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Da dove viene l’uva sultanina?

di Roberta Favazzo 29 Dicembre 2021 15:30

L’uva sultanina è un alimento estremamente versatile. Può essere mangiata al naturale, con la frutta e utilizzata in patti dolci e salati.

L’uva sultanina è una varietà di uva bianca dal sapore dolce e dalla consistenza morbida e carnosa. Le origini di tale vitigno senza semi si fanno risalire all‘Impero Ottomano. In questo momento i principali produttori sono Australia e Turchia. La ricchezza dell’uva sultanina è grande: basti pensare che può essere usata a scopo alimentare, ovvero essere mangiata al naturale, per fare il vino e per fare l’uva passa. L’uvetta sultanina viene infatti consumata nella sua forma essiccata ottenuta, appunto, a seguito di disidratazione della stessa. La si gusta come spuntino insieme a frutta fresca e secca. In cucina, invece, è la protagonista di parecchi dolci di Natale (tra i quali il panettone) ma trova spazio anche in numerose ricette salate e in diversi prodotti da forno come pane e lievitati. Ma da dove viene? Qual è l’origine e la storia dell’uva sultanina e dove è stata coltivata per la prima volta? Facciamo chiarezza.

Origine dell’uva sultanina

Le origini dell’uva sultanina sono da ricercare in Grecia, Turchia e Iran. La leggenda vuole che il nome sultanina derivi dal termine Sultano, cioè dall’antico sovrano dell’Impero Ottomano. In Turchia, a prova di questo, precisamente nella zona di Izmir, cresce una delle varietà più pregiate. Più verosimilmente, l’uva sultanina prende il nome dalla città di Sultania, situata nella penisola di Crimea. A proposito del sultano, un aneddoto riguarda la nascita dell’uvetta sultanina. Si racconta che la sua storia ebbe inizio quando il sultano ottomano, per sfuggire ad una tigre, abbandonò la vendemmia. Lasciò così l’uva al sole per molti giorni. Al suo ritorno, però, ebbe una grande sorpresa: si accorse che l’uva non era andata a male. Anzi, all’assaggio, i chicchi risultavano particolarmente gustosi.

Coltivazione dell’uva sultanina

 

L’uva sultanina viene coltivata da secoli. È una pianta resistente e caratterizzata da un ceppo vigoroso. Predilige terreni freschi e profondi: le condizioni climatiche ottimali sono quelle delle zone in cui ha origine. L’uva sultana ha bacche piccole gialle o dorate e di forma ellittica. È priva di semi e ricca di carboidrati ed ha un colore verde chiaro che, man mano che matura, assume toni ambrati.

Benefici dell’uvetta sultanina

L’uvetta sultanina è un alimento interessante grazie alla grande quantità di vitamine e minerali che apporta all’organismo. Tra questi, spiccano il ferro, essenziale per lo sviluppo del corpo; il calcio, che rinforza muscoli e ossa; la vitamina A, ottima per la salute della vista. E ancora il potassio, indispensabile per il corretto funzionamento del sistema nervoso, e il selenio, che ritarda l’invecchiamento precoce. Tra i suoi benefici, aiuta l’organismo ad eliminare le tossine, migliora la digestione e la salute dello stomaco e non contiene glutine, per cui può essere consumata anche dai celiaci.

Differenze tra uva sultanina e uvetta

A differenza dell’uvetta, l’uva sultanina viene generalmente passata in una soluzione a base di olio prima dell’essiccazione per accelerare il processo. Per questo motivo, spesso, risulta di colore più chiaro dell’uva passa. L’uva sultanina è in genere più piccola dell’uva passa e più dolce, più succosa e di colore più chiaro.