Qual è la differenza tra vongole e lupini?
Conoscete le differenze tra vongole e lupini? Ecco in cosa sono diversi e, ovviamente, come fare a riconoscerli.
Le vongole, soprattutto quando di mezzo ci sono gli spaghetti, sono tra i protagonisti di alcuni dei piatti forse più tipici d’Italia; ma spesso queste vengono confuse coi lupini. Quantomeno vongole e lupini sono ritenuti ingredienti intercambiabili – specialmente nelle cucine di casa, quando, in realtà, basta un’occhiata, nemmeno troppo attenta, per distinguerli.
Vongole
La vongola è un mollusco bivalve della famiglia delle Veneridae di dimensioni medio piccole o medie ed è dotata di due conchiglie dalla forma ovale o triangolare. Si definisce organismo filtratore: per alimentarsi, adoperano due sifoni (simili ad antenne), con i quali, inalando ed espellendo l’acqua, sono in grado di recuperare fitoplancton e microorganismi.
Lupini
Anche i lupini di mare sono molluschi bivalve, sempre della famiglia delle Veneridae. Di forma tondeggiante, sono più piccoli delle vongole e, rispetto a queste, le loro conchiglie hanno una colorazione più chiara e i loro sifoni sono decisamente più corti. Inoltre, a differenza delle vongole, le quali possono essere allevate, i lupini sono solo oggetto di pesca. Ancora, nei nostri mari i lupini sono tipici dell’Adriatico, mentre le vongole del Tirreno.
Differenze di gusto
Seppur entrambi sono alimenti poco calorici, poveri di grassi ma con un buon apporto proteico, vongole e lupini non differiscono solo nell’aspetto ma anche nel sapore: se le prime sono meno sapide e più delicate, i secondi hanno un timbro più deciso.
Un paio di curiosità
Tramite i sifoni possiamo distinguere la vongola verace, quindi di origine mediterranea, da quella filippina: nella prima, infatti, i due sifoni sono ben separati; mentre nella seconda aderiscono. La vongola, quantomeno quella artica, se lasciata in pace, è uno degli animali più longevi al mondo (almeno tra quelli che conosciamo), tanto che può vivere per secoli, come dimostrò, suo malgrado, la vongola Ming, che, pescata nel 2006 in Islanda, secondo i ricercatori che l’hanno prelevata dal mare, arrivò a vivere fino all’età di 507 anni.