UE: si può mangiare la locusta migratoria. Via alle ricette
UE ha dato il via libera al commercio della locusta migratoria come alimento: ecco allora come utilizzarle in cucina.
Sapevamo sarebbe arrivato il momento, non sapevamo quando, ma era ormai poco meno di una certezza: sono ormai anni che se ne parla e adesso, o meglio un paio di mesi fa, la Commissione Europea ha autorizzato l’immissione sul mercato della Locusta Migratoria come nuovo alimento. Forti del parere positivo del Comitato di esperti sulla nutrizione, le locuste migratorie sono il secondo insetto a poter essere annoverato tra i novel food e gli allergeni alimentari (Nda) dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), dopo le tarme della farina. Per novel food si intende, secondo la normativa europea Regulation 2015/2283, tutti quegli alimenti che non risultano consumati in maniera rilevante prima del maggio 1997, e che vengono autorizzati caso per caso: l’alga spirulina e i semi di chia, il baobab o il licopene estratto dal pomodoro sono solo alcuni degli alimenti che rientrano sotto questa definizione, molti dei quali sono diventati comuni sugli scaffali dei supermercati.
Tornando alla locusta, gli esperti ci dicono che non ci sono problemi di sicurezza relativi al consumo delle locuste adulte, composte principalmente di proteine, grassi e fibre. Disponibili congelate, essiccate o ridotte in farina, il loro consumo non risulta svantaggioso nutrizionalmente né pericoloso. Cosa preparare, quindi, con questo nuovo alimento? Ecco qualche spunto per stupire alla prossima cena.
Fritte, fritte, e fritte
Piccole e poco polpose, le locuste sono perfette per la frittura, e sono già in formato fingerfood. A detta dello chef Moshe Basson, le locuste hanno un sapore che ricorda quello della quaglia, o del pollo. E viste le coscette posteriori, l’ideale è friggerle: prima una veloce sbollentata in brodo vegetale, poi una passata nell’uovo e nella panatura di farina e coriandolo, quindi in padella in olio bollente per meno di due minuti, quando avranno una sottile e croccante crosticina dorata. Da non dimenticare l’eliminazione delle teste e delle zampe anteriori, troppo secche.
Saltate in padella
Raccogliete in una padella olio, burro ed erbe aromatiche, dove far saltare le locuste private della testa e delle interiora. Quindi un tocco di miele, del miso e un po’ di pepe di cayenna, portando a caramellatura gli insetti, da gustare rigorosamente tiepidi a mo’ di snack.
In insalata
Come insegnano nei paesi del Sud Est asiatico, con un po’ di porro saltato in padella puoi mangiare tutto, anche le cavallette. Letteralmente. Ecco che, saltate le locuste in un wok, si possono accompagnare egregiamente ad una base di cipollotti, peperoncini freschi, aglio e foglie di lime.
Quasi-piadine
Nel caso in cui la forma della locusta possa essere poco gradita, la soluzione sta nell’usare la farina di locusta. Unita alla farina di grano, fornisce un’ottima base per preparare il matzo, o matzah, il pane non lievitato della tradizione ebraica, oppure per arricchire la base di un pane a scarsa lievitazione con proteine e grassi, una fonte utile per alcuni regimi alimentari.