Smash burger: ecco come farlo perfetto!
Piastra rovente, pressa e carne di alta qualità con una buona percentuale di grasso: vi sveliamo i segreti che si celano dietro ad un perfetto smash burger e come farlo in casa qualora vogliate cimentarvi.
Negli ultimi anni la sua popolarità è cresciuta esponenzialmente: lo smash burger si è guadagnato, così, una valanga di consensi come alternativa al classico burger di carne che siamo abituati a mangiare da decenni. Ma cos’è esattamente, quali sono le sue origini e quali le caratteristiche che lo rendono tale?
Sappiamo che nasce negli Stati Uniti, che è sottile e ben abbrustolito. E che ultimamente è anche diventato virale, tanto da spingere sempre più locali ad inserirlo nei propri menù. Ma, almeno in Italia, non è ancora così diffuso (se non nelle grandi città). Quindi, se volete gustarlo, vi diciamo anche come farlo in casa. Non prima, però, di avervi svelato qualche curiosità a riguardo.
Cos’è lo smash burger
Che vuol dire smash burger? Volendo semplificare il concetto, potremmo definirlo come un hamburger “schiacciato”. Ed effettivamente è proprio così che si prepara, letteralmente schiacciando la carne macinata sulla griglia o sulla piastra. Con l’aiuto di una spatola o di una pressa. Questo passaggio fa sì che l’esterno si bruciacchi uniformemente andando a creare una sorta di involucro capace di trattenere non solo i succhi della carne, ma anche il loro sapore. E di regalargli una crosticina irresistibile.
La differenza con il classico hamburger salta subito all’occhio: quest’ultimo si ottiene a partire da una grande polpetta che è stata condita (o meno) prima di essere modellata in un disco spesso, generalmente cotto ad una temperatura media. Che si traduce in un cuore rosa e succoso.
Origini dello smash burger
Molti ritengono che le sue origini siano strettamente legate all’oramai popolare catena Smashburger, che ha aperto il suo primo punto vendita nel lontano 2007. Qualcun altro ritiene, invece, che il primo sarebbe nato quasi per caso presso il ristorante di un certo Bill Culvertson, un cui dipendente avrebbe rotto un hamburger sulla griglia pressandolo con una lattina di fagioli in scatola.
In realtà, la tecnica dello “smashing” (da “to smash”, che in inglese significa distruggere), avrebbe preso piede negli Stati Uniti, in particolare nel Midwest, già negli anni ’20 del 1900. Presso la catena di fast food White Castle. Da lì si sarebbe poi diffusa negli anni ’30, fino a “contaminare” numerosi locali a conduzione familiare e diversi fast food.
Ma proprio con l’avvento di questi ultimi, e con la necessità di ricorrere a carne congelata per poter stare dietro a tutte le ordinazioni, lo “smashing” sarebbe ben presto caduto nel dimenticatoio. Non si può, infatti, applicare un metodo di cottura del genere su un hamburger congelato. La carne deve essere rigorosamente fresca. E questo ne ha determinato l’abbandono. Almeno fino ad oggi.
Smash Burger, ingredienti
Abbiamo visto come si caratterizzi per la particolare tecnica di cottura che prevede la pressatura della carne direttamente sulla griglia. Ebbene, questo è l’unico ingrediente. Ma, per preparare uno smash burger perfetto, la carne macinata deve essere di alta qualità. E composta per l’80% da carne magra, e per il 20% da grasso. Contrariamente a quanto avviene generalmente per gli hamburger, nei quali la carne grassa è pari a circa il 10% del totale. Per quanto riguarda il sale, potrete aggiungerlo direttamente in cottura.
Come si prepara lo smash burger
Se la carne giusta è la base, non è sufficiente a regalarci un risultato impareggiabile. Nel completare la corretta preparazione di uno smash burger, la sua parte la fa anche la cottura. Pronta la patty, si fa scaldare bene la piastra, quindi si posiziona la porzione di carne sulla superficie calda e si schiaccia con decisione con una spatola o una pressa. A questo punto, basta cuocere per pochi minuti, fino ad ottenere la crosticina abbrustolita. Aumentando la superficie della crosta, aumenta anche il sapore. Ed il gioco è fatto.
Il suo segreto quindi, dopo la qualità della materia prima, è la cottura, che deve avvenire rapidamente ed a fuoco alto. Il calore e la pressione estremi potenziano infatti la reazione di Maillard, dando vita ad un burger scuro, dalla crosta croccante e ricco di sapore. Così come ogni smash burger dovrebbe essere.
I segreti per uno smash burger perfetto
Ricapitolando, ci sono almeno tre accorgimenti che non dovreste sottovalutare per ottenere uno smash burger perfetto. Il primo riguarda la temperatura della carne. Questa dovrà essere fredda di frigo, in quanto il freddo rende il suo grasso solido. Quindi, tiratela fuori solo nel momento in cui andrete a cuocerla. Non prima.
Il secondo riguarda invece le tempistiche dello “smashing”. Questo andrà fatto entro i primissimi secondi di permanenza della carne sulla piastra. Per evitare che il contatto con il calore possa sciogliere i grassi e vanificare il nostro intento, quello di ottenere una carne gustosa.
Infine, la carne andrà schiacciata per pochi secondi – non più di una decina – ed una sola volta. Il fatto di ripetere questa operazione condurrebbe all’inconveniente della fuoriuscita dei succhi residui all’interno. Ed è proprio quello che vogliamo non accada.