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Influenza intestinale? Tutto quello che potete mangiare per guarire più in fretta

di Manuela Chimera 24 Aprile 2024 09:00

Chiamiamola influenza intestinale, virus intestinali, gastroenterite virale: intendiamo sempre la stessa cosa. Ovvero quella patologia con nausea, vomito e diarrea che ci tolgono l’appetito e ci debilita tantissimo. E fra un crampo addominale e l’altro, il dubbio ci attanaglia: cosa mangiare per guarire prima dall’influenza intestinale? E cosa non mangiare?

Questo è uno dei malanni di stagione più temuti: stiamo parlando dell’influenza intestinale. Tecnicamente si tratta di una forma di gastroenterite virale scatenata da diversi virus. Talvolta, impropriamente, anche gastroenteriti causate da intossicazioni alimentari o da una dieta scorretta sono classificate come influenza intestinale, pur non essendolo veramente. Tuttavia, fra un sintomo e l’altro di questi virus intestinali, la domanda sorge spontanea: cosa mangiare per guarire prima e per non peggiorare tali sintomi? Il che sembra essere più facile a dirsi che a farsi visto che, nel corso di questa patologia, solitamente si soffre anche di nausea che toglie l’appetito.

Influenza intestinale, cause e sintomi in breve

influenza intestinale villi

Molto brevemente: l’influenza intestinale può essere provocata da diversi virus. Senza scomodare i virus parainfluenzali (sono quelle forme virali che spesso precedono l’influenza stagionale vera e propria, ma si tratta di Paramyxovirus che possono causare sintomi similari a quelli dell’influenza intestinale vera e propria), ecco che l’influenza intestinale è causata soprattutto da Rotavirus e Norovirus (ma ci sono anche forme da Astrovirus e Adenovirus).

Questi virus sono estremamente contagiosi in quanto si diffondono facilmente per contatto diretto con persone malate o anche per via indiretta tramite il contatto con oggetti contaminati. E fra queste figurano anche posate, piatti, bottiglie, bicchieri…

Estremamente contagiosi (solitamente quando si ammala un membro della famiglia, nel giro di pochi giorni aspettatevi che tutti manifestino la sintomatologia), ecco che il periodo di incubazione è in media di 2-10 giorni.

I sintomi principali della patologia solitamente durano pochi giorni, ma possono essere più gravi soprattutto nei bambini, negli anziani e nelle persone con co-morbilità per via della disidratazione che causa. I principali sintomi, ricordiamo sono:

  • perdita dell’appetito
  • sensazione di malessere generalizzato
  • debolezza
  • febbre
  • dolori muscolari
  • mal di testa
  • brividi
  • dimagramento
  • nausea
  • vomito
  • diarrea
  • crampi addominali

Se è vero che la maggior parte dei sintomi acuti dura pochi giorni, ecco che il senso di nausea, debolezza e inappetenza potrebbero perdurare anche per giorni dopo l’avvenuta guarigione. Come avrete notato, poi, nell’influenza intestinale mancano i classici sintomi respiratori tipici dell’influenza vera e propria.

Cosa si può mangiare con un virus intestinale?

patate lesse

Ma visto che di cibo parliamo, scopriamo quali sono gli alimenti che possiamo mangiare per guarire prima. Dal punto di vista dell’alimentazione, bisogna affrontare la dieta di chi è vittima dell’influenza intestinale tenendo conto di diversi fattori:

  • è presente nausea che causa un’inappetenza generalizzata che spesso fa sì che il malato non voglia assolutamente toccare cibo, men che meno quello che lo farebbe guarire più rapidamente (cibo che, essendo molto light e dietetico, spesso non invoglia troppo l’appetito specie se si è abituati a mangiare cibi più saporiti e conditi)
  • il vomito e la diarrea causano disidratazione e perdita di elettroliti che necessitano di essere reintegrati
  • a causa dell’infezione virale, l’intestino non è in grado di digerire come prima la maggior parte degli alimenti

Partiamo dai liquidi. Ovviamente è necessario reidratarsi, senza però scatenare nuovamente il vomito e la diarrea. Bisogna dunque bere poco e spesso acqua, tisane e brodi. Possibile utilizzare anche le bevande reidratanti per sportivi con elettroliti (occhio solo che se soffrite anche di patologie infiammatorie croniche intestinali come la sindrome del colon irritabile, potreste non riuscire a tollerare tali bevande).

Ma veniamo ora al cibo. L’infiammazione di stomaco e intestino fa sì che non si riescano a digerire normalmente i cibi, cosa che potrebbe ulteriormente peggiorare i sintomi. Nelle fasi iniziali, quando predomina il vomito, meglio non insistere col cibo, ma concentrarsi sulla reidratazione. Nel momento in cui si riescono a trattenere i liquidi, ecco che si possono introdurre brodi leggeri di pollo o vegetali.

La tendenza, in queste prime fasi, è quella di ingerire cibi secchi, come fette biscottate e cracker, nel tentativo di rassodare le feci molli e diarroiche. Tuttavia è imperativo non scordarsi che la prima necessità è quella di reidratare l’organismo.

Man mano che i sintomi si riducono, ecco che bisogna cominciare a introdurre nella dieta cibi leggeri, ben digeribili e non conditi. Questo quello che si può mangiare in corso di influenza intestinale:

Successivamente potete aggiungere:

  • porridge di avena
  • carote lesse
  • pane bianco
  • pollo, tacchino e pesce magro lessi o ai ferri
  • tisane e succhi di frutta senza zucchero (in alcuni casi, però, i succhi di frutta possono peggiorare la diarrea aumentando il reflusso gastrico)
  • yogurt naturale (quindi la risposta alla domanda se si può mangiare lo yogurt con il virus intestinale, è sì, ma in una seconda fase e se non si è intolleranti al lattosio)

Lo sappiamo: in corso di influenza viene detto di mangiare frutta e verdura. Verissimo, solo che in questo caso abbiamo a che fare con la diarrea, dunque un aumento di fibre non è proprio l’ideale. Frutta e verdura, infatti, devono essere aggiunti nella fase post influenza, quando la diarrea è cessata.

Frequenza dei pasti

Per quanto riguarda la frequenza dei pasti, devono essere piccoli, leggeri e frequenti. Conviene fare degli spuntini ogni 3-4 ore, provando a ripartire (nausea permettendo) quando sono passate almeno due ore dall’ultimo episodio di vomito.

In caso di nausea e vomito persistente, con paziente particolarmente debilitato che non riesce a ingerire o trattenere nulla, però, chiamare subito il medico o il 118: potrebbero essere necessarie delle flebo idratanti e nutritive per via endovenosa.

Ricetta del “Gatorade” casalingo

In rete si trovano poi diverse ricette per preparare il cosiddetto “Gatorade” casalingo reidratante. Qui ve ne proponiamo una:

  • acqua: 1 litro
  • zucchero: 1 cucchiaio (sostituibile con 2 cucchiai di miele, dipende dai gusti)
  • sale: la punta di 1 cucchiaino
  • succo di limone (o altro agrume a piacere): mezzo o un bicchiere (dipende da quanto vogliamo che sia intenso il gusto)

Fondamentalmente basta mescolare tutti insieme gli ingredienti ed è fatta. Non avendo conservanti, deve essere consumato velocemente, non lo potete utilizzare per giorni e giorni anche se conservato in frigo. Va assunto a piccole dosi con frequenza, in modo da essere sicuri che l’organismo riesca ad assorbire correttamente acqua, sali minerali e zucchero.

Cosa NON mangiare con l’influenza intestinale?

Ci sono diversi alimenti che non dovremmo mangiare in corso di influenza intestinale:

  • cibi grassi
  • alimenti troppo conditi o troppo salati
  • cibi piccanti
  • bevande gassate
  • fritti
  • cereali integrali o alimenti integrali (troppa fibra prolunga la diarrea)
  • frutta e verdura cruda (questo nella fase acuta di diarrea, nel post influenza si possono e si devono mangiare)
  • frutta secca e semi
  • alcol
  • tutto ciò che contiene caffeina (favorisce la peristalsi intestinale e peggiora la diarrea)
  • fagioli e leguminose in generale
  • verdure che causano meteorismo come cavolfiori e broccoli
  • mais
  • insaccati e carni grasse
  • latte, latticini e derivati (potrebbe esserci un temporaneo deficit di enzimi come la lattasi che peggiora la diarrea in caso di assunzione di latte e derivati, soprattutto se freschi e non stagionati)

A proposito: no, con la gastroenterite non si può mangiare la pizza.

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