Birreria Birranova, Triggianello

Se doveste essere tra i pochi che non conoscono a menadito le fasi che si avvicendano per creare una ottima birra artigianale italiana, non preoccupatevi siete giunti nel luogo giusto. Non dovrete chiedere in giro o cercare di carpire segreti sussurrati a mezza bocca: tutto in questa birreria racconta di come partendo dal malto e dal luppolo si giunge al liquido brillante, ambrato o scuro che sia. Le tovagliette e gli affreschi parlano della storia millenaria della birra. La birreria offre una varia selezione di spine e un menu a metà strada tra la Puglia, Roma e la Baviera.Se, invece, non vedete l’ora di appagare non tanto la sete di conoscenza quanto le vostre sempre insoddisfatte papille gustative vi consigliamo di ordinare da bere e nel frattempo farvi tentare dal menu. Dal punto di vista brassicolo la scelta verte sulle etichette del birrificio omonimo, figlio della curiosità di Donato di Palma. L’offerta alla spina varia, noi suggeriamo l’Abboccata (seconda classificata al Concorso birra dell’anno per la categoria birre ad alta fermentazione, Stong Ale di ispirazione angloamericana) o la Smoked Revolution (smoked american IPA). In menu i piatti giocano con la tradizione pugliese mescolandola con prodotti bavaresi di alta qualità. Iniziate con bruschette o frittelle, proseguite con un goloso tagliere Nostrano: capocollo, pancetta, caciocavallo, pecorino e scamorza affumicata, altrimenti preferite la carne, salsiccia e brasciole su tutte. Non mancano i panini, noi abbiamo assaggiato il contadino con pane di Altamura, crema di pomodoro secco, scamorza affumicata, capocollo e rucola; e, strano a dirsi per un locale a sud del Tevere, le pinse tra le quali preferiamo l’Unica: pesto, stracciatella e salsiccia. Se sentite un irrefrenabile bisogno di proteine ordinate lo Stinco di maiale alla birra o il wurstel da 50 cm con tanto di crauti e patate. Il conto saprà essere leggero.