Lenticchie: tempi di cottura e ricette
Le lenticchie costano poco e fanno molto bene ma sapete come cucinarle? Ecco qualche informazione in più che potrebbe esservi utile.
Le lenticchie (il cui nome deriva dalla parola lenti a cui, in effetti, la forma è molto somigliante) sono un alimento molto versatile, generalmente sempre disponibile, poco costoso e diffuso in quasi tutto il mondo. Tra i legumi più consumati nel nostro Paese, insieme a fagioli e ceci, sono un ingrediente presente in molte ricette della tradizione culinaria italiana. Le lenticchie si distinguono per due caratteristiche: sono più piccole, quindi hanno tempi di cottura più veloci, e non sempre richiedono l’ammollo prima della cottura. Dipende da quali acquistate. Ci sono quelle già lessate, vendute nel barattolo di latta o di vetro con parte del liquido di cottura, che possono essere utilizzate subito. Poi, esistono quelle cotte a vapore, anche queste già pronte per l’uso, e quelle secche (le più laboriose). Inoltre, in commercio è sempre più diffusa la farina di lenticchie, in particolare di quelle rosse, con cui si possono preparare polpette, cracker, focacce, biscotti e versioni alternative di quasi tutti i prodotti da forno.
Come cuocere le lenticchie secche
Rispetto al metodo di cottura delle lenticchie secche, è importante distinguere tra la versione normale e quella decorticata (cioè senza buccia). Prima di tutto, come tutti i legumi secchi, andrebbero sciacquate così da eliminare eventuali scarti di lavorazione come piccoli rametti, foglie o altri tipi di impurità presenti nel sacchetto. Se quelle decorticate non hanno bisogno dell’ammollo e presentano una cottura molto veloce, che si aggira intorno ai dieci minuti, per tutti gli altri tipi è necessario un ammollo di circa due ore prima della cottura. Solo così avverrà una completa reidratazione. Successivamente, ricordatevi di far cuocere le lenticchie in abbondante acqua per evitare che con l’evaporazione le lenticchie si secchino sulla parete della pentola. Nulla vi vieta, tra l’altro, di insaporirle durante la fase di bollitura aggiungendo aromi come aglio, rosmarino o alloro.
Lenticchie: i tempi di cottura per tipologia
Di questo legume, ne esistono moltissime tipologie. Distinguibili a occhio principalmente per dimensione e per colore, in Italia ci sono varianti locali molto pregiate (tanto da ottenere la denominazione IGP). Nel rispetto delle loro caratteristiche, ogni tipo prevede un trattamento diverso: alcune per esempio non necessitano di ammollo nonostante non siano decorticate. Per capire come cucinarle al meglio, l’ideale è consultare sempre la confezione dove generalmente vengono indicati tempo di eventuale ammollo e di cottura. Quest’ultimo, varia in base alla vostra preferenza: c’è chi preferisce le lenticchie sode e chi le mangia quando sono così cotte da sfaldarsi al tocco della forchetta e formare quasi una crema. Quindi, nell’impostare il timer dovrete tener conto di questi fattori, oltre che dell’eventuale seconda cottura prevista dalla ricetta in cui si vuole utilizzale il legume. Ecco, allora, delle indicazioni di carattere generale sui tempi di cottura delle lenticchie in base alla loro tipologia:
- Lenticchie rosse decorticate: dai 10 ai 20 minuti
- Lenticchie gialle decorticate: dai 10 ai 20 minuti
- Lenticchie marroni: dai 20 ai 30 minuti
- Lenticchie verdi: 20 minuti
- Lenticchie verdi Giganti: dai 35 ai 45 minuti
- Lenticchie nere Beluga: dai 15 ai 20 minuti
Ricette con le lenticchie
Cosa fare con le lenticchie una volta che le avete cotte? Le possibilità sono infinite. Vi suggeriamo alcune delle ricette più comuni in cui utilizzarle (oltre al classico cotechino e lenticchie di Capodanno).
- Zuppe, minestre e minestroni. Perfetti se abbinati a vegetali come patate, carote e aglio.
- Pasta e lenticchie. Un piatto caldo e cremoso in cui i due ingredienti principali vengono cotti insieme, con la stessa tecnica di preparazione della pasta e fagioli.
- Crema da spalmare. In questo caso, si fanno insaporire le lenticchie in padella con degli aromi e poi si passano con un frullatore a immersione fino a creare un composto con cui condire bruschette e crostini. Inoltre, esistono anche tante versioni dell’hummus a base di lenticchie.
- Dahl. Ecco un piatto di origine indiana molto cremoso a base di lenticchie rosse, da accompagnare con riso basmati.
- Ragù. Le lenticchie si possono utilizzare anche per creare un ragù in versione vegetale, utilizzando una base di soffritto e una lunga e delicata cottura con pomodoro e altri aromi. Molto consigliata in questo caso è l’aggiunta della zucca.
- Alternative veg alla carne. Le polpette al pomodoro e il polpettone al forno sono gli esempi più diffusi.
- Vellutata. Solo a base di lenticchie con aglio ed erbe aromatiche oppure nella versione con carote, zucca e lenticchie rosse è una ricetta adatta al freddo.
- Saltate in padella. Con olio, aglio e aromi e mangiate al naturale come secondo piatto o come contorno, le lenticchie in padella sono facilissime.
- In umido. Stufate a lungo con abbondante passata di pomodoro, le lenticchie in umido richiedono un po’ di tempo ma sono squisite.