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Omaggio ad Achille Brioschi, l’inventore del digestivo più famoso al mondo

di Marta Manzo 15 Febbraio 2022 16:00

Achille Brioschi è l’inventore di una bevanda portentosa: ma qual è la sua storia? Omaggio all’inventore del digestivo più famoso d’Italia.

Questo non è un articolo come tutti gli altri. Non vogliamo insegnarvi alcunché, non vogliamo raccontarvi ingredienti, cotture, varianti di ricette, come le potete replicare, se le potete replicare. Questa non è una pubblicità. Oggi, qui, vogliamo solo fermarci un minuto, in sentito e doveroso raccoglimento, per quell’uomo che un giorno ha deciso di inventare qualcosa in grado di salvare l’umanità, per sempre. Il suo nome era Achille Antonio Brioschi.

Nato il 18 luglio 1860 a Milano, Achille Antonio Brioschi era figlio di Carlo, che gestiva il servizio di trasporti passeggeri e merci con le diligenze sulla linea Milano-Vienna. Sua madre si chiamava Virginia Danione. Achille cresce nella tipica famiglia lombarda, molto attiva in opere a carattere imprenditoriale. Lascia presto la scuola, all’età di 14 anni, e si lancia come apprendista nel mondo delle aziende di prodotti chimico-farmaceutici e di coloniali. Achille Antonio Brioschi aveva solo 20 anni quando inventò e cominciò a produrre la salvezza del mondo, la panacea di tutti i mali. Era il 1880 quando nacquero gli effervescenti Brioschi. Questa polvere granulare, ispirata ai prodotti a base di citrato di magnesio già conosciuti in Inghilterra, che disciolta nell’acqua produceva una bevanda rinfrescante, in grado di rimettere in sesto il corpo. E l’anima.

No, non si trattava di un medicinale, né veniva commerciato come tale. Era solo un portentoso e naturale digestivo antiacido. E piaceva a tutti, tranne alle autorità sanitarie. Che a lungo lo ostacolarono, confondendolo con l’originale prodotto medicinale inglese. E che a lungo gliene impedirono la libera vendita. Ma Achille non si diede per vinto. In cuor suo sapeva che gli effervescenti Brioschi avrebbero funzionato, sapeva che doveva battersi per loro. Sapeva che un giorno, in un anno molto lontano, qualcuno avrebbe avuto bisogno di lui. Strinse i denti. E riuscì. Ottenne i permessi, l’attività crebbe, il prodotto trovò diversi mercati di esportazione e nel 1907 nacque la società Achille Brioschi & C. Il resto è storia. Achille Antonio Brioschi è quest’uomo qui. Quello cui dobbiamo dire grazie. Dobbiamo farlo ogni volta che svitiamo quel tappo blu. Dobbiamo farlo ogni volta in cui versiamo il suo granulare in un bicchiere. Dovremmo sempre bere alla sua.