Mare, profumo di mare: dove mangiare all’aperto a Bari
Mangiare all’aperto è sempre un piacere, anche e soprattutto al mare. Ecco una piccola guida per scegliere dove mangiare all’aperto a Bari.
L’inverno 2021 per la Puglia è stato difficilissimo. Chiusure, una lunghissima zona arancione, numerose difficoltà. In mezzo, tanta voglia di mare. Ora che il sole sta tornando a riscaldare le nostre giornate e a prometterci che presto potremo riprenderci tutt’ chell che è ‘o nuost, bisogna saper scegliere bene il posto in cui accomodarsi e mangiare per godere non solo del cibo, ma anche di sole, mare e bellezza. A questa chiamata risponde la Puglia. Benché il capoluogo pugliese sia il punto di partenza per esplorare tanti porticcioli e borghi marinari come Torre a Mare e Santo Spirito, noi vogliamo portarvi nei posti più belli e buoni dove mangiare all’aperto a Bari (ma Bari-Bari, eh!)
- Gola Gourmet (via Camillo Rosalba, 47/k). Parola d’ordine: Assassina. Che no, non è un aggettivo per definire la cucina del Gola Gourmet Caffè Bistrot, bensì il nome del primo piatto più famoso di Bari. Nel dehors del locale ordinare questo piatto di spaghetti, piccante e croccante, è il modo più sano per vivere un pranzo da veri autoctoni. Gola Gourmet è un luogo informale, in cui assaggiare anche Cavatelli con cozze e gamberi e un buon bicchiere di vino.
- Vettor (via Giuseppe Bozzi, 73). A due passi dal lungomare Araldo di Crollanza, vicino il Teatro Petruzzelli, ci si può concedere una pausa dal caos cittadino in una delle strade del centro. Siamo in via Giuseppe Bozzi. Qui, il dehor di Vettor, fresco di Un Cappello nella prestigiosa Guida dell’ Espresso 2021, è pronto ad accogliere gli amanti della cucina fusion, che hanno voglia di pranzare o cenare in una location curata fin nei minimi particolari. Il mare è a pochi passi. Nei piatti, se ne respira l’aria mescolata alla cultura del Sol Levante. Da non perdere: le tartare e i carpacci di pesce fresco.
- Terrazze di Santa Lucia (lungomare Starita, 9/a). Questo è uno dei locali che hanno scritto la storia della gastronomia barese. Qui non c’è solo un menu importante, da provare dalla prima all’ultima pagina, ma anche una delle viste più belle dell’intera città. Le Terrazze di Santa Lucia sono letteralmente affacciate sul mare e di sera sono il punto di osservazione perfetto per il faro in funzione. La lingua in cui è scritta il menu è quella del pescato, ma non si disdegnano escursioni in altri regni. Questo è il pranzo vista mare che vale il viaggio.
- Est vineria (via Gioacchino Toma, 81/83). Qui il protagonista è il vino, rigorosamente naturale e classificato con ordine certosino: la cucina va a completare l’idea gastronomica di Mario e Stefania, entrambi cuochi e sommelier. Menzionata tra le osterie Slow Food, Est Vineria può accogliere i suoi clienti in due sale, una coperta, l’altra esterna. Il menu? Semplicemente è scritto su una grande lavagna, dove sono le stagioni a comandare. Le mani degli chef mettono in ordine i pensieri della natura, seguendo i dettami della tradizione territoriale con qualche tocco innovativo. Da non perdere: le mitiche Orecchiette al ragù di brasciole, la Tiella di riso, patate e cozze, e – quando è stagione – Fave e cicorie campestri.
- Osteria le Travi (largo Chiurlia) Rimanendo in tema “atmosfera casalinga”, un altro dehor da non perdere è quello di Osteria Delle Travi. A fondarla quasi cento anni fa è stato un contadino barese, che l’ha costruita come ristoro per gli avventori di un antico mercato rionale, oggi scomparso. Le tovaglie sono ancora di carta bianca e la cucina è quella della tradizione barese, con tanto di Tiella e Strascenàte con cime di rapa (quando è stagione, s’intende).
- La Gassa d’Amante (lungomare Starita, 1/b). Lontani dal centro cittadino, attraversando una porticina che sa molto di speakeasy anni Trenta, si entra nel magico mondo de La Gassa D’Amante. Storico ristorante nato come bar all’interno del Cus di Bari, oggi vanta uno spazio aperto vicinissimo al porticciolo, in cui respirare aria di mare a pieni polmoni e bearsi del sole. Ad accompagnare la sosta, tantissimo crudo di mare – che, se si viene in Puglia e in particolare a Bari, si deve mangiare. Da non perdere: uno Spaghetto ai ricci da estasi.
- Asuddiest (via Giovanni Di Cagno Abbrescia, 17/b). Per un pranzo o una cena vista mare senza svenarsi, a Bari si va da Asuddiest. Forse ne avete già sentito parlare perché Alessandro Borghese ci ha girato una puntata del suo 4Ristoranti. Ma al di là del clamore televisivo, a questi tavoli c’è tanto da imparare su Bari. Calice i vino alla mano, godersi le acque vicine solo con lo sguardo fa parte del menu, che non lesina pietanze di mare e di terra rigorosamente di stagione. Le braci ardono di passione per branzini, gamberoni e capesante. Il crudo di mare è di casa, così come la più “esotica” Cacio e pepe, che si adegua al pescato e alle stagioni.
- Ristorante La Battigia (lungomare Araldo di Crollalanza, 1). Con il lungomare a due passi, così come il centro storico idem, il Ristorante La Battigia è il posto ideale per un pranzo romantico e per un crudo di mare da manuale. Dopo aver mangiato i piatti della tradizione marinata, ci si può anche dedicare a una passeggiata su uno dei tratti di mare cittadini più lunghi d’Europa. Assicurati di non farti scappare le deliziose tartare.
- La Bul (via Pasquale Villari, 52). Questa è l’esperienza di fine dining che ti aspetta nel cuore di Bari. Quella dello chef patron Antonio Scalera è una cucina moderna, fondata su ingredienti di grande qualità, legati al territorio. In cantina, solo vini naturali o meglio, come spiega il maître Vito Antonio Mangialardo, «attenti alla sostenibilità ambientale». Da non perdere: il Cefalo sott’olio con scalogno affumicato in casa e maionese al limone.
- Giampà (via Antonio Lucarelli, 82). Considerato uno dei punti di riferimento per crudo di mare, pesce e altre bontà, Giampà è presente sia a Poggiofranco, quartiere di Bari che ormai fa quasi città a sé, sia vicino il Teatro Petruzzelli. La filosofia è sempre la stessa: offrire il meglio della cucina tipica della Terra di Bari, da sempre votata al connubio tra la terra e il mare. Questo è il posto giusto anche per gustare una buona pizza.
- Hop! (via Gaetano Devitofrancesco, 11). Niente fighetterie da Hop!: qui si fa sul serio, anche se si è vegetariani. Tra burratine ubriache (cioè condite con birra spalmabile) e hot dog veg, il pranzo o la cena possono diventare un viaggio a cavallo tra la perla del Sud Italia e i quartieri più gastronomicamente profumati di Berlino. Perché qui è con la birra che si fa sul serio.
- Bloom ristorante (via de Rossi, 31). La potremmo chiamare anche “La Rivelazione” dell’estate 2021. Il pranzo o la cena possono iniziare con un cocktail, in cui nulla è lasciato al caso, dalle botanical ai bicchieri. Da Bloom c’è prima di tutto tanta visione, che va oltre la tradizione barese e le cose che in pochi giorni potrebbe capitare di mangiare più volte. Si studia, si prova e si lavora sodo. Le mani e la testa sono quelle di Angela D’Errico e del suo team, che cercano di portare in tavola molta verità, dal cestino del pane ai dolci, tutto fatto in casa. Da non perdere: la rivisitazione del piatto simbolo degli anni Ottanta Prosciutto e melone, e il carpaccio di cavallo marinato per 24 ore.
- IMMAGINE
- atavolaconvincenzorizzi
- worldorgs
- worldmagazine
- beverfood