Fesa di tacchino: cos’è e come usarla in cucina
La fesa di tacchino è un alimento molto amato da chi è attento alla linea e predilige gli alimenti light. Ma in realtà, possiede le carte in regola per conquistare proprio tutti.
Cos’è la fesa di tacchino, esattamente? Molti, soprattutto tra coloro che seguono un regime alimentare ipocalorico o comunque prediligono i cibi light, conoscono bene la risposta. Per altri, invece, l’interrogativo potrebbe risultare quasi spiazzante. Perché sì: è facilissimo vedere la fesa di tacchino nei supermercati e nei negozi di alimentari; anche nelle macellerie più fornite. Però non è immediato identificare di cosa di tratti. Tacchino, ok. Ma cosa si intende per fesa? E qual è la differenza tra fesa e petto di tacchino? Facciamo un po’ di chiarezza, spiegando anche come usare questo alimento in cucina.
Un salume a tutti gli effetti
Innanzi tutto, il termine “fesa” indica un particolare taglio di carne, molto magro. Che però cambia a seconda dell’animale: la fesa di vitello, per esempio, coincide con l’interno della coscia. Per fesa di tacchino si intende invece una parte ricavata dal petto. Più precisamente dai relativi muscoli, nella maggior parte dei casi. Si disossano e puliscono, si ammorbidiscono e poi si condiscono con un mix di sale e spezie. L’ultimo step è l’affumicatura. In alternativa, si procede con un trattamento al caramello. A questo punto, la conclusione diventa semplice: la fesa di tacchino è un salume.
Fesa di tacchino: calorie e proprietà nutritive
Da qualche anno a questa parte, la fesa di tacchino è sempre più richiesta. Prima di tutto perché è poco calorica, come si diceva: 100 grammi equivalgono a poco meno di 100 calorie. E poi perché possiede le stesse caratteristiche della carne di tacchino fresca. Rappresenta un’ottima fonte di proteine ad alto valore biologico e sali minerali, ha un buon potere saziante ma al contempo è assai digeribile. Ha un basso contenuto di colesterolo, è povera di grassi nonché – naturalmente – gluten free.
Come si usa la fesa di tacchino in cucina
Dunque come usare in cucina la fesa di tacchino, affettato così gustoso e virtuoso? Vien da sé: innanzi tutto è un perfetto ingrediente per la farcitura di panini, tramezzini, piadine, toast. Ma può anche diventare protagonista di insalate super genuine, nutrienti e decisamente appetitose; tra le combo migliori segnaliamo quelle con i pomodori, i capperi, le olive, le zucchine alla julienne.
Assolutamente da provare, poi, sono gli involtini. E quanto a ripieni, ci si può davvero sbizzarrire. Se non c’è la voglia di accendere i fornelli, ottima idea è farcirli con formaggio cremoso, erbette aromatiche, olive tagliate a rondelle. Si cuociono per un quarto d’ora in forno, invece, gli involtini ripieni di patate lesse ridotte in purea e formaggio fondente (per esempio la scamorza) tagliato a cubetti sottili. Serve la padella per quelli con formaggio asiago, olive e pomodorini. Oppure bacon e fontina. Un altro paio di idee collaudate e degne di nota: la fesa su un letto di salsa tonnata e la gustosa parmigiana proteica con fesa di tacchino.