Meteo: continua l’alluvione in Romagna
Fiumi in piena e strade bloccate. Non migliora la situazione in Romagna, dove persiste l’allerta rossa a fronte di una violenta alluvione. E mentre ci si adopera per aiutare i residenti, Coldiretti parla di cinquemila aziende agricole sommerse. I danni sul territorio arriverebbero a oltre un miliardo di euro.
Continua l’ondata del maltempo in Emilia-Romagna. Anche oggi è allerta rossa su quasi tutto il territorio a causa di possibili piene e smottamenti. Intanto i soccorsi non si fermano, né si fermano i danni materiali a persone e coltivazioni.
La situazione attuale
Il bilancio di questa alluvione è drammatico. Si tratta al momento di 9 morti, migliaia di residenti evacuati dalle proprie abitazioni e un numero imprecisato di dispersi. L’area tra Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna ha visto oltre 20 fiumi esondati, 280 frane e oltre 400 strade interrotte, con un bilancio di sfollati pari a 20mila.
E intanto l’allerta rossa persiste su tutta la Romagna, con allerta arancione solo sulla pianura e la costa ferraresi. I fiumi sono infatti ancora pieni oltre il limite di sicurezza e si temono nuove piene, anche a causa dei margini gravemente indeboliti.
Il presidente della Regione Stefano Bonaccini parla di danni da qualche miliardo di euro, paragonando la situazione al terremoto del 2012.
Alluvione: danni anche agricoli
Mentre la priorità va inequivocabilmente al salvaguardare quante più vite umane possibili, Coldiretti si occupa del monitoraggio delle aziende agricole romagnole. Ne sarebbero finite sott’acqua a migliaia tra colture di kiwi, susine, pere e mele, cereali o ortaggi vari, con serre e vivai distrutti in tutta la regione. Anche il bilancio degli animali affogati è quanto mai drammatico.
La situazione è grave soprattutto nelle aree rurali, dove è più difficile far arrivare i soccorsi. Molte aziende sono state tagliate fuori da frane, smottamenti e fiumi straripati. Anche nei luoghi dove il decorso è iniziato, rimangono ingenti quantità di acqua stagnante a far marcire le radici delle piante.
In un quadro così cupo non solo per le persone, ma anche per aziende e ristoranti, il presidente della Coldiretti Ettore Prandini si appella al governo. “Stante la situazione straordinaria, riteniamo necessario un Decreto Legge Speciale del Governo e il relativo stanziamento di risorse congrue ad affrontare i danni subiti che crescono di ora in ora per le attività agricole” dice Prandini. Il presidente sottolinea come gli “strumenti ordinari di intervento” non siano abbastanza per garantire la sopravvivenza delle filiere agricole da cui dipendono centinaia di lavoratrici e lavoratori.
Ristoranti e attività commerciali
A Faenza, una delle aree più colpite dal disastro, è rimasto sommerso, tra le atre attività commerciali, anche ‘O Fiore Mio Hub, il panificio-pizzeria di Davide Fiorentini. Che comunica attraverso le sue pagine social e quelle della pizzeria di essere stato travolto di messaggi incoraggianti sui social. In un post a nome di tutto lo staff, Fiorentini promette di far sapere al più presto il futuro di ‘O Fiore Mio. Precisa come la natura sia ancora troppo potente al momento, ma ringrazia di cuore la clientela per l’affetto dimostrato.
Purtroppo, non si tratta di un caso isolato. L’acqua torrenziale ha travolto e continua a travolgere i ristoranti e le attività commerciali in tutte le province interessate dalla perturbazione. A Fano, per esempio, lo chef Filippo Ciavarini ha visto il suo locale allagato 6 volte nel giro di pochissimo tempo. Ciavarini mette l’accento su quanto siano ingenti i danni non solo al ristorante in sé (un locale storico), ma soprattutto all’attrezzatura. Friggitrici, fuochi, celle di abbattimento.
Insomma, le implicazioni di questa alluvione sembrano essere davvero enormi.