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Tutto quello che devi sapere sul Gin Tonic

di Stefania Leo 31 Agosto 2023 15:00

Tra i cocktail più famosi al mondo, il Gin Tonic si presta anche a numerose varianti. Dalla sua invenzione fino ai twist creativi dei bartender, ecco le curiosità legate al drink

Il Gin Tonic è uno dei cocktail più famosi al mondo, protagonista di una nuova giovinezza grazie anche alla proliferazione di gin artigianali in Italia. Il trend è in ascesa da qualche anno, tanto da spingere il brand Tanqueray a realizzare una versione analcolica del famoso distillato, per non perdere quella fetta di clientela ormai dedita ai no alchool drink. La storia del gin ha radici antiche, mentre quella del cocktail è più recente e legata alla storia coloniale inglese. Ma le varianti della ricetta originale sono ormai uno sport mondiale. Ecco tutto quello che devi sapere sul Gin Tonic.

Gin Tonic: la storia

Il Gin Tonic è stato inventato nel Settecento, ai tempi del dominio britannico in India. Già nel 1650 alcuni medici olandesi dell’Università di Leiden avevano ideato una bevanda a base di bacche di ginepro, che aveva proprietà benefiche per l’organismo. Furono proprio gli olandesi a far conoscere agli inglesi il “jenver”. Questi ultimi, poi, la fecero evolvere in un’altra versione, chiamata gin. In parallelo i coloni spagnoli scoprirono che gli indigeni usavano la corteccia dell’albero Chincona contro la febbre. Arrivata la notizia alle orecchie britanniche, questo popolo utilizzò l’ingrediente per trattare la malaria. Funzionò. Il principio attivo contenuto nella corteccia – il chinino – poteva essere assunto in modo preventivo, ma aveva una controindicazione: era molto amaro.

Il chimico tedesco Johann Jacob Schweppe trovò un modo per migliorare la bevanda, creando il tonico chinino indiano, detto poi indian water. Che altro non è se non l’attuale acqua tonica. Costretti ad assumere regolarmente il chinino per combattere la malaria, gli inglesi iniziarono l’assunzione regolare di questa indian water. Uno dei coloni aggiunge alla tonica del gin, creando così la base del Gin Tonic.

Gli ingredienti per un Gin Tonic perfetto

Per preparare un Gin Tonic perfetto, per prima cosa bisogna tenere a portata di mano tutti gli ingredienti: gin, acqua tonica, garnish (la decorazione da mettere sul bicchiere, che può essere una fettina di limone o arancia essiccata), il ghiaccio e un bicchiere adatto al cocktail. Di solito i bartender consigliano un balloon, un bicchiere a stelo con la coppa larga, o un tumbler, un bicchiere alto ma senza stelo.

Come preparare il Gin Tonic

Prima di tutto, le dosi. Il Gin Tonic si prepara con un terzo di gin e due terzi di acqua tonica. Quindi per 5 cl di gin, si dovranno aggiungere 15 cl di acqua tonica. Esistono però alcune regole da seguire per preparare il drink. L’acqua tonica deve essere molto fredda e non a temperatura ambiente: ti servirà a non far sciogliere subito il ghiaccio. Inoltre, anche sapere come versare la tonica nel Gin Tonic fa la differenza. Infatti, non bisogna servirla lungo il bar spoon (il cucchiaio utilizzato per girare il cocktail) o direttamente sul ghiaccio. Il rischio è di sgasarla. Meglio versarla lungo la parete del bicchiere per poter preservarne l’effervescenza.

È bene usare del ghiaccio leggermente umido, in pezzi grossi, avendo cura di usare una palettina traforata per far scolare l’acqua in eccesso. Questa, infatti, andrebbe ad annacquare il Gin Tonic. Per questo, bisogna estrarre il ghiaccio dal congelatore e aspettare che inizi a inumidirsi in superficie prima di usarlo. Aggiungilo e fallo roteare per raffreddare anche il bicchiere: quando avrà formato la condensa, scola l’acqua in eccesso, versa il gin e aggiungi la tonica senza toccare il bar spoon. Se il ghiaccio inizia a galleggiare, meglio aggiungerne altro e solo a quel punto versare la tonica. Infine, aggiungere il garnish.

I twist creativi dei bartender

Come tutti i grandi classici, la ricetta originale del Gin Tonic è diventata un punto di partenza per reinterpretazioni creative. Ad esempio, nell’Atlas Bar di Singapore (in lista tra i 50 migliori bar del mondo) è stato creato il Vendome Spritz. Ispirato dall’omonima piazza parigina, è un cocktail leggero, fresco, luminoso e facile da bere all’aperto in una bella giornata. Jesse Vida ha usato il vermouth secco come base e il gin come modificatore, abbinando succo di lime e succo di pompelmo con una London Essence Grapefruit & Rosemary Tonic.

Max Santangelo, proprietario del bar che porta il suo nome a Castel di Sangro, propone una versione autunnale del celebre cocktail. Per preparare l’Autumn tonic occorrono 5 cl di gin Floraison G Vine Tonica 1724, 2 acini d’uva, 1 scorza di lime, zenzero, ginepro cardamomo verde, pepe in grani, ghiaccio.

C’è anche una versione che mette il Gin Tonic e lo Spritz nello stesso bicchiere. Impossibile? Niente affatto. Per preparare il Gin & Tonic Spritz è sufficiente usare 25 cl di Bombay Sapphire, 15 ml di Martini Riserva Speciale Bitter, 15 ml di succo di limone, 15 ml di sciroppo di miele fatto con tre parti di miele e una parte di acqua, e tonica.