Masterchef 11: la nuova puntata in una valle di lacrime
Spoiler Alert. Ecco cosa è successo nella quinta puntata di Masterchef: le prove, l’esterna in Trentino e chi sono gli eliminati.
Nuova appuntamento con Masterchef 11 ieri sera, nuove sfide per gli aspiranti chef, nuovi siparietti tra i giudici Antonino Cannavacciuolo, Giorgio Locatelli e Bruno Barbieri e nuove eliminazioni, sempre due, un po’ inaspettate devo ammettere. Meno inaspettata è la deriva di piagnistei che sta prendendo questa edizione: con tutte le lacrime dei concorrenti di quest’anno si potrebbe riempire lo studio, allagandolo in un remake delle battaglie navali di Piazza Navona. Quasi mi immagino gli chef in costume che sguazzano tra le lacrime di Tracy, Tina, Mary e compagnia bella. Ma, a parte questa polemichetta, vediamo insieme cosa è successo in questa quinta puntata dello show di Sky.
Mystery Box: le radici
La Mystery Box, per questa puntata, è scarna: dentro solo pane, cipolle e patate. E ovviamente lacrime, tante per il taglio delle cipolle e altrettante per l’emozione di molti degli aspiranti chef, parecchi con storie strappalacrime alle spalle. Oltre ai tre ingredienti, in dispensa sono disponibili solo scarti: creste di gallo e zampe di gallina, baccelli di piselli, bucce di zucca. Il tutto da utilizzare per preparare un piatto degno dei tre migliori. Ovviamente, in tutto questo la nutrizionista Anna pensa solo alla dieta e abominio non si possono unire pane e patate. Abbiamo capito, per favore, facciamola finita con questa fissazione. Durante la prova poi Carmine chiama lo chef Barbieri Prof, forse pensa di essere tornato sui banchi di scuola? Sicuro sta imparando più lui a Masterchef che i suoi colleghi 18enni in DAD.
I tre migliori della Mystery sono Pietro, che prepara un’arancinA e rischia di essere cacciato a male parole dagli chef quando si impunta su questo campanilismo del femminile, ma il piatto è buono quindi ti perdoniamo; Andrea, che prepara un minestrone gourmet che viene dalla sua infanzia, con una spruzzatina di atmosfere dickensiane; e Tracy che porta un piatto chiamato Dignità: polpettine di pane, patate, creste di gallo e uova di pesce su crema di baccelli di piselli, aneto e basilico. Ed è lei ad aggiudicarsi la vittoria, guadagnando multipli vantaggi per l’invention test.
Invention test: i ricordi dei giudici
Si continua a passeggiare sul viale dei ricordi e a questo punto mi aspettavo che anche i giudici si mettessero a lacrimare nel bel mezzo dello studio, voi no? Nell’invention ognuno dei tre giudici propone un suo piatto da replicare – in 30 minuti, io non ci preparo nemmeno un uovo strapazzato in 30 minuti – ed è Tracy a dover assegnare i piatti: per se stessa sceglie il piatto di Locatelli, il merluzzo su salsa di prezzemolo e lenticchie, come anche per Dalia, Polone, Andrea, e Christian. Cannavacciuolo propone un uovo pochè con sugo alla napoletana e polpettine che Tracy assegna, facendo un grande assist, a Tina, Lia, Nicky, Elena, Mime e Bruno. Infine, il gratin di tagliatelle al ragù di pollo e aceto balsamico di Barbieri va a Nicholas, Carmine, Pietro, Anna, Federico e Mary, che la prende veramente sul personale come se fossimo al liceo, non a Masterchef. Alla fine dopo 30 minuti di agonia, tra Cannavacciuolo che fa il poliziotto cattivo, Locatelli che alla domanda di Barbieri “sei matto?” risponde sì e Barbieri che iperventila ogni tre per due, ad aggiudicarsi la prova è Lia – mentre io prego che vada a casa il prima possibile. I peggiori invece sono Bruno, Andrea e Mary, che ne ha una per capello durante la serata. Alla fine però il peggiore dei peggiori è Andrea, veramente inaspettatamente, ed è lui a lasciare la cucina di Masterchef.
La prova in esterna: si va in Trentino
La classe di Masterchef si sposta in Trentino, in Val di Sole, nella prima prova in esterna fuori dalla Lombardia dal 2020. Piccolo commento: un merito che va riconosciuto senza dubbio a Masterchef è quello di far scoprire al pubblico tradizioni, prodotti e realtà sconosciute ai più. Come in questa prova in cui i protagonisti sono il fieno e l’attività tipica della zona, la fienagione. Le due squadre, capitanate da Lia e da Mary, scelta da quest’ultima come caposquadra, dovranno cucinare con il fieno o come ingrediente o come tecnica di cottura. Lia sceglie il fieno come tecnica di cottura, quindi i blu di Mary dovranno usarlo nelle preparazioni. Al momento di fare le squadre la simpatica Lia, sempre più reincarnazione della simpaticissima Federica dell’edizione 10 di Masterchef, decide di giocare sporco e scegliere tutti i compagnucci preferiti di Mary per la sua squadra.
Alla fine a giudicare i due menu sono i contadini e gli allevatori della Val di Sole che danno un verdetto netto: vincono i rossi di Lia per 23 voti a 1 sui blu. E per finire i colori Polone, che è stato spostato di squadra a metà del servizio, è verde d’invidia per Pietro, che si salva al posto suo.
Il pressure test: lo spettro di Cracco
Se siete dei fan di Masterchef della prima ora avrete ben stampata in mente la mossa di Carlo Cracco che spiega come fare l’omelette. Ed ecco qui che in questa prova il suo spettro aleggia nella classe. Peccato ci sia chi, come Anna, Nicholas, e altri, non ha mai nemmeno provata a farne una. Ma dico io, vai a Masterchef, perché non ci provi almeno una volta, servono solo 3 uova e una padella. In ogni caso le facce degli aspiranti chef sono tutte un programma: Tina sembra stare sul patibolo, gli altri raffazzonano tutti una omelette alla bell’e meglio mentre Nicholas, anche lui tanto tanto tanto sicuro di sè ma senza che glielo abbia mai fatto notare nessuno, decide che il colpo di genio della serata è frullare la mozzarella con la salsa di soia, rischiando di far avere un infarto contemporaneamente sia a Cannavacciuolo che a Carmine. E infatti è lui che deve lasciare la cucina di Masterchef in questa quinta puntata. Posso dire? Non ci mancherà. Au revoir Nicholas.