Come conservare il pesto senza congelarlo
Il pesto è una salsa pronta fatta con ingredienti di qualità quali il basilico, olio, parmigiano e pecorino, aglio e pinoli, abbastanza deperibili nel tempo, ma fenomenali. Ottimo per condire un piatto di pasta qualora foste di fretta, oppure una bruschetta. Conservarlo correttamente vi permetterà di utilizzarlo tutte le volte che ne avrete bisogno, senza il timore che vada a male. Il pesto non va conservato necessariamente in freezer, ma è possibile farlo anche sottovuoto o in frigorifero.
Un buon pesto si riconosce dalla freschezza degli ingredienti: un basilico profumatissimo dalle foglie verdi e carnose, un olio extravergine d’oliva fruttato, pinoli dal sapore delicato di resina, del parmigiano reggiano dolce e giovane, e del pecorino romano sapido e stagionato. Qualche cucchiaio è l’ideale per trasformare una semplice pasta in bianco in un pasto delizioso e saporito, e per ravvivare un pranzo noioso e veloce.
Può succedere però che ne avanzi spesso parecchio, una volta aperto il barattolo, per questo motivo è importante conoscere le tecniche per poterlo conservare correttamente anche senza congelarlo. Il problema del mantenerlo in frigorifero risiede nella deperibilità di alcuni elementi che lo compongono, in particolar modo il basilico, poiché si annerisce molto facilmente e restituisce un sapore amaro sgradevole, che incide in maniera negativa sul prodotto.
Appena fatto si dovrebbe subito preservare, affinché tutte le proprietà organolettiche non vengano perse, il colore rimanga verde brillante e il gusto non s’indebolisca. Vediamo di seguito quali sono i metodi migliori per conservare il pesto senza congelarlo, senza alterarlo e facendolo durare il più a lungo possibile, in modo da poterlo consumare con calma.
Come conservare il pesto sottovuoto
Metodo di conservazione efficace, ma poco utilizzato, è il sottovuoto. Permette infatti di garantire una shelf-life duratura, anche se l’aroma potrebbe perdersi e variare nel tempo. La procedura non è difficile, procuratevi dei vasetti in vetro con annessi coperchi, sterilizzateli se necessario e asciugateli per bene. Dopodiché versatevi dentro il pesto, chiudeteli e immergeteli in acqua bollente per almeno 20 minuti in modo tale che venga assicurata la chiusura ermetica.
Mettete un canovaccio fra i barattoli per evitare che urtino fra loro. Trascorso il tempo necessario, estraeteli e asciugateli, poi capovolgeteli e aspettate che si raffreddino naturalmente prima di riporli in dispensa o in un luogo buio e fresco, lontano da fonti di calore. Cosi facendo, il pesto può essere conservato fino a cinque mesi.
Conservare il pesto in frigorifero
Riporre il pesto in frigorifero è la prima cosa che ci viene in mente quando ne abbiamo in più, ma bisogna fare particolare attenzione perché non è la soluzione maggiormente raccomandata. Dopo un paio di giorni si rischia già che possa andare a male. Per questo è necessario rabboccare dell’olio sulla superficie del barattolo e posizionarlo nella parte più bassa, nonché la più fredda.
Inoltre, c’è il pericolo che alcuni agenti patogeni possano penetrarvi all’interno e contaminarlo, soprattutto se non sigillato bene, come ad esempio il botulino. Se le procedure saranno effettuate correttamente potrebbe durare fino a sette giorni.
Ma si può conservare in congelatore?
Oltre ai metodi fuori dal freezer, è bene sottolineare che il pesto può essere anche congelato. Nel freezer, il pesto dura fino a tre mesi e non oltre. Scegliete dei contenitori ermetici, se avete intenzione di scongelare quantità considerevoli volta per volta, altrimenti procuratevi degli stampini per cubetti di ghiaccio, riempiteli fino all’orlo, in modo tale che passi meno aria possibile, e ricopriteli con della pellicola.
Altro metodo è quello di applicare uno strato sottile di olio, che funge da isolante. Una volta tirato fuori, va messo in frigorifero per qualche ora, oppure per velocizzare potete anche utilizzare la funzione defrost del microonde.
Conclusione
In conclusione, con il pesto appena fatto non aspettate mai troppo tempo per riporlo, come abbiamo già detto, dal momento che gli ingredienti utilizzati sono facilmente deperibili e correreste il rischio di gettare il prodotto.
Provate a farlo in casa classico, e in tutte le sue varianti come quella alla rucola, al pistacchio, alle zucchine o alle fave: per la conservazione, seguite gli stessi passaggi.