessandro, Milano
A pochi passi dalla ben nota piazza Duomo, un luogo giovane e conviviale, dominato dall’omonima chiesa. C’è chi ama sedersi sui gradini del sagrato a bere e a chiacchierare e chi preferisce accomodarsi ai tavolini di Vino Vino, una storia enoteca milanese che propone anche qualche stuzzichino da abbinare ai calici. Letteralmente a due passi ci sono le schiacciate fumanti e generosamente farcite de All’Antico Vinaio.
Piazza Nettuno, Boccadasse (Ge)
Con vista sul mare, è un po’ il cuore dell’antico borgo di pescatori di Genova. E basta fermarsi a prendere il sole o a gustare qualche specialità locale per respirare quell’atmosfera senza tempo tipica di certe zone d’Italia.
Particolarmente apprezzati sono i cocktail de La Strambata, che si possono sorseggiare anche in riva al mare. Per un pasto completo, sulla piazza si affacciano i tavolini di Creuza de ma (in foto), dove assaggiare le acciughe fritte e il cappon magro ligure, e dell’Antica Trattoria Dindi, specializzata nella cottura alla brace.
Piazza Ducale, Vigevano (PV)
Costruita in soli due anni a fine ‘400, fu da modello per la costruzione di tantissime piazze in Europa. I locali la chiamano salotto perché d’estate i tanti tavolini all’aperto e l’atmosfera serena la rendono particolarmente accogliente e familiare.
Dove fermarsi a gustare questo bel clima e qualche specialità locale? 1492 al Bramante (in foto) è un ristorante e cocktail bar moderno e antico allo stesso tempo, un connubio di stili dove vale la pena assaggiare uno degli originali (anche nella presentazione) drink. Se avete voglia di un pasto informale, provate Verdesalvia, una pizzeria gourmet con ingredienti e profumi d’ispirazione ligure, terra d’origine dello chef. Per un appuntamento più raffinato il posto giusto è il ristorante Rinascimento, che rivisita la tradizione italiana di terra e di mare.
Piazza Sant’Agostino, Verezzi (Sv)
È il cuore di uno dei borghi più belli d’Italia. Uno spazio minuscolo, appartato, dominato dalla trecentesca chiesa di Sant’Agostino con una bella vista panoramica. Visitatela al tramonto e fermatevi per un aperitivo a Torre Antica, con i suoi taglieri di salumi e le specialità liguri, come la farinata.
Piazza vecchia, Bergamo
Per secoli è stata il centro del potere politico e, ancora oggi, ha un ruolo fondamentale nella vita sociale dei bergamaschi. Tra i vari edifici storici che si affacciano sulla piazza, tra cui Palazzo della Ragione, la più antica sede comunale lombarda esistente, troviamo alcuni interessanti localini.
Primi fra tutti, anche per età, il Caffé del Tasso, la cui storia inizia nel 1476. Dal passato al presente. Basta percorrere tutta la piazza per raggiungere Lalimentari (in foto), ristorante ed enoteca di ispirazione bergamasca diventato famoso per la partecipazione a 4 ristoranti con lo chef Alessandro Borghese.
Piazza degli Scacchi, Marostica (Vi)
Segni distintivi? Un’enorme scacchiera, famosa in tutta Europa, perché ogni due anni a settembre viene organizzata una partita con personaggi viventi. Secondo la leggenda, la prima sfida si svolge nel 1454 tra i condottieri Rinaldo D’Angarano e Vieri da Vallonara. Il vincitore avrebbe sposato Lionora, la figlia del castellano.
La visuale migliore sul terreno di gioco ce l’hanno il Caffè Centrale, il Caffè Dante e la Casa del Caffè, famoso per il suo liquore e i dolci al caffè. Per vivere un’esperienza culinaria autentica, godetevi un aperitivo all’enoteca Al Fante (in foto) dove i vini vengono accompagnati dalla tradizionale cicchetteria veneta.
Prato della Valle, Padova
Una delle piazze più grandi d’Europa, oltre che un luogo che incanta per la sua capacità di mettere insieme arte ed elementi naturali. Mentre girate lo spazio e osservate le oltre 70 statue della centrale isola Memmia, potete prendere qualcosa al volo al Forno Zogno, come le loro famose scrocchiami bio, simili a grandi cracker, con diversi gusti. Da notare che il grano utilizzato è autoprodotto.
Se invece volete godervi l’atmosfera comodamente seduti, fermatevi per un classico espresso o un aperitivo (lo spritz è d’obbligo!) al Morning Cafe Padova. Se avete voglia di un’esperienza nuova, il vicino Caffé Diemme offre un’interessante proposta di caffè filtrati, oltre a panini preparati con prodotti del territorio. Passeggiando avanti e indietro per la piazza, forse si sarà fatta ora di cena e allora potete sempre concludere la giornata qui, al Fuel (in foto), un ristorantino che parte dalla tradizione culinaria padovana e veneta per confrontarsi con materie da tutto il mondo.
Piazza Duomo, Trento
È il cuore della città medievale, abbracciata dall’imponente palazzo pretorio e dalla cattedrale di San Vigilio, la cui costruzione è iniziata nel XI secolo. Qui si trova lo Scrigno del Duomo, un ristorante segnalato dalla Guida Michelin per la sua cucina (consigliato sia per l’aperitivo che per una cena elegante) e per l’ambientazione tra resti romani, affreschi del XV secolo e mobili dell’Ottocento. E con coraggio a novembre 2020 ha aperto i battenti l’osteria Te Ke Voi, che riunisce le tradizioni regionali (trentine, sarde e toscane) e i ricordi culinari dei due proprietari Erika e Mattia.
Piazza Unità d’Italia, Trieste
Un grande spazio circondato da palazzi eleganti e con vista unica sul golfo. Anticamente la piazza era in parte coperta dall’acqua (le luci blu di notte demarcano la vecchia linea del mare) e aveva un altro nome, piazza Grande. Fu ribattezzata piazza Unità nel 1918 dopo l’annessione del territorio all’Italia.
Ma, al di là delle sue trasformazioni, lo spazio era conosciuto per i suoi caffè, di cui rimane il Caffè degli Specchi (in foto), uno dei più antichi di Italia. La sua storia inizia, infatti, nel 1839 e ospitò commercianti, ufficiali, musicisti, ma anche intellettuali come James Joyce o Italo Svevo. Dal lato opposto della piazza di trova invece l’unico ristorante stellato (o meglio, bistellato) della città, Harry’s Piccolo. Merita anche solo per un aperitivo o un caffè, serviti nel dehors con vista sulla piazza.
Piazza Santo Stefano, Bologna
È uno dei luoghi più caratteristici della città. Uno slargo acciottolato, più che una piazza, che conduce all’antico complesso architettonico conosciuto come sette chiese.
Spesso qui si svolgono concerti e manifestazioni culturali che si possono seguire anche seduti ai tavolini del Caffè delle Sette Chiese, un locale amato dai bolognesi dalla colazione alla cena. Per assaporare la cucina bolognese ed emiliana in piazza Santo Stefano segnatevi questo nome: 051 – Zerocinquantuno. Famosi sono i loro taglieri accompagnati dalle focaccine chiamate tigelle.
Piazza della dama, Castelvetro di Modena (Mo)
Il suo vero nome è piazza Roma, ma tutti la chiamano della dama per la sua pavimentazione a lastre bianche e nere. È il cuore della cittadina, con una splendida vista panoramica sulla vallata e interessanti edifici storici. E dopo averla girata in lungo e in largo rifocillatevi a Il Castello, pizzeria gourmet, con un ricco menu dedicato ai celiaci. Per souvenir gastronomici, di fronte alla torre dell’orologio, c’è invece l’acetaia La Vecchia Dispensa, dal 1905 gestita sempre dalla stessa famiglia.
Piazza Cavour, Rimini
Uno dei luoghi di ritrovo per eccellenza, fin dai tempi dei Romani. Ed è qui che sorgono alcuni dei monumenti più importanti della città, dal teatro Amintore Galli al palazzo dell’Arengo, fino ai banchi della vecchia pescheria.
Per godersela la giornata inizia al Caffè Cavour e prosegue con una piadina, preparata con strutto di mora romagnola, e accompagnata da un calice di sangiovese o di rebola al Teatro pane vino e caffè (in foto).
Piazza dell’anfiteatro detta ovale, Lucca
Era un anfiteatro romano, oggi è una della piazze più belle d’Italia. Si accede attraverso una delle quattro porte incastonate tra le case e si viene letteralmente abbracciati da un’atmosfera calda e familiare.
Assaporatela fino in fondo concedendovi qualcosa di buono, come un piatto tipico della tradizione lucchese e toscana all’osteria Parlascio o alla trattoria L’angolo tondo. Se invece cercate qualche reinterpretazione gourmet delle ricette e degli ingredienti classici la chef Chiara Menozzi al ristorante Peperosa (in foto) potrebbe stupirvi.
Piazza Mazzini, Macerata
È sempre stata il cuore della città e in ogni angolo si possono scoprire tracce della sua storia. Fermatevi subito per un caffè e una dolce coccola alla pasticceria piazza Mazzini, un locale rinomato in tutta la provincia maceratese. Passeggiate, percorrete la piazza, visitate la città ma poi tornate per un calice di vino al tramonto a La Botte Gaia con la sua ricca selezione di etichette nazionali e non.
Piazza del Popolo, Ascoli Piceno
La chiamano il salotto d’Italia ed è il cuore pulsante della cittadina marchigiana. L’attuale aspetto si deve a un rifacimento del ‘500, volto ad armonizzare l’area e le tante botteghe di origine medievale. Il monumento principale è il palazzo dei capitani del popolo (XIII – XIV), di fianco cui si trova il Caffè Meletti, inaugurato nel 1907. Il posto ideale per una colazione o un aperitivo… storico. Di fronte si trovano i tavolini del ristorante di cucina tipica Dicaduca. Grande importanza vengono dati ai fritti della tradizione, dall’olive all’ascolana al pecorino fritto.
Campo de’ Fiori, Roma
A sud della più famosa piazza Navona, è un luogo giovane e spensierato a qualsiasi ora del giorno. Alla mattina si tiene un pittoresco mercato e dal pomeriggio in poi sono i caffè, i ristoranti e gli artisti di strada ad animare la piazza.
E per respirare a pieno l’atmosfera romana, l’indirizzo da cui partire è il forno di Campo de’ Fiori, con la sua pizza bianca sottile e croccante. Si prosegue con l’Antica Hostaria Romanesca, un ristorante familiare dove gustare i grandi classici, dalla cacio e pepe alla trippa, o La Carbonara, la cucina romana dal 1912. E si conclude in allegria con un drink al Taba Cafè. Del resto la notte è giovane da queste parti.
Piazza Sant’Oronzo, Lecce
È il simbolo della città pugliese perché raccoglie testimonianze della millenaria storia di Lecce. L’anfiteatro romano, la barocca chiesa di Santa Maria della Grazia, l’architettura fascista del palazzo dell’Ina. In passato veniva chiamata “piazza civica” o “dei mercanti” per distinguerla dalla “piazza sacra”, quella del Duomo.
Il luogo giusto per incontrarsi e magare assaggiare il tipico dolce salentino, lo spumone, alla gelateria Tentazioni. Dalla parta opposta, vicino ai resti dell’anfiteatro, merita una visita Il Fornaio, dove fare scorta di taralli, fichi secchi e pasticciotti. Per i rustici leccesi tra i più buoni della città, Alvino è sempre un’ottima opzione. E se siete stanchi di camminare, fermatevi ai tavoli del BonaSciana Caffè & Cucina per guardare le rovine romane assaporando un tagliere di salumi e formaggi o un piatto di pasta fresca.
Piazza Vittorio Veneto, Matera
Il perfetto punto di partenza per esplorare la cosiddetta Città dei Sassi, patrimonio Unesco. Ma essa stessa è uno splendido punto di interesse con la chiesa di San Domenico, un complesso fondato nel 1230, e il palazzo dell’Annunziata, sede della biblioteca provinciale.
Iniziate la vostra esplorazione con una gustosa colazione al Caffè Centrale, che vanta più di 80 anni di storia. Per un pranzo al volo, ma dal sapore autentico, magari girovagando per la piazza, fermatevi da Passeggiando, un locale giovane specializzato i cavatelli “espressi”, conditi con ingredienti locali come il peperone crusco. E infine, al tramonto, il ristorante La Finestra sui Sassi (in foto), offre un panorama emozionante, oltre che piatti della tradizione della Basilicata e mediterranea in genere.
Piazza Manfredi di Oria (Br)
Il cuore della vita cittadina di questo comune in provincia di Brindisi. Caratteristico è il palazzo simbolo o del sedile, un edificio quadrato in stile barocco, costruito nel ‘700. Non si può visitare la piazza senza assaporare i sapori tipici della terra che la ospita.
Per esempio, facendo un salto all’osteria Luce (in foto), un locale storico. Nel ‘700 era l’unica locanda di Oria e nel 1927 il proprietario la ribattezzò Luce, piacevolmente stupito dall’arrivo dell’energia elettrica. Cosa c’è di meglio di un piatto di bombette in abbinamento a un calice di vino pugliese? E per un aperitivo o un drink dopo cena sono consigliati i cocktail del vicino caffè Manfredi.
Piazza Duomo, Siracusa
Il simbolo della ricostruzione della città dopo il terremoto del 1693. La forma semicircolare ricorda quella delle agorà greche, le facciate in stile barocco regalano un’atmosfera elegante.
Con la bella stagione, fermiamoci a prendere una granita di gelsi o una delle specialità di Fiordilatte, che abbina il gelato artigianale a prodotti di pasticceria. Per la cassata siciliana l’indirizzo giusto è il Gran Caffè del Duomo con vista sulla cattedrale della Natività di Maria Santissima ovvero il duomo di Siracusa. L’imponente edificio è ben visibile anche dal Regina Lucia ristorante, il luogo ideale per assaggiare i prodotti locali e siciliani rielaborati in ricette gustose.
Piazza Regina Margherita, Marzamemi (Sr)
Un’atmosfera da film, soprattutto se visitate la piazza di questo antico borgo di pescatori al tramonto, con la luce più calda. È abbracciata da due chiese, una in stile liberty, l’altra barocca, e dalle basse casette, che in passato appartenevano alle famiglie dei pescatori.
La scena è resa più pittoresca e caratteristica dai tavolini e dalle sedie colorate dei ristoranti. Come Suruq, particolarmente consigliato per l’aperitivo, o il ristorante Principino, specializzato nella cucina siciliana di mare, in abbinamento a vini prevalentemente siciliani. Non a caso ha scelto come slogan “devoti al pesce“.
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