Home Bevande 10 tisane strane da provare subito

10 tisane strane da provare subito

di Carlotta Mariani 24 Novembre 2022 17:00

Stanchi di bere le solite tisane? Ve ne consigliamo 10 che arrivano da varie parti del mondo e sono ricche di proprietà.

Stanchi delle solite bevande calde? La camomilla, la tisana al finocchio e persino il tè verde ormai sono diventati una banalità? Niente paura, questo mondo è ricco di tradizioni, profumi e ingredienti che vi conquisteranno o, perlomeno, vi lasceranno senza parole. In più, spesso e volentieri, si tratta di proposte ricche di proprietà e benefici per la nostra salute. Scopriamo insieme 10 tisane strane da provare almeno una volta nella vita.

  1. Butterfly Pea Flower Tea. Come non rimanere incantati da questo liquore turchese che sembra uscito da un libro delle favole? E poi, magia, vi basteranno poche gocce di limone per fargli cambiare immediatamente colore. Erroneamente chiamata tea, ovvero tè, questa tisana nasce dall’infusione dei fiori essiccati della Butterfly Pea (Clitoria ternatea), anche detta pianta del pisello blu, particolarmente diffusa sull’isola indonesiana di Ternate. Il sapore è dolce, erbaceo, e ricorda un po’ quello dei piselli ma si può trovare anche aromatizzata con altri ingredienti.
  2. Yuja tea. Anche questa specialità sud coreana viene impropriamente chiamata tè. E, a dirla tutta, non sarebbe nemmeno una tisana ma è così che viene considerata nel suo Paese di origine. Di che cosa si tratta allora? Di yuzu, un agrume dal sapore complesso e rinfrescante, che viene fatto fermentare con lo zucchero. Ottenuta una salsa dalla consistenza simile a quella di una marmellata, viene tradizionalmente fatto disciogliere in acqua calda, soprattutto nel periodo autunnale e invernale. Lo yuja tea è considerato anche un ottimo rimedio per stimolare il sistema immunitario e alleviare i sintomi dei malanni di stagione, proprio grazie al suo elevato contenuto di vitamina C e di antiossidanti.
  3. Tisana all’aglio. Diciamolo subito: non serve a tenere lontano i vampiri la notte di Halloween ma si tratta di un rimedio popolare, diffuso in varie culture per tenere sotto controllo il colesterolo, per stimolare il sistema immunitario e il metabolismo e per le sue proprietà antibiotiche. Si fa un decotto facendo sobbollire 2-3 spicchi d’aglio e zenzero grattugiato per una ventina di minuti, si lascia riposare lontano dal fuoco per 10 minuti e poi si possono aggiungere, a piacere, succo di limone e miele.
  4. Tisana ai funghi. Esiste anche la variante psichedelica ma oggi ci concentriamo sulla bevanda salutare a base di funghi changa (Inonotus obliquus) o reishi (Ganoderma lucidum). Il primo si presenta solitamente in polvere, da disciogliere in acqua, e vanta proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Sembra inoltre, dai primi studi, che stimoli il sistema immunitario e che favorisca l’abbassamento della glicemia nel sangue. Il secondo invece viene tagliato in lamine ed essiccato. Fatto sobbollire per 20 minuti poi, visto che ha un sapore un po’ amaro, viene aromatizzato con miele e succo di limone. Il reishi di solito è molto usato nella fitoterapia tradizionale giapponese per i suoi benefici antiossidanti e immunomodulanti. È ricco di polisaccaridi, vitamine del gruppo B, sali minerali e contiene tutti gli amminoacidi essenziali.
  5. Sobacha. Viaggiamo ancora in Giappone, dove è tradizione bere tè verde, e troviamo una bevanda ottenuta dall’infusione del grano saraceno tostato. Non contiene teina e spesso viene proposta anche al ristorante, sia calda che fredda, al posto dell’acqua. Il sobacha inoltre ha interessanti benefici, dal potere digestivo alla capacità di stimolare il sistema immunitario. Contiene fibre, antiossidanti e sali minerali e sembra che sia in grado di regolare i livelli di zucchero nel sangue. Anche altri Paesi hanno specialità simili ma con nomi diversi: in Corea si parla di memil-cha, mentre in Cina di kuqiao-cha.
  6. Tisana di luppolo. Non solo birra. Questa pianta viene usata anche per preparare una tisana particolarmente apprezzata per i suoi effetti rilassanti, per alleviare i sintomi dell’ansia e dello stress e migliorare i problemi di insonnia. I fiori del luppolo possono essere infusi da soli o miscelati con altre piante, come camomilla, biancospino, melissa, tiglio, valeriana che rafforzano il potere sedativo e le note aromatiche della pianta.
  7. Lapacho. Dall’infusione della corteccia dell’omonima pianta originaria del Sud America, chiamata anche tabebuia, nasce una bevanda molto antica. Gli indigeni usano da millenni questo preparato per sfruttarne le proprietà antinfiammatorie, antibatteriche, antivirali e immunostimolanti. Inoltre, risulta che il lapacho rallenti l’innalzamento dei trigliceridi e della glicemia dopo i pasti. E, dopo l’infusione, la corteccia può essere riciclata per concimare il terreno.
  8. Tisana alle foglie di ulivo. In Italia, questa consuetudine era ben radicata in passato. Potremmo quasi dire che dell’ulivo non si buttava via niente. Con il tempo però la tisana è caduta in disuso, almeno fino a poco tempo fa. Oggi però sappiamo che possiamo infondere le foglie di ulivo fresche o essiccate. In alternativa, si può preparare un decotto portando a ebollizione le foglie e facendole sobbollire per una quindicina di minuti. Se il sapore è troppo amaro, si può sempre aggiungere un cucchiaino di miele. Ma perché bere questa bevanda? Per i suoi benefici antiossidanti, ipocolesterolemici, ipoglicemizzanti e ipotensivi.
  9. Boccioli di crisantemo. In Italia, questo bellissimo fiore è spesso associato a momenti di dolore ma non in Cina, dove invece è simbolo di vita. Nella medicina tradizionale cinese è usato per i suoi effetti depurativi, antinfiammatori e antiossidanti. Inoltre, si ritiene che possa essere utile per alleviare i sintomi dell’influenza, per stimolare il sistema immunitario, per favorire la digestione e il rilassamento. I boccioli possono essere infusi da soli in acqua calda o in abbinamento al tè verde.
  10. Tisana alla canapa. Negli ultimi anni, questo ingrediente è diventato molto popolare tra le bevande italiane. Anche perché la canapa in questione, ovvero la Cannabis sativa L e non la canapa indiana, è stata rivalutata nel nostro Paese con una legge entrata in vigore nel 2017. Non ci sballeremo quindi con questa tisana (la presenza di THC è bassissima) ma potremo rilassarci in modo del tutto naturale. Questa bevanda infatti aiuta a combattere l’insonnia e a diminuire infiammazioni e stati dolorosi, come l’emicrania o i disturbi mestruali. C’è chi consiglia di aggiungere alla tisana un cucchiaio di latte per rafforzarne il potere rilassante.