Come conservare le cipolle in barattolo?
Può capitare a volte di avere delle cipolle a disposizione, bianche o rosse che siano e che sia necessario conservarle in barattolo. Questa è un’ottima idea, così le puoi consumare anche un po’ più in là. Ma come fare?
Ma quanto sono buone le cipolle in barattolo? Che siano sott’aceto, in agrodolce o caramellate, sono deliziose. Tuttavia, se ne abbiamo comprate troppe, se ce ne hanno regalate parecchio o se il nostro orto ha prodotto un raccolto abbondante, non possiamo certo mangiarle tutte subito. Ecco dubito che dobbiamo conservare le cipolle in barattolo.
Come mettere le cipolle sott’olio a crudo?
Volete conservare le cipolle sott’olio a crudo in barattolo? Dovete prendere le cipolle, sbucciarle e tagliarle a rondelle. Poi le si mette in una terrina, spolverandole con sale, alternando uno strato di cipolle con uno strato di sale.
Poi le si fa macerare per almeno 24 ore. A questo punto si strizzano e le si copre con dell’aceto, lasciandole riposare per altre 24 ore. Si strizzano poi nuovamente e le si mette in una ciotola, unendovi pepe, origano e olio extra vergine d’oliva. Si mettono poi nei vasetti, aggiungendo olio se serve. Chiudere il tappo per bene e poi conservare in un posto asciutto.
Come conservare le cipolle bianche e rosso in barattolo?
Potete conservare in barattolo indifferentemente sia le cipolle bianche che quelle rosse. Partiamo dalla cipolla fresca, ancora intera e non tagliata. Per evitare che germogli o che marcisca, bisogna tenerla lontante da fonti di calore, luce e umidità. Questo vuol conservarla in un posto della casa che sia al buio, fresco e asciutto, magari una cantina non umida. Di sicuro la cipolla fresca non va tenuta chiusa in sacchetti di plastica o barattoli. Meglio optare per cestini in vimini, cassette di legno o al massimo sacchetti di carta.
In tutti i casi è sempre meglio mettere sul fondo della carta assorbente o uno strofinaccio. Mai invece conservarle in frigo: assorbono troppa umidità e marciscono prima, formando muffe.
Se invece la cipolla è stata tagliata e ve ne è avanzata un po’, bisogna toglierle la buccia, tagliarla a fette e metterla in un barattolo di vetro chiuso ermeticamente. Poi la si mette in frigo. Qualcuno suggerisce di conservare la cipolla già usata in frigo, avvolta nella pellicola e senza sbucciarla. Ma in questo modo il suo odore pungente finirà con l’invadere il frigo.
In entrambi i modi, una cipolla già tagliata va mangiata entro due giorni. Se volete conservarla di più dovete metterla in freezer, sbucciata, tagliata e riposta negli appositi sacchetti per il freezer. Così facendo, però, durante il processo di scongelamento perderà la sua croccantezza e dunque non potrà più essere usata a crudo. Sarà però perfetta per il soffritto.
Altri sistemi per conservare le cipolle prevedono di:
- essiccarle: si sbucciano, si tolgono ler parti di scarto (senza toccare le radici), si tagliano a fettine e si fanno essiccare al sole
- sott’olio: ne abbiamo parlato prima, ma si possono conservare sia a crudo che cotte sott’olio
- in agrodolce: si fanno bollire insieme ad aceto, zucchero e sale senza far caramellare lo zucchero. Poi le si chiude nei barattoli (ricordandosi di ricoprirle con l’acqua di cottura)
- marmellate e confetture: sbucciate e tagliate a fettine si metotno in pentola ricoperte di aceto, acqua e zucchero. Arrivati a bollore, si spegne il fuoco e si continua a cuocere per mezz’ora con coperchio chiuso, mescolando. Si conservano nei barattoli sottovuoto poi
Come conservare le cipolle in agrodolce?
Per conservare le cipolle in agrodolce, meglio utilizzare le cipolle piccole perché sono più dolci e più facili da preparare.
Si parte sbucciando le cipolle. In una pentola capiente si mette un’ugual quantità di acqua e aceto e si fa bollire. Si aggiunge al tutto un cucchiaio di sale e una decina di grani di pepe.
Quando bolle, si uniscono le cipolle e si fanno cuocere per dieci minuti. Trascorso questo lasso di tempo, si scolano le cipolle, si dispongono su un panno di cotone bianco, ben distanziate l’una dalle altre e si lasciano raffreddare e asciugare.
Poi si prendono dei barattoli di vetro non molto grandi e si riempiono con le cipolline cotte, aggiungendo dell’olio extravergine di oliva (ma c’è anche chi preferisce usare l’olio di semi di girasole, a voi la scelta). In entrambi i casi, l’importante è che le cipolle siano del tutto coperte dall’olio.
Infine si chiudono i barattoli ermeticamente e li si conserva in un luogo fresco e asciutto. Vanno però consumate entro sei mesi dalla preparazione.
Qua invece vi spieghiamo come preparare la confettura di cipolle di Tropea.
Come conservare le cipolle caramellate?
Per quanto riguarda le cipolle caramellate, vi avevamo spiegato qui come prepararle. Ma una volta fatte, come conservarle?
Bisogna lasciarle raffreddare e poi inserirle in un barattolo sterilizzato con coperchio a chiusura ermetica. In questo modo le cipolle caramellate possono essere conservate in frigorifero per massimo una settimana. Non conviene conservarle per più tempo: meglio mangiarle entro sette giorni dalla preparazione.
Questo anche se decidete di optare per la variante con aggiunta di aceto balsamico di Modena a fine cottura, cosa che dona alle cipolle un sapore agrodolce.
Come tipo di cipolla per questa preparazione potete usare le cipolle rosse di Tropea in quanto sono più dolci, ma sono anche abbastanza grosse. Idem dicasi per la cipolla rossa o le cipolline (potete far caramellare anche le cipolline borettane): sono molto più delicate e dolci. Se preferite un gusto più intenso, invece, meglio scegliere la cipolla bianca o quella dorata.
Se ancora non vi basta, qui trovate qualche altra idea su come conservare le cipolle. E anche su come non farle germogliare.