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Sostenibilità: le carni bianche sono sempre più green

di Marta Manzo • Pubblicato 6 Ottobre 2021 Aggiornato 14 Ottobre 2021 12:02

Le aziende che producono carne avicola sono le più sostenibili grazie a delle politiche per migliorare e innovare i metodi di allevamento.

Una bassa impronta di CO2, attenzione al risparmio energetico, minori emissioni nell’ambiente e un utilizzo sempre più ottimale delle risorse naturali. Sono questi i fattori che rendono, a livello europeo, il settore avicolo tra i più sostenibili, anche grazie a una sempre maggiore attenzione ai metodi di produzione e a un costante impegno nel benessere animale dettato dalle norme molto rigide che vengono applicate lungo tutta la filiera. Così anche in Italia la filiera avicola, organizzata secondo un modello di integrazione totale che ricalca il noto from farm to fork, è costantemente impegnata a migliorare e innovare i metodi di allevamento e le condizioni di produzione. Condizioni che passano anche da un corretto consumo delle risorse ambientali e da un impegno sempre maggiore per la sostenibilità. 

Verso un futuro sempre più green

Negli ultimi 5 anni, dati Unaitalia, oltre 50 milioni di euro sono stati destinati a investimenti green nell’avicoltura italiana, per una transizione ecologica sempre più votata alla sostenibilità e all’innovazione. In questo lustro sono stati prodotti 310milioni di kw di energia elettrica rinnovabile, recuperati 46 milioni di litri di acque di processo, recuperati il 90% di scarti di lavorazione e conteggiato per circa il 60% il numero di mezzi a ridotta emissione di Co2 utilizzati dalla filiera. Con un impegno che continua verso pratiche di allevamento sempre più virtuose. “Vogliamo essere parte della soluzione – ha spiegato Antonio Forlini, presidente di Unaitalia – per raggiungere gli obiettivi Ue, implementando l’uso di energie rinnovabili e nuove tecnologie per impattare sempre di meno sul clima e garantire un maggior benessere animale. La nostra ambizione è arrivare entro 10 anni ad avere l’intero parco avicolo italiano non solo ad alta tecnologia, ma anche autosufficiente dal punto di vista energetico e a ridotto impatto ambientale: diffusione dei pannelli solari, produzione di biogas, sistemi innovativi di recupero delle acque, digitalizzazione e interventi di piantumazione per la compensazione delle Co2 negli allevamenti.

Attenzione alle emissioni e alle risorse ambientali

È sulla base di una direttiva dell’Unione europea, la 2010/75/Ue relativa alle emissioni industriali, che la filiera di produzione avicola garantisce estrema attenzione all’uso delle risorse ambientali. Sia negli allevamenti che nelle aziende di trasformazione si applicano, infatti, requisiti molto elevati per la conservazione di acqua, suolo e aria pulita. Inoltre, il settore è costantemente impegnato nel ridurre il proprio impatto ambientale, grazie alle risorse offerte dalla scienza e dalla tecnologia d’avanguardia nel migliorare la sostenibilità. Un altro esempio di sostenibilità applicato alla filiera avicola è dato dai fertilizzanti utilizzati nel terreno. Decisamente naturali, perché si tratta delle deiezioni stesse degli animali, in grado di migliorare le proprietà della terra, grazie all’alto contenuto di azoto.

Risparmio energetico

Rispetto ad altri alimenti, poi, le carni avicole possono vantare un ottimo quadro di valutazione ambientale, grazie alla conversione ottimale dell’alimentazione, associata a minori emissioni nell’ambiente. Detto in parole più semplici, nel caso di avicoli, 1.5 kg di mangime possono corrispondere alla produzione di 1kg di carne di pollo, mentre 2.6 kg di mangime possono produrre 1 kg di carne di tacchino. Inoltre, grazie all’installazione di sistemi per l’energia rinnovabile come il fotovoltaico, o di sistemi di economia circolare come gli impianti di produzione di biogas, molte aziende sono in grado di generare la propria energia, impattando meno sulle risorse disponibili. 

Una bassa impronta di CO2

A tutto questo segue un’impronta di carbonio molto ridotta, rispetto ad altri alimenti visto che vengono prodotti solo 4,22 chilogrammi di CO2 per ogni chilogrammo di carne avicola allevata in modo convenzionale*. Il settore avicolo è all’avanguardia anche in termini di consumo di acqua e i produttori avicoli cercano di utilizzare la preziosa risorsa idrica in modo sempre più efficiente. 

*fonte: Geflügelrepublik Deutschland www.deutsches-gefluegel.de/oekobilanz-gefluegel

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