Carmen – Bodega Mexicana, Roma

Niente mariachi in costume e sombrero ad animare con musica folkloristica la serata: il Messico portato a Trastevere da Carmen è quello moderno, dei giovani, dove i colori dei tessuti tradizionali si mischiano alle luci dei neon kitch e il tappeto musicale è la disco dance anni ‘90 remixata da un dj. In questo locale ampio, accogliente e curato nel dettaglio, il profumo di spezie permea l’aria e i cocktail e la cucina di livello sono al centro dell’attenzione: il menu conta oltre 30 portate tra antipasti, piatti a base di carne e di pesce e dessert tipici. Il nuovo punto di ristoro messicano a Roma nasce dalla volontà di quattro ragazzi, Gian Maria Diano, Lorenzo Macci, Nicolò Lumaca e Gian Marco Larena che hanno messo insieme l’esperienza già maturata con il ristorante fusion di sushi brasiliano Amazõnia sia a Piazza Bologna che a Monteverde, con Carnesa a Porto Rotondo e prima ancora con il locale Lost a Ponte Milvio. Il nome ricorda Playa del Carmen, luogo del divertimento in Messico e l’atmosfera che si respira tra le mura di questo ristorante è proprio quella della leggerezza.

Il progetto di realizzazione del locale che ospita Carmen Bodega Mexicana, curato dallo studio GAD di Roma, si è ispirato al Dia de los Muertos, la più nota festa messicana di origini miste Azteche e Tolteche. Se il soffitto fiorato e ricoperto di lucine del cocktail bar segue un trend di design del momento, non mancano schiere di piccole lampade circondate da cestini impagliati e immagini della Nostra Signora di Guadalupe sulle pareti e persino nella toilette. La proposta gastronomica punta su ingredienti di prima qualità e piatti bilanciati tra tacos di pesce o carne, fajitas, platano fritto, chicken bolas, pulpo crocante e burritos. Il tutto abbinato alle creazioni del bar manager del cocktail club, Ivan Carocci, orientate al concept tequila e mezcal.