Mangiato da noi: cookies e chips Fucibo alla farina di insetti
Cookies e chips con farina di insetti? Noi abbiamo provato i prodotti Fucibo e adesso vi raccontiamo com’è andata.
Si parla spesso dell’esigenza di trovare delle alternative agli alimenti tradizionali, quelli appartenenti alla dieta mediterranea, che abbiano un migliore impatto sull’ambiente e comportino minori consumi energetici e di materie prime. Da tempo, si valutano metodi di allevamento e lavorazione degli insetti proprio per via delle loro caratteristiche: l’alto contenuto proteico, l’elevata disponibilità e la resistenza alle malattie. In altri Paesi, cibarsi di insetti non suona come una novità: ne avevamo già scritto in un articolo sui cibi strani dal mondo. Infatti, la FAO riporta che, già nel 2013, due miliardi di persone si nutrivano abitualmente di insetti. In Occidente, però, il primo ostacolo è di tipo culturale e la maggior parte di noi, di fronte all’idea di consumare un prodotto che contiene un insetto, reagisce con disgusto. Devo ammettere che è successo anche a me, ma la curiosità ha vinto sulla diffidenza e ho deciso di provare questi snack realizzati dalla start up vicentina Fucibo, fondata da Lorenzo Pezzato e Davide Rossi. Così, ho assaggiato un kit dei loro prodotti. Al momento il loro catalogo comprende i biscotti e le patatine ma presto si aggiungeranno anche la pasta, i crackers e l’impasto per fare pane e pizza.
Vista
La grande scritta presente su ciascun pacchetto, con farina di insetti, lascia intuire la fiducia dell’azienda nel potenziale del prodotto e l’intenzione di voler superare le barriere e gli scrupoli dell’utente. I cookies Fucibo sono prodotti utilizzando farina di larve di Tenebrio Molitor (essiccate e ridotte in polvere) autorizzate dall’Unione Europea, oltre a farina di mais, burro, uova e zucchero. I biscottini gusto Classic sono all’aroma di vaniglia e limone, quelli gusto Cacao al cioccolato. Il packaging è tradizionale e i cookies sono contenuti in bustine di plastica trasparente con l’etichetta contenente tutte le informazioni necessarie, un po’ come i biscotti caserecci. L’aspetto è gradevole e invitante, la forma è quella del classico frollino forato al centro con il bordo a fiore. Tra le due versioni, quella che colpisce maggiormente all’apertura del sacchetto è quella al Cacao: il profumo di cioccolato inebria all’istante e invoglia all’assaggio. Per quanto riguarda invece il packaging delle chips Fucibo, si differenzia tra quelle gusto pizza e quelle gusto formaggio. Ok, per il sacchetto rosso con scritte bianche, bocciato invece quello giallo con scritte bianche, poco leggibili. Aperti i sacchetti, le piccole sfere hanno un aspetto un po’ deludente. Forse sarebbe meglio se le chips fossero un po’ più grandi ma, in ogni caso, sono più attraenti quelle chiare al formaggio rispetto a quelle scurette alla pizza.
Gusto
Entrambi i cookies sono friabili e adatti a essere gustati con tè, caffè e/0 latte. Quelli al cacao sono decisamente più golosi, oltre che più profumati, quelli alla vaniglia hanno infatti un sapore che è indefinito. Al palato, risultano tutti molto farinosi e, forse, la formula si potrebbe migliorare un po’. Passando alle chips, quelle al gusto formaggio hanno un sapore molto delicato, si sgranocchiano velocemente e si accompagnano bene con altri stuzzichini tradizionali da aperitivo. Più saporite e interessanti quelle al gusto pizza, vagamente speziate.
Conclusioni
Nessuno di questi prodotti ha un sapore sgradevole, qualche strano retrogusto o qualsiasi cosa che faccia anche lontanamente (ma poi in che modo?) pensare agli insetti. Per quanto riguarda gli snack salati, aggiungo che non essendo fritti risultano anche molto leggeri e digeribili. Se è vero che i prodotti assaggiati non eccellono in gusto e originalità, risultano comunque familiari. In conclusione, penso che i quattro prodotti provati rappresentino degli apripista efficaci per l’azienda così da entrare nel mercato, un po’ alla volta, e avvicinare gradualmente le persone all’idea di consumare alimenti che contengano in parte anche gli insetti. Sempre meglio che cominciare con un grillo alla piastra, no? Vi consiglio di fare attenzione, anche in questo caso, alle indicazioni sul retro dei prodotti: riportano, per legge, che le persone allergiche ai molluschi, ai crostacei o agli acari della polvere potrebbero essere allergiche anche agli insetti. Certo, la reazione è sempre soggettiva. Io sono asmatica e allergica agli acari e non ho avuto problemi.