Ecco quali sono i prodotti più contraffatti d’Italia
L’eccellenza dei prodotti made in Italy è a rischio. Sapete quali sono gli alimenti più minacciati da contraffazioni e frodi?
Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha diffuso da poco il Report annuale che rende conto delle contraffazioni e delle frodi alimentari ai danni dei prodotti italiani. Nonostante il nostro Paese abbia dovuto contrastare la crisi generata dal Covid19, anche durante il 2021 ha continuato a puntare sul comparto alimentare e i risultati sono stati straordinari. Le esportazioni hanno raggiunto livelli record e la Dop Economy è cresciuta tanto nel mercato interno quanto in quelli internazionali, in termini di valore e di numero di prodotti tutelati. Insomma, in ambito enogastronomico l’Italia riesce a difendere il suo primato.
Prodotti Dop, Igp e Stg sono diventati un elemento essenziale per la nostra economia e tutelare il made in Italy è a tutti gli effetti un’attività essenziale per aziende, consumatori e Istituzioni pubbliche. La qualità delle nostre proposte alimentari purtroppo è continuamente a rischio. A causa di imitazioni e contraffazioni è sempre più comune trovare in commercio prodotti fraudolenti, venduti come italiani. Sapete quali sono gli alimenti più minacciati? In testa alla classifica l’olio d’oliva e la carne, anche processata. L’olio d’oliva spacciato per extravergine ma appartenente a una categoria nettamente inferiore rispetto a quanto dichiarato in etichetta rappresenta un danno per tutto il comparto. Risultati più gravi si registrano solo nel settore delle carni, dove le etichette mentono sulla provenienza degli animali, sulle denominazioni di origine di salumi e insaccati e sui metodi di conservazione. Una menzione a parte va sicuramente riservata alla Mozzarella di Bufala Campana, classificata come Dop. Nelle aree di Caserta e Napoli, sono stati sequestrati prodotti caseari perché anonimi e mancanti di indicazioni relative alla tracciabilità del prodotto finale o alla provenienza delle materie prime.
Dopo 60.000 controlli in Italia e quasi 1.000 interventi fuori dai confini nazionali, l’Ispettorato Centrale Repressione Frodi (ICQRF) ha sequestrato cinque milioni e mezzo di merce contraffatta o irregolare per un valore di oltre nove milioni di euro. Su 33.404 operatori ispezionati e 62.316 prodotti controllati (90% di prodotti alimentari finiti e 10% circa di mezzi tecnici per l’agricoltura come mangimi, fertilizzanti, sementi e prodotti fitosanitari), le irregolarità hanno riguardato l’11,6% dei prodotti e il 9,0% dei campioni analizzati. Dal rapporto annuale sono emersi tanti numeri ma non sono mancate anche considerazioni di grande importanza. “Noi produciamo distintività, storia, tradizione, sapienza e cultura. Questi processi produttivi vanno certamente innovati e resi più sostenibili economicamente, socialmente e ambientalmente, ma dobbiamo in ogni modo e con il contributo di tutti, a partire dal fondamentale lavoro dell’Ispettorato, disinnescare le insidie che possono celarsi dietro il tentativo di trasferire l’intero capitolo della qualità alimentare all’ufficio per la proprietà intellettuale” ha sottolineato il Ministro Patuanelli, concludendo “L’alimentazione non è un’alchimia o una pillola, non è ingegneria, né un brevetto, ma la cura e le pratiche tramandate dalle antiche generazioni”.