Torna la moda della pasta con i sassi di mare
Conoscete i sassi di mare? Diffusi in Campania, Sicilia e Calabria sono perfetti per condire la pasta. Anche quest’estate la ricetta è tornata di moda, noi vi diamo un suggerimento su come farla. Ecco una ricetta curiosa.
Il mare nel (primo) piatto. Non vogliamo proporvi le ricette classiche come le linguine alle vongole o gli spaghetti allo scoglio bensì un’idea decisamente più originale: la pasta con i sassi di mare. Una novità? Per niente, anzi. Nonostante in rete impazzano i video di preparazioni provenienti dalla Cina, per la verità la ricetta è molto nota anche in Italia.
In Oriente lo chiamano Suodiu e lì è considerato una prelibatezza. Si tratta di piccole rocce che si trovano solitamente in corsi d’acqua dolce o fiumi e profumano tanto quanto il pesce che in questi luoghi vive. Vengono cotte affinché rilascino tutto il loro sapore poi vengono succhiate e buttate via. Ma in Italia la tradizione è altrettanto antica. Voi la conoscete la pasta con i sassi di mare?
Origini della pasta con i sassi
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Le origini della pasta con i sassi sono remote e riconducibili alla Campania, ma anche in Calabria e in Sicilia ha conosciuto grande diffusione. Si tratta di una pietanza appartenente alla cucina povera, frutto dell’ingegno dei pescatori che avevano necessità di sfamarsi nei giorni in cui il mare era poco o affatto generoso. Sui sassi di mare sono spesso presenti incrostazioni che contengono piccoli molluschi e crostacei (patelle in primis), muschi, alghe. Ne deriva un sapore intenso e gradevole. E il pranzo, con pochissimi altri ingredienti e quindi praticamente a costo zero, è servito.
Ingredienti per 4 persone
Innanzitutto bisogna procurarsi sassi di mare che presentino, appunto, ricche incrostazioni. Vien da sé: è fondamentali cercarli in acque pulite. La quantità dipende dalla grandezza. Mediamente, comunque, ne bastano 3 o 4. Occorrono poi 2 spicchi d’aglio, 300-400 grammi di pomodorini, 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, 400 grammi di spaghetti, 200 ml di vino bianco secco, sale e pepe.
Il procedimento
Dopo aver fatto imbiondire l’aglio nella padella con l’olio, si unisce il vino bianco e lo si lascia evaporare. A questo punto, si aggiungono anche il pepe e i pomodorini precedentemente lavati e tagliati a metà. Poi tocca al sale: si tenga presente che ne serve poco, perché i sassi ne liberano buone quantità. Trascorsi i primi 5 minuti di cottura, si mettono in padella anche i sassi. Si versano poi 2 cucchiai di acqua di mare o acqua del rubinetto. Lo ribadiamo: attenzione al sale. La cottura prosegue per una ventina di minuti circa. Quando manca ormai poco, si fanno cuocere gli spaghetti in una pentola con abbondante acqua salata. Si scolano al dente, si trasferiscono nella padella e si mantecano, se necessario aggiungendo altra acqua. Quando risulteranno cremosi e uniformemente conditi, si tolgono i sassi. Per concludere, una generosa spolverata di prezzemolo fresco tritato e un filo di olio crudo.