Il cucamelon, il cetriolino messicano che assomiglia a una mini anguria
Questo è il cucamelon, una cucurbitacea che è una via di mezzo fra un cetriolo, un’anguria, un lime e, perché no, delle olive. La Melothria scabra, una pianta rampicante, produce questo frutto dall’aspetto singolare e poliedrico, dal sapore molto dissetante. Pianta originaria del Messico, in teoria possiamo coltivarla anche qui da noi in Italia
Parafrasando Superman: è un cetriolo? No, è un’anguria? No, né l’uno, né l’altro. Trattasi, infatti, del cucamelon, una sorta di cetriolino messicano che assomiglia a una mini anguria e che ha anche qualcosa del lime. Insomma, un mix fra un cetriolino che ci ha creduto troppo e un’anguria che ci ha creduto poco. Comunque sia, è perfetto da inserire nelle vostre insalatone estive: farete un figurone, sia come gusto, che come estetica. E si tratta anche di una bella pianta da coltivare sia in vaso che nell’orto, fra l’altro.
Tutto quello che c’è da sapere sulla Melothria scabra
Il cucamelon, noto anche come cetriolo messicano, è una pianta appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae. Il suo nome scientifico è Melothria scabra e produce un frutto assai singolare come aspetto. Guardandolo bene, sembra un’anguria di quelle ovalari, ma delle dimensioni di una grossa oliva o di un chicco d’uva. Solo che il suo sapore ricorda quello del cetriolo.
Questo bizzarro mix di aspetto e sapori deriva da questa pianta rampicante originaria del Messico. Coltivata dall’antichità, volendo la possiamo coltivare anche qui in Italia, ma a patto di metterla al riparo dal freddo e dalle gelate.
I segreti per la coltivazione del cucamelon
Non è difficile prendersi cura del cucamelon, a patto di conoscere, però, le sue esigenze di coltivazione. La semina avviene fra marzo e aprile e i frutti si raccoglieranno poi a settembre. Tuttavia, se protetta adeguatamente dal gelo, la si può far tranquillamente svernare in modo che produca frutti l’anno successivo. Visto che è una pianta rampicante, necessita di supporti a cui aggrapparsi.
Possiamo anche coltivarla in vaso, volendo, sempre fornendo poi i necessari supporti. In vaso, però, la pianta dovrà essere concimata con un fertilizzante liquido per piante da orto da inserire nell’acqua con cui la innaffiamo da aprile ad agosto. In campo, invece, non necessita di particolari concimazioni a patto di avere un terreno sufficientemente ricco di sostanze nutritive.
Pianta alta anche 3 metri, fiorisce da giugno a ottobre con fiori gialli. La radice è un tubero. Necessita di un terriccio fresco, ricco di sostanze nutritive e ben drenante. La germinazione avviene nel giro di 2-6 settimane, a patto che vi siano temperature fra i 15 e i 20°C. Ha bisogno di un’esposizione in pieno sole.
Come si usa in cucina il cucamelon?
Ma di cosa sa il cucamelon? Prima di assaggiarlo, dobbiamo ricordarci che i frutti dovrebbero essere raccolti quando sono piccoli e allungati e con buccia tenera. In questo modo potremo gustarli anche freschi. Frutti più grandi, invece, è meglio conservarli sott’aceto.
Il cucamelon può essere consumato direttamente così o aggiunto alle insalate. Occhio: il frutto contiene molti semi, ma se lo si raccoglie giovane, sono così piccoli da non dare fastidio.
La polpa del frutto è croccante e ha un sapore che ricorda un cetriolo agrodolce, acidulo o leggermente amarognolo (questo retrogusto amaro è dato dalla buccia. Inoltre più il frutto è maturo, più intenso sarà il suo sapore amaro). Perfetto come merende per i bambini, il frutto è rinfrescante e dissetante. E ha anche pochissime calorie, cosa che non guasta mai.
Come dicevamo, possiamo abbinarlo alle insalate o possiamo anche frullarlo fresco insieme alla menta in modo da ottenere una bevanda dissetante estiva. Nulla ci vieta di farlo saltare in padella e abbinarlo, poi, a verdure come pomodori e peperoni. Perfetto anche da abbinare con la cipolla, lo zenzero, il coriandolo o altre spezie.
Solitamente lo si mangia con la buccia e potete gustarlo sia intero che a pezzi o affettato. Una volta raccolto lo si può conservare fresco per una decina di giorni. In alternativa lo si può mettere sott’aceto. Possiamo anche conservarlo come si fa con i cetriolini e i crauti.
Se volete preparare un’insalata di cucamelon, invece, potrete abbinarli portando in tavola un’insalata vegetariana di fagiolini lessati, peperone dolce (in modo che bilanci l’amarognolo del cucamelon), mango a fette, cipolla, aglio, peperoncino piccante per dargli quella nota in più, succo di Lime, sale e olio di oliva. Ma in realtà potrete veramente sbizzarrirvi negli abbinamenti vegetali da fare, dipenderà anche dal vostro gusto personale.
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