Spiegeleier: uova alla tirolese con speck e patate
Spiegeleier è il vero nome delle uova alla tirolese con speck e patate, un piatto unico ricco, gustoso e saziante.
Le uova alla tirolese con speck e patate sono un piatto unico conosciuto anche con il nome di Spiegeleier. Siccome è energetico e ristoratore spesso viene offerto nei rifugi di montagna e per questo è anche chiamato piatto dello sciatore. Soddisfacente, saporito e ricco conquisterà tutti, anche chi non mette gli scarponi.
Come preparare: Uova alla tirolese con speck e patate
-
Fate cuocere le patate in acqua bollente per circa 20 minuti, fin quando saranno morbide. Poi pelatele e tagliatele a pezzi grossi.
-
In una padella capiente, fate rosolare la cipolla tagliata a fettine sottili con una noce di burro e un giro di olio.
-
Aggiungete le patate e lasciatele colorire su fuoco vivace girandole di tanto in tanto. Salate e pepate.
-
Nel frattempo, fate rosolare un po’ di speck a listarelle sul fondo di una padella ben cada, senza aggiungere altri condimenti. Poi, utilizzando il suo grasso disciolto aprite due uova e cuocetele al tegamino. Salate e ripetete l’operazione fino a terminare con tutte le uova e lo speck.
-
Componete i piatti sistemando alla base le patate rosticciate e sopra le uova con lo speck. Terminate con pepe ed erba cipollina, quindi servite.
Variante Uova alla tirolese con speck e patate
Se le uova sono un ingrediente che usate spesso in cucina, ecco altre ricette in cui sono protagoniste:
- Uova al tegame: semplicissime
- Uova alla Benedict: regine del brunch
- Uova alla monachina, croccanti e cremose
- Uova alla pizzaiola in padella
- Uova col pomodoro, semplici e gustose
- Uova in purgatorio: facilissime
- Uova ripiene al salmone
- Uova ripiene con acciughe e caviale: per il cenone
- Uova ripiene di tonno e maionese
- Uova ripiene per l’aperitivo
- Uova strapazzate in cestino di brisée con asparagi, un antipasto gustoso e raffinato
Come conservare le uova alla tirolese?
Possono essere conservate in un contenitore ermetico in frigorifero. Vi consigliamo di consumarle entro 2 giorni al massimo e di riscaldarle un po’.
