Bugie: quelle fritte sono concesse
Le bugie sono delle golose strisce ricce di pasta fritta tipiche del Carnevale, chiamate anche chiacchiere, cenci o frappe.
Le bugie sono delle golose strisce ricce di pasta fritta tipiche del Carnevale, chiamate anche chiacchiere, cenci o frappe. Preparate con un impasto friabile e leggero senza burro, le bugie hanno forma irregolare e annodata, che le rende ricce e sfiziose. Insieme ai dolci tipici del Carnevale di tutta Italia, le bugie non possono assolutamente mancare. Sono golose e molto friabili, cosparse con tanto zucchero a velo o con cioccolato fuso che le rendono ancora più buone da gustare, sia da soli che in compagnia.
Dove sono nate le bugie?
Le origini delle bugie, frappe, chiacchiere o come preferite chiamarle, pare risalgano addirittura ai tempi dell’Antica Roma. Il loro nome era fritcilia e la modalità di cottura non si discostava da quella attuale. Venivano, infatti, fritte nel grasso di maiale e sembra si preparassero in occasione dei Saturnali in grandi quantità, in modo da conservare una parte di questa pietanza fritta fino al periodo che la tradizione cristiana chiama Quaresima. I fritcilia venivano serviti al popolo per festeggiare quello che, appunto, coincideva con il nostro Carnevale moderno.
Variante Bugie
Esistono infinite varianti delle bugie: le chiacchiere alla ricotta, quelle al cacao, quelle al forno per mantenersi leggeri. Esistono anche le frappe ripiene e quelle per i celiaci.
Quando si fanno le chiacchiere?
Le chiacchiere, le bugie o le frappe sono dolci tipici del Carnevale. Ogni anno la data di inizio di questo periodo dell’anno cambia in base alla Pasqua, ma c’è chi andando matto per questi dolci ne anticipa il periodo iniziando a prepararle poco dopo l’epifania. Che siate dei tradizionalisti o dei golosi preparate le frappe tra gennaio e marzo.