World Steak Challenge 2022: l’Irlanda non vince ma si aggiudica 15 medaglie d’oro
World Steak Challenge 2022: l’Irlanda non vince ma si aggiudica 15 medaglie d’oro e si distingue per la qualità della sua carne.
Altro che Chianina. La carne irlandese domina la World Steak Challenge 2022. Nonostante la vincitrice sia stata quella Wagyu giapponese, incoronata come Migliore Bistecca del Mondo, Miglior Controfiletto del Mondo e anche Migliore Carne di Manzo Grain Fed, il maggior numero di medaglie è andato all’Irlanda.
Come funziona la World Steak Challenge
Con 54 titoli, di cui ben 15 d’oro, l’isola di Smeraldo ha dimostrato la qualità della sua carne con una proposta tenera e succosa, apprezzata non solo in patria ma anche da noi, in Italia. Esperti e appassionati se ne sono innamorati. Il Regno Unito non ha potuto far altro che piazzarsi subito dietro, con 36 medaglie in totale, seguito dalla Finlandia con i suoi 28 titoli. Ma come funziona esattamente questa competizione? La World Steak Challenge si divide in due fasi e prevede valutazioni indipendenti per cui ogni taglio viene giudicato in base ai propri meriti, con la possibilità di vincere una medaglia d’oro, d’argento o di bronzo. Durante la prima fase del giudizio tecnico, i tagli di manzo sono valutati in base a criteri di crudezza e cottura da una giuria di oltre 60 esperti indipendenti, tra i quali anche alcune personalità di spicco del panorama della macelleria italiana. Tra i giurati ci sono stati Giorgio Pellegrini, della storica Macelleria Pellegrini di Milano, nonché Presidente dell’Associazione Macellai di Milano e Consigliere di Federcarni Italia, e Francesco Camassa, macellaio di quarta generazione ed esperto di frollature, titolare di una delle migliori macellerie in Puglia e Coach della Nazionale Italiana Macellai che ha da poco gareggiato alla World Butchers’ Challenge di Sacramento (USA). I tagli che superano il giudizio degli esperti passano alla seconda fase – il giudizio dei consumatori – per essere assaggiate e testate da clienti di diverse nazionalità e competenze.
La carne irlandese
Tra i premiati c’è un controfiletto che i frequentatori della catena Esselunga potranno provare. Si tratta dell’Angus di ABP Ireland, a cui è stata assegnata una medaglia d’oro, e che oggi è a tutti gli effetti tra i migliori controfiletti al mondo. Ma a cosa si deve tutto questo successo della carne irlandese? Sicuramente una parte importante la gioca il metodo di allevamento Grass Fed. Ancora oggi si applicano pratiche tradizionali tramandate nel corso degli anni, nel pieno rispetto del benessere animale e in armonia con la natura. Grazie a questa scelta, la carne irlandese mantiene un gusto unico e inimitabile e costituisce un prodotto di prima qualità, facilmente riconoscibile per il colore rosso Borgogna della sua polpa ricca di vitamine e per il grasso dorato che la ricopre. “Siamo orgogliosi di dare il benvenuto ai produttori di tutto il mondo in Irlanda, dove l’allevamento al pascolo e le pratiche sostenibili sono fondamentali per il nostro settore” ha dichiarato Mark Zieg, Beef Sector Manager di Bord Bia, l’ente governativo per la promozione del food&beverage irlandese. Per poi concludere affermando “Esportiamo il 90% della nostra carne bovina in oltre 50 mercati di tutto il mondo, fino al Giappone e agli Stati Uniti, per cui è molto importante far conoscere la nostra realtà ed essere riconosciuti sulla base della qualità e del gusto. Un evento come la World Steak Challenge, con produttori, chef e giudici di alto livello, riteniamo che sia l’occasione ideale per condividere i nostri valori nella produzione di carne bovina di alta qualità”.