Cthulhu, sei tu? No, è solo un limone mano di Buddha, un cedro dall’aspetto tentacolare
Sono assai indecisa: si tratta di una versione agrumata di Cthulhu o è semplicemente il cedro tentacolare noto come limone mano di Buddha? Per quanto sia stuzzicante la prima ipotesi, temo che si tratti proprio della seconda. Ma di cosa sa questo agrume? Quali sono le sue proprietà nutrizionali? E come possiamo utilizzarlo in cucina?
A volte la natura ci delizia con frutti dall’aspetto assai singolare. Talvolta quasi inquietanti. Prendiamo questo frutto, per esempio: non vi ricorda un po’ un Cthulhu in versione agrume? O al limite un Davy Jones in una versione tutta frutta dei Pirati dei Caraibi? Ebbene, non è nessuno dei due casi. Questo è semplicemente un limone mano di Buddha, un cedro che la Natura, vai a sapere perché, ha pensato bene di dotare di un aspetto alquanto tentacolare. Scherzi a parte, il suo uso in cucina è sdoganato ormai da tempo anche qui da noi.
Cosa dobbiamo sapere sul limone mano di Buddha?
Quello che vedete nelle foto è un grume noto come Citrus medica var. sarcodactylus. Si tratta di una varietà di cedro chiamata Mano di Buddha o limone mano di Buddha. La bizzarra forma è data dal fatto che, in questa varietà di cedro, ciascun spicchio tende a formarsi da solo, in maniera isolata rispetto agli altri spicchi. E il risultato è che, al posto di avere un frutto globoso e compatto, avremo questa strana forma composta da protuberanze ed escrescenze che ricordano le dita di una mano polidattila (o i tentacoli di un polpo, a dire il vero).
In realtà il tutto è frutto di una mutazione genetica che gli scienziati stanno cercando invano (al momento) di fissare. Questa anomalia, infatti, produce un frutto che è composto praticamente solo da buccia. E visto che è l’unica parte utilizzabile sarebbe bello poter riuscire a coltivare questa varietà in maniera codificata. Solo che l’anomalia si manifesta in maniera imprevedibile.
La pianta è dotata di foglie grandi, allungate e verdi. I fiori sono di colore bianco-violaceo e crescono sotto forma di grappoli. Per cui, fra fiori e frutti, si presta bene anche come pianta ornamentale. Questo anche perché è estremamente profumata come pianta.
Possiamo coltivarlo in Italia?
Questa pianta ha una storia molto antica. Da tempo, infatti, è nota in Cina, Giappone e India. In Oriente, infatti, era coltivata come pianta ornamentale anche non solo per il suo aspetto e profumo, ma anche perché era considerata una pianta portafortuna.
Appartenente alla famiglia delle Rutaceae, potrete coltivare questo cedro sia in vaso che in campo. Attenzione solo che può raggiungere anche i 5 metri di altezza, dunque ci va un po’ di spazio. Pianta a crescita rapida, fiorisce solitamente in primavera con fiori di colore bianco-violetti. I frutti, invece, compaiono fra ottobre e dicembre.
Come pianta è un sempreverde estremamente resistente al caldo. Necessita di un’esposizione in pieno sole, ma va comunque innaffiata regolarmente in primavera ed estate, senza però rischiare ristagni idrici. D’inverno, invece, l’irrigazione va rallentata un po’.
Quindi sì, possiamo coltivarla in Italia, ma visto che richiede sole e caldo, se ci si prova a Nord bisogna trovare un sistema per metterla al riparo dal freddo e dalle gelate.
Come si mangia il limone mano di Buddha? Consigli e ricette
Se volete procurarvi un limone mano di Buddha, sappiate che una pianta costa dai 27 ai 35 euro in media, ma trovate anche prezzi più alti. Il prezzo al kg, invece, è di circa 35 euro al kg (in media un frutto pesa sui 750 grammi). Quindi non è proprio economicissimo, ecco. Comunque sia, trovate le piante in vendita anche su Amazon, negli store online dedicati al giardinaggio o nei vivai.
Una volta salassato il portafoglio per procurarvi il vostro cedro tentacoluto, potete usarlo in cucina in vari modi e in diverse ricette. Il sapore ricorda tantissimo il cedro, anche se è meno acido: è infatti più dolce.
Per esempio, la buccia del frutto può essere candita. E considerato che il frutto è praticamente solo buccia con pochissima polpa, avrete una scorta di canditi di cedro dall’infinito e oltre. Inoltre lo si può usare anche come guarnizione per piatti, soprattutto per torte e dolci. Potete anche preparare dei biscotti al burro e cedro mano di Buddha o una crema pasticcera aromatizzata al limone mano di Buddha.
La minima quantità di polpa presente, inoltre, non è amarognola, bensì è leggermente dolciastra, con un netto retrogusto zuccherato. Questo significa che potete prendere le singole “dita” e tagliarle a fette, in modo da aggiungerle nelle insalate o anche nelle macedonie. Inoltre potete tranquillamente abbinarlo al gelato (con predilezione per quello al limone, agli agrumi o anche alla vaniglia)
Come abbinamento con il salato, invece, va benissimo anche con il pesce.
Non adatto per preparare spremute (visto e considerato che non solo ha pochissima polpa, ma praticamente nessun succo). Ricordatevi anche che non potete sbucciarlo, sarebbe una Mission: Impossible. Questo perché è solo buccia e niente polpa. In pratica va solo tagliato a pezzi, a fettine o grattugiato.
La scorza grattugiata può essere usata per insaporire piatti di carne, di pesce, insalate o anche primi piatti. Occhio solo che ha un’intensità di aroma molto più forte rispetto al limone, quindi va dosato con attenzione.
La buccia, poi, può essere usata anche per preparare digestivi o liquori, volendo.
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