Ziti al ragù genovese
Gli ziti al ragù genovese sono un primo piatto tradizionale della cucina napoletana: scoprite tutti i segreti di questa preparazione.
Gli ziti al ragù genovese sono una primo piatto tipico della cucina napoletana. L’origine e il nome della ricetta risalgono al XV secolo quando alcuni cuochi di origine genovese, che gestivano delle trattorie vicino il porto di Napoli, condivano la pasta con il sugo ricavato dalla cottura della carne. Questo ragù ha come ingrediente principale la cipolla che, stufando lentamente e a lungo con la carne, acquisisce un colore ambrato e regala al sugo una consistenza densa e compatta. Gli ziti sono una pasta di semola di grano duro, di origine campana, dal grosso formato che si presenta come un tubo lungo circa 25 cm. Il foro centrale di questo particolarissimo formato è di almeno 5 mm e fa sì che sia particolarmente indicata a trattenere il sugo del ragù. Molto utilizzati anche i timballi, gli ziti vengono solitamente spezzati alla lunghezza di 10-12 cm prima di essere cotti. La preparazione degli ziti al ragù genovese è particolarmente indicata per essere cucinata in occasione di pranzi o cene formali o durante le festività.
Consigli
Se volete dare una nota acida e particolare, vi consiglio di servire la pasta su una fonduta di Fiocco della Tuscia, preparata con 2/3 di formaggio e 1/3 di panna.
Variante
Il taglio di carne più indicato per il ragù alla genovese è il girello che potete sostituire anche con il gammuncello o lo scamone. Per la preparazione del ragù utilizzate la cipolla ramata di Montoro.
Portate a tavola altro ragù da aggiungere a piacimento.