Acqua frizzante: Co2 introvabile e la produzione si ferma
Il 2022 è l’anno in cui non avremo più acqua frizzante? A quanto pare sì, secondo l’Amministratore Delegato di Acqua Sant’Anna.
Per i consumatori italiani che preferiscono l’acqua frizzante a quella naturale, e secondo i dati di NielsenIQA sono la maggioranza, c’è una brutta notizia. A divulgarla, il più grosso produttore europeo di acque oligominerali: Acqua Sant’Anna. Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato dell’azienda di Vinadio (Cuneo), ha da poco annunciato che le linee in attività dei prodotti gassati verranno fermate. Il motivo? La carenza di Co2, necessaria per la produzione di acqua frizzante. Bertone ha detto che “La Co2 è introvabile e anche tutti i nostri competitor sono nella stessa situazione. Siamo disperati, è un altro problema gravissimo che si aggiunge ai rincari record delle materie prime e alla siccità che sta impoverendo le fonti”.
“Le aziende di C02 ci spiegano che preferiscono destinare la produzione al comparto della sanità. Noi saremmo disposti a pagarla di più anche se già costava carissima ma non c’è stato verso di fare cambiare idea ai nostri fornitori”, ha aggiunto Bertone, sottolineando che si tratta di un problema già noto nel settore da tempo. Le difficoltà a trovare l’anidride carbonica per prodotti alimentari, infatti, sono cominciate verso la fine dello scorso anno. Dopo aver trovato delle soluzioni provvisorie ed essere riusciti ad andare avanti con le produzioni, adesso la mancanza di Co2 è diventata un’emergenza, non solo nel nostro Paese ma anche nel resto d’Europa. Ora che l’allarme è stato lanciato verranno sicuramente cercati dei possibili espedienti ma la situazione preoccupa. L’acqua gassata sta finendo, quando saranno finiti gli stock nei magazzini di supermercati e discount non ci saranno più bottiglie di acqua frizzante in vendita.