Milano: 9 ristoranti cinesi da provare subito
• 21 Ottobre 2022 16:00
Se siete a Milano ma avete voglia di cucina cinese, ma di quella vera, ecco dove potete andare. Provare per credere.
Come canta Dargen D’Amico capita di “mangiare orientale per sognare qualche fuori programma”. Però, per non rischiare delusioni nelle incursioni a tema cucine lontane, ecco un elenco dei ristoranti cinesi di Milano dove vale la pena fare un sosta. Magari non cambierà il panorama ma la serata sicuramente.
- Bokok – Via Paolo Sarpi, 25. Nel cuore della via sinonimo di Chinatown a Milano, c’è un posto sospeso a metà tra la sala da tè pomeridiana e una caffetteria scandinava. La stanza dei tesori (il significato del termine Bokok) dello chef Michele Yang propone piatti tradizionali, con una netta prevalenza di cucina cantonese, e i suoi libri a disposizione di tutti.
- Bon Wei – Via L. Castelvetro, 16. Nato nel 2010 dalle mani dello chef Zhang Guoqing, in collaborazione con la Fondazione Italia Cina, Bon Wei mantiene un fascino incontrastato nel panorama cittadino. Colpa dello stile luminoso ed elegante del locale, del servizio sempre centrato, del buon bere ma soprattutto della cucina, eccellente e incredibilmente varia: il menu infatti, oltre a una lista di classici cinesi, offre un sunto delle otto antiche tradizioni culinarie regionali. Ognuna è proposta attraverso una selezione di piatti ad hoc, provate le Polpette testa di leone del Jiangsu per credere.
- Gong – Corso Concordia, 8. Locale di grande bellezza e calore, racchiuso in un angolo di Corso Concordia, Gong è famoso per essere uno dei ristoranti della triade della famiglia Liu, che in città gestisce anche Iyo e Ba Asian Mood. Giulia Liu ha scelto due chef, uno giapponese (Keisuke Koga) e uno italiano (Guglielmo Paolucci), per portare nel piatto tecniche e linguaggi differenti e non restare legati a un solo punto di vista. Il segreto per affrontare al meglio questo viaggio, un vero fuoriprogramma, è quello di affidarsi a uno dei menu degustazione, evitando l’infinita carta.
- Hua Cheng – Via Giordano Bruno, 13. Spartano e autentico nella sua semplicità, la trattoria Hua Cheng punta tutto sulla sostanza e poco sulla forma per conquistare la sua fetta di aficionados. Cucina casalinga che, oltre ai classici ravioli al vapore, pancetta stufata e gamberi in salsa curry, offre anche medusa e qualche divagazione sul pesce. Ottima la pasta fatta in casa in porzioni abbondanti.
- Il Gusto della Nebbia – Via Privata Nino Bonnet, 11. Il nome del locale trae origine da Chongqing, la città di origine del cuoco e Patron Wu Wei detto Lampo, che per circa 100 giorni all’anno è avvolta da una spessa e suggestiva coltre di nebbia. Il locale, arredi moderni in spazi ristretti, predilige le piccantezze e i piatti della tradizione più schietta: uovo centenario, bao, ma soprattutto noodles, anche in versione extrapiccante. Noodles alla Chongqing con brodo di ossi di pollo, manzo e spezie, noodles in salsa Yibinese e noodles della casa con stufato di tendine di manzo sono solo alcune delle possibilità a disposizione.
- Little Lamb Hot Pot & BBQ – Via Paolo Sarpi, 8 e Via Bernina, 43. Di non solo riso cantonese vive l’uomo. Qui la cucina è mongola, quindi largo all’hot pot, un pentolone contenente brodo fumante in cui far cadere a piacimento carne, pesce, verdure, tofu. Basta scegliere il tipo di brodo e i diversi companatici, cuocere i diversi cibi nel brodo e ripetere l’operazione fino al termine del vassoio, quindi ripetere. A disposizione, una serie di salsine intriganti, da quella base a quella a piccantissima passando per aglio, sesamo e soia.
- Lon Fon – Via Lazzaretto, 10. Un nonno della ristorazione cantonese a Milano, visto che ha festeggiato i 44 anni di attività quest’anno. Ambiente ruspante e accoglienza calorosa da parte della famiglia Tsui, che lo gestisce dall’inizio, sono gli elementi base di questo luogo. In tavola, buonissimi ravioli (da provare quelli di carne al vapore), notevoli il galletto croccante, il riso Sem e i pesci sale e pepe (gamberi, astice).
- Maoji Street Food – Piazza Aspromonte, 43. Pochissimi i posti a sedere in quella che a prima vista sembra una Chinatown in miniatura. Cuore pulsante di una cucina cinese poco propensa ai compromessi, Maoji ha conquistato il cuore di molti milanesi con piatti di una piccantezza e speziatura che non sfigurerebbero in madrepatria. Ottime le zuppe, da quelle di agnello a quelle a base di spaghetti e manzo, il pollo fritto e in generale qualsiasi scoperta, a patto di amare i sapori forti e i condimenti decisi.
- Mu Dimsum – Via A. Caretto, 3. Aperto a inizio 2018, con arredi eleganti e impiattamenti impeccabili, Mu Dimsum nasce dalle mani di Suili Zhou. La cucina si diletta tra le varie proposte di dim sum, da quelli di pasta all’uovo con ripieno di pollo, funghi e gamberi a quelli in pasta cristallo con ragù di anatra piccante, per arrivare a quelli Matcha farciti con l’astice. Oltre alla classica carta, meno interessante rispetto al variegatissimo universo dei dim sum, è arrivata anche la nuova Peking Duck Chef, la cui ricetta ha richiesto oltre un anno di lavorazione per trovare un equilibrio tra ingredienti e autenticità.