La Coca Cola zero fa male?
La Coca Cola Zero è stata lanciata in Italia nel 2007 ed è stato subito un successo. Facciamo però bene a berla? C’è chi ha paura dell’aspartame, c’è chi dice che faccia ingrassare. Ma qual è la verità? Possiamo dire che bere ogni tanto una coca cola zero non fa male e non fa ingrassare. Come per tante cose, il consiglio è quello di non eccedere.
La Coca Cola è una bibita analcolica conosciuta in tutto il mondo, inventata per caso da un farmacista di Atlanta nel 1886. Una bevanda che ha fatto storia e che ha fatto molto parlare di sé, anche in modo critico. Quante volte infatti ci è stato detto che la Coca Cola fa male?
E se non è la ricetta tradizionale a essere sotto accusa, la classica con l’etichetta rossa, sono le sue varianti, quelle nate per soddisfare le esigenze del mercato a esserlo. Come la Coca Cola zero, una bibita che è stata lanciata negli Stati Uniti nel giugno 2005 e che, visto l’enorme successo, è arrivata anche in Italia due anni dopo, conquistando i palati di tutta la Penisola.
Ma di che cosa si tratta? Quali sono le differenze con le altre famose e amate proposte del brand? E, soprattutto, è vero che la Coca Cola zero fa male? Scopriamolo insieme.
Cosa cambia tra Coca Zero e Coca normale?
Prima di capire se sia meglio berla o meno cerchiamo di capire quali sono le caratteristiche della Coca Cola zero. Ecco, come potreste intuire dal nome, si tratta di una bevanda con zero zuccheri. Il sapore è molto simile a quello della ricetta classica, la Coca normale ma cambiano gli ingredienti. Se infatti la prima proposta contiene acqua, zucchero, anidride carbonica, colorante E 150d, acidificante acido fosforico, aromi naturali, aroma caffeina per un totale di 10,6 g di zuccheri ogni 100 ml, la Coca Cola zero, grazie alla sua formula, non apporta zuccheri alla nostra dieta.
E che cosa c’è dentro? La differenza sta nella presenza degli edulcoranti ciclammato di sodio, acesulfame K e aspartame al posto dello zucchero, oltre al correttore di acidità citrato trisodico. Vedremo poi più avanti che cosa significano questi ingredienti.
Passiamo ora al confronto con un’altra proposta del brand per chiarire meglio le cose.
Che differenza c’è tra Coca Cola Zero e Light?
Prima della Coca Cola Zero c’era la Coca Cola Light, la famosa Diet Coke che spopola sul mercato internazionale a partire dal 1982. Ma se esisteva già un prodotto alternativo di successo, perché farne un altro? La Coca Cola Light è senza zuccheri e senza calorie (la Coca Cola Zero ne contiene una minima parte, 0,2 kcal per 100 ml), ma, rispetto alle altre proposte, ha un sapore diverso.
Inoltre il prodotto è sempre stato associato a un pubblico femminile, visto che è stato il primo a decretarne il successo. La Coca Cola Zero, seppur è stata lanciata per rispondere alle esigenze degli uomini, in Italia è apprezzata dal 62% delle donne (fonte: CBL 2014), come si legge dal sito dell’azienda.
La Coca Cola Zero fa male?
Dopo questa necessaria premessa torniamo alla nostra domanda e cerchiamo di capire se è meglio evitare o meno di bere la Coca Cola Zero analizzando i suoi ingredienti, a partire dall’aspartame. Si è detto e scritto tanto in questi anni su questo dolcificante artificiale, indicato spesso in etichetta con la sigla E951. Dopo decenni di ricerca, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) ha concluso che 40 mg per kg di peso corporeo al giorno non sono dannosi alla salute, neppure cancerogeni. E in una lattina o bottiglietta di Coca Cola Zero non superiamo di certo questo limite.
Ma l’aspartame non è l’unico dolcificante artigianale presente. Troviamo il ciclamato di sodio (E952) scoperto nel 1937. Negli Stati Uniti il suo utilizzo è stato sospeso perché negli studi sulle cavie sono stati riscontrati casi di cancro alla vescica e atrofia testicolare, mentre analisi sull’uomo hanno fatto sì che l’Europa autorizzasse questo ingrediente con un limite di 0 – 7 mg/kg di peso corporeo. Nella Coca Cola Zero c’è poi l’acesulfame K (E950) che, pensate, ha un potere dolcificante fino a 200 volte superiore dello zucchero e viene molto usato nell’industria alimentare ma anche in quello degli integratori. È approvato in più di 100 Paesi ma l’Efsa consiglia di non superare il quantitativo di 0 – 9 mg/kg di peso corporeo al giorno.
Veniamo ora all’ultimo ingrediente che caratterizza la Coca Cola Zero rispetto alla ricetta classica, il citrato trisodico. È un regolatore di acidità, ma anche un antiossidante ed è presente pure in diversi farmaci e integratori.
La Coca Cola Zero quindi fa male? Come abbiamo visto, contiene sostanze approvate e verificate. In futuro, nuovi studi potrebbero ridimensionare le soglie limite, ma se ne terrà conto in una nuova formulazione della bevanda. Quindi, al momento, possiamo dire che la Coca Cola zero è sicura e non fa male. Naturalmente, il consiglio è sempre quello di non esagerare con le quantità. Del resto, anche con la caffeina è bene non eccedere.
E poi c’è un rovescio della medaglia quando si parla di dolcificanti artificiali.
La Coca Cola zero fa ingrassare?
Come è possibile che una bevanda senza zucchero e senza quasi calorie ci faccia aumentare di peso? Sembra un controsenso ma diversi studi stanno dimostrando che il consumo regolare di bibite dolcificate faccia ingrassare. Questo perché, ingerendo qualcosa di dolce, facciamo attivare la reazione dell’organismo che però non trova effettivamente zuccheri da sintetizzare. Questo sembra provocare un desiderio incontrollabile di zuccheri, un aumento del senso di fame e un’alterazione della sensibilità dei tessuti all’insulina.
Questo rischio, lo ripetiamo, si può presentare con un consumo abituale di bevande contenenti dolcificanti artificiali. Se ogni tanto vi va di bere una Coca Cola Zero, non succederà niente.