Diego Vitagliano apre a ROMA: la super pizzeria napoletana si chiama 10
Diego Vitagliano, pizzaiolo numero 3 d’Italia secondo 50 Top Pizza, ha appena aperto la sua nuova pizzeria a Roma: dopo Bagnoli, Pozzuoli e Doha, arriva nella capitale, in zona Corso Francia. La particolarità? Un menu ricco di innovazione su impasti e cotture e una sezione dedicata al senza glutine, per accontentare proprio tutti.
Si amplia, si consolida e migliora il progetto di Diego Vitagliano, che il 23 marzo scorso ha aperto a Roma, in via Flaminia 525, zona Corso Francia. L’abbiamo visitata per voi.
Diego Vitagliano, l’importanza del numero 10
10 Pizzeria Diego Vitagliano, un nome e un’insegna che hanno qualcosa del predestinato: il nome, Diego, richiama quello del più noto calciatore argentino Armando Maradona, di cui è grande fan come dimostra la mostra che ha tenuto a Bagnoli sui cimeli storici del Pibe de oro; quello delle sue pizzerie, 10, è ancora un riferimento calcistico, un omaggio ai grandi numeri 10 quali Maradona, Totti o Del Piero.
Diego Vitagliano, sorriso contagioso e molta voglia di fare, si conferma infatti uno dei giovani napoletani più interessanti d’Italia. Ambizioso ma generoso, non si è montato la testa e continua a lavorare senza risparmiarsi, con determinazione e coraggio. In questi anni tanti gli onori della critica – 3° posizione 50 Top Pizza Italia 2022, 5° posizione 50 Top Pizza World 2022, 3 Spicchi Gambero Rosso 2023, miglior pizzeria del mondo 2022 per Big 7 Travel 2022 – ma anche i riconoscimenti della clientela per la maestria negli impasti e l’equilibrio nei topping.
Dopo i locali di Pozzuoli, Napoli e Doha, la scelta di Roma non è casuale: “Ho sempre amato e rispettato la storia. Roma mi affascina molto per i suoi monumenti, il suo modo di essere eterna. E poi io vivo a Pozzuoli dove a ogni tratto di strada ritrovo reperti romani, per cui non posso che sentirmi a casa. Ho molti amici e clienti che da anni mi chiedevano di aprire e così ho pensato che era giunto il momento di portare un po’ della mia Napoli qui e di cimentarmi con nuove sperimentazioni sulla pizza romana, che non mi appartiene ma mi affascina” spiega Vitagliano.
Il locale
Poco distante dal quartiere Fleming, la pizzeria occupa un grande palazzo su due livelli dagli interni moderni e accoglienti, i colori pastello e alcuni dettagli importanti, come il pavimento in legno recuperato o le luci di design. Al piano terra si è accolti da un’ampia sala con al centro un grande bancone con isola bar – perfetto per gustare un cocktail accompagnato da spicchi di pizza e fritti per l’aperitivo – e, sulla sinistra, la stazione operativa con due grandi forni a legna (in totale sono cinque: uno elettrico per la senza glutine, uno a camera per le pizze croccanti e infine uno a tunnel per rigenerare le pizze croccanti).
Non mancano un dehors esterno e un giardino riscaldato e coperto di 150 coperti ideale anche nei mesi freddi. Al primo piano c’è un’altra grande sala molto luminosa con foto di pizze e prodotti alle pareti e una terrazza per circa 320 coperti totali.
Il menu di Diego Vitagliano
Il menu è pressappoco il medesimo di quello delle sue pizzerie campane, ma non manca qualche incursione più romana, come il supplì o quella che Diego chiama pizza rustichella, tonda, sottile e croccante (ma non c’entra nulla con la scrocchiarella).
Ma partiamo dagli inizi, dai fritti, dal supplì romano ai classici crocchè di patate e alle montanarine fino alle frittatine di pasta come quella con spaghetti aglio e olio impanato con frutta secca (noci, nocciole e mandorle) e cornflakes e fritto che richiama la tradizione napoletana della pasta fatta il 26 dicembre con gli avanzi della frutta secca del giorno di Natale e saltata in padella.
“Io le mie pizze le faccio in base ai miei ricordi, perché ho avuto la fortuna di crescere con una nonna che sapeva cucinare benissimo, le ricette della tradizione napoletana sono tutte presenti nel menu, rivisitate sulla pizza, come: il ragù, la genovese, la carne ripassata, in primavera la pasta e piselli rivisitata sulla pizza e molto altro” racconta Diego.
La pizza di Diego Vitagliano è una napoletana contemporanea, con il cornicione pronunciato, leggera e altamente digeribile, morbida, asciutta con un po’ di croccantezza, realizzata con un impasto indiretto con pre fermento di tipo 1 bio, una lievitazione di 36 ore, alta idratazione e un bassissimo quantitativo di sale. “Impasti diversi per stili diversi, perché la pizza deve essere per tutti” ci dice il pizzaiolo: per questo il menu si amplia anche con l’impasto croccante – una pizza croccante tonda cotta alla pala – e la celebre pizza senza glutine, davvero difficile da distinguere da quella con impasto tradizionale, realizzata all’interno di un’area asettica, e con forno appositamente dedicato, e una farina Made in Lazio, un “mix non de glutinato eccezionale che userò in tutte le altre insegne”.
Definisce la sua pizza “in 3 parole: ruffiana, versatile e identitaria. Così ho creato il menu, costruito intorno a materie prime stagionali selezionate con grande cura, principalmente basato sulla tradizione, ma non mancano incursioni più moderne e rivisitazioni”.
Sette le categorie di pizza presenti con prezzi che vanno dagli 8,50 € al 14 €: Le Marinare, come la Marinara Storica, Le Margherite, come la Bufalina, Le Speciali, come la 4 Casi Campani (caciocavallo podolico, Blu di Bufala, pecorino Carmasciano, fiordilatte di Agerola, pomodorini semidried, crumble multicereali, basilico riccio napoletano e olio di sedano), Le Old School, come la Provola e Pepe scottata (pomodoro pelato San Marzano, pomodorini datterini scottati, provola di Agerola, pepe, Grana Padano, basilico riccio napoletano, olio evo), Le Rustichelle come la Patanella (prosciutto cotto arrosto di suino dei Campi Flegrei, patate al forno speziate, Grana Padano, provola di Agerola e basilico riccio napoletano), Le Pizza Croccanti, Le Fritte e al Forno, pizze in doppia cottura, prima fritte e poi ripassate in forno, come la Genovese. Non mancano i ripieni della tradizione napoletana, i calzoni, sia fritti che al forno, “quelli che tutti dovrebbero assaggiare per scoprire la vera napoleanità”, e un menu degustazione, un percorso tra i suoi must, a 60 € a persona.
Per la parte drink, presente una wine list importante e ben strutturata che predilige vini campani e laziali, con un sommelier sempre in sala pronto a consigliare il pairing perfetto pizza/vino; fermentati come mead, sidro e kombucha; birre artigianali alla spina e una mixology d’autore, dai grandi classici Gin Tonic, Negroni o Martini Cocktail fino a cocktail originali creati appositamente per il locale.
Anche per Diego Vitagliano trovare il personale per questa nuova apertura non è stato facile: “Appena ho postato il primo annuncio di lavoro su Instagram mi sono arrivate centinaia di risposte e di questo ne sono veramente felice. Li stiamo formando perché vogliamo dare un servizio eccellente come è in tutte le mie pizzerie. Mi affiancano un mio collaboratore, due pizzaioli e un responsabile di sala che andranno a formare il team. Vogliamo dare la nostra impronta ed è importante sin da subito non lasciare nulla al caso perché dare un buon servizio è un biglietto da visita incredibile per chi non ci conosce” spiega.