Conosci tutte le Stelle Michelin d’Italia? Ecco il libro per gli appassionati
Fonte immagine: Lido Vannucchi
Le Stelle Michelin in Italia: il volume sulla cucina italiana e la sua evoluzione attraverso tutti i ristoranti Michelin dal 1959.
Voluminoso è dire poco. Con circa 1200 pagine Le Stelle Michelin in Italia ha, infatti, le dimensioni di un dizionario. E in effetti più che da leggere, quella di Manfredi Nicolò Maretti (nella doppia veste di autore ed editore) è un’opera essenzialmente da consultare. Un lunghissimo elenco di insegne di ristoranti che hanno ottenuto, almeno una volta, una o più stelle sulla guida più prestigiosa del mondo. Vi è una prima suddivisione per anno, a cui segue quella su base regionale.
Si parte dal 1959, quando la stella viene introdotta nell’edizione italiana e concessa a 84 ristoranti. Un tuffo nel passato per i gourmet più maturi, che ritroveranno meteore e nomi storici dell’alta ristorazione nostrana. Una curiosità, citata da Paolo Marchi nella prefazione: Arnaldo Clinica Gastronomica di Rubiera, in provincia di Reggio Emilia, è l’unico indirizzo che ancora oggi conserva la stella presa nel 1959, al netto del biennio 1998-1999 in cui l’aveva persa. L’introduzione è affidata a Fausto Arrighi, che ha lavorato alle edizioni della Rossa per trentasei anni, di cui nove da direttore. Partendo dagli albori, agli inizi del ‘900, in poche pagine Arrighi condensa una serie di storie e aneddoti, con protagonisti nomi altisonanti del giornalismo e della gastronomia.
Consultando con un po’ di attenzione il volume, non mancano le sorprese, come i locali tuttora in attività, che un tempo potevano fregiarsi dell’ambito riconoscimento, ma attualmente distanti dagli standard stellati. Tra le pagine, in controluce, si possono leggere tanto le linee evolutive della cucina italiana, quanto le mutate sensibilità degli integerrimi ispettori Michelin. Come dice Antonio Santini nella sua postfazione: “Sfogliare in anteprima quest’opera che sintetizza e fotografa nella Guida Michelin la storia dei ristoranti italiani e di conseguenza l’evoluzione del gusto e della qualità gastronomica del nostro Paese, ha riaperto il libro di ricordi emozionandoci”.