Alla fine è successo: nasce il vino dealcolato
Dopo cocktail e distillati, anche il vino rinuncia all’alcol: è il caso del nuovo Steinbock Alcohol Free Sparkling, vino delle cantine Hofstätter.
E infine venne il vino. Dealcolizzato. Abbracciato da chi, il vino normale, lo fa da tantissimo tempo. non si tratta di un semplice spumante senza alcol Sul mercato, da qualche giorno, si trova infatti lo Steinbock Alcohol Free Sparkling, bollicina dealcolizzata prodotta da Martin Foradori, alla guida della celebre cantina altoatesina Hofstätter. C’è che forse non dovremmo chiamarlo vino? Andiamo per ordine. L’idea ha già qualche anno e arriva soltanto adesso. I tempi sono maturi, il lockdown e la pandemia hanno consentito la ricerca e in Italia, per la prima volta, arriva questo nuovo prodotto dello storico marchio. Che non è un semplice spumante senza alcol. E nemmeno un vero vino. È un prodotto, nato a partire da vino dealcolizzato, che si ottiene lavorandolo con un’apposita tecnica, in grado di mantenere intatti gli aromi della materia prima.
Lo Steinbock Alcohol Free Sparkling nasce infatti dalla distillazione sottovuoto. All’interno di un’apposita apparecchiatura è ridotta la pressione atmosferica (15 mbar circa) e dunque abbassato il punto di ebollizione dell’alcol, che da 78°C circa arriva intorno ai 25-30°C. Ciò che si ottiene, alla fine del processo, è una bevanda con un contenuto alcolico inferiore allo 0,25 vol%. A partire, però, da una materia prima di eccellenza, che Foradori conosce piuttosto bene e che riesce a esprimere anche stavolta nobilmente: l’uva Riesling. “Non è un succo d’uva – chiarisce Foradori – ma una bollicina ottenuta da vino. Steinbock Alcohol Free Sparkling nasce da un’attenta selezione in vigna e poi in cantina“.
Non bastavano, dunque, i distillati analcolici. Non erano sufficienti le tante proposte di mocktail, già sul mercato in questo momento. Anche il vino aveva bisogno di diventare alcohol free. Per creare un’alternativa a chi non beve o non può bere alcolici, ma non vuole rinunciare a un pairing perfetto, che sia per l’aperitivo o durante una cena. Che sia per un brindisi. E poi tutti a casa.
Tiratura limitata di sole 20mila bottiglie – di cui in sole 2 ore di prova online ne sono state vendute 120 – l’etichetta debutta in queste settimane con il marchio Steinbock Selection Dr.Fischer, creato già nel 2017. “Che un produttore ‘vecchia scuola’ e “testardo” come me si metta a produrre una gamma di questo tipo è significativo – conclude Foradori – oggi un insieme di persone che non possono o non vogliono bere alcolici sono alla ricerca di prodotti di alta qualità che permettano loro di poter condividere il piacere dei sentori che emergono dal calice e di non sentirsi esclusi durante un evento, un brindisi, un momento conviviale. Dare a queste persone un prodotto all’altezza è il motivo per cui mi sono imposto questa nuova sfida“. Un progetto accolto con favore dagli addetti ai lavori, dalla concorrenza e decisamente dal mondo della mixology. E chiaramente anche da noi: ci state seguendo nell’iniziativa #30DaysAlcoholFree?